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Campionati del Mondo Ciclismo pista – Quarta giornata amara per gli azzurri

Creato il 27 marzo 2011 da Sport24h

Dopo due giornate di gare, oggi è stato assegnato il titolo iridato nell’omnium all’australiano Michael Freiberg che si era già imposto nello scratch, quinta delle sei prove che caratterizzano la disciplina olimpica.
Freiberg, infatti, con la vittoria in questa gara si era conquistato la testa della classifica (28 p.) A decidere lo scratch è l’azione di cinque a poco meno di venti giri dalla conclusione:  il russo Markov, il canadese Bell, il coreano Kwok, l’australiano Freiberg ed il greco Tamouridis raggiunti poi dal belga Van Hoecke e dallo spagnolo Teruel Rovira. Il gruppetto mette in riga gli avversari e, con con un giro di vantaggio, taglia il traguardo sul resto degli atleti. Il primo è l’australiano Freiberg  seguito dallo spagnolo Teruel Rovira e dal belga Van Hoecke questi ultimi si piazzano così rispettivamente in seconda (p.32) e in terza posizione (p.36) della classifica.  Per l’azzurro Elia Viviani, nonostante i tentativi di raggiungere la testa della corsa, un ottavo posto che, in classifica, vuol dire perdere una posizione e scendere al quinto posto.
Manca ancora l’ultima prova, anche se ormai sono  quasi svanite le speranze azzurre per i vertici della classifica. Il veronese conosce il suo valore  nel chilometro già dimostrato in coppa del mondo. Il duello è con il colombiano Arango Carvajal che ferma l’orologio a 1.04.338 contro i 1.05”598 di Viviani, al di sotto delle sue capacità. Un tempo che lo fa scivolare al settimo posto della classifica generale (52p.).
“L’obiettivo iniziale era di entrare nei primi cinque. Solo a conclusione della prima giornata di gare, visto il piazzamento, si è vista l’opportunità di medaglia” dice l’azzurro con un po’ di rammarico che ha perso poi posizioni nelle altre gare rimanenti correndo comunque sempre con la giusta determinazione, soprattutto nello scratch che è una gara che gli si addice. Il suo settimo posto lo porta tra i top ten mondiali e gli permette di accumulare punteggi importanti in chiave olimpica. Argento al neozelandese Shane Archbold (38 p.), bronzo al belga Van Hoecke Gijs (41 p.). Quarto posto per lo spagnolo Teruel Rovira Eloy (46 p.), quinto per il colombiano Arango Juan (47 p.) e sesto per il canadese Zachary Bell.
L’azzurra Giorgia Bronzini, che è riuscita nella prima giornata di gare a salire di nuovo sul podio della corsa a punti, per un errore banale compromette lo sua prestazione nello scratch. Quando mancano circa venticinque giri alla fine ecco l’azione della Russia, Spagna, Cile e Cuba. L’azzurra parte per chiudere il buco e ci riesce ma qualcosa non funziona: “Ho dovuto chiudere perché nessuno prendeva l’iniziativa – dice l’azzurra – E’ stato un errore poi quello di rimanere bassa dopo l’azione perché così facendo non ho più potuto rilanciare come avrei voluto. Forse oggi non ero poi così tanto lucida” – conclude l’azzurra che, in questa edizione, ha già regalato all’Italia il bronzo nella corsa a punti.
A poco meno di quindici giri dalla fine attacca la bielorussa Belmans e l’olandese, padrona di casa, Marienne Vos risponde seguita dall’australiana Bates e, solo dopo dalla britannica King, dalla polacca Wojtyra e dalla belga Belmans. Le sei fuggitive si giocano l’iride in volata ma è l’olandese a vincere per distacco. Argento all’australiana Katherine Bates, bronzo alla britannica Danielle King. Giorgia Bronzini chiude settima.
Per lo sprinter azzurro Francesco Ceci una corsa ai ripescaggi nel torneo del keirin che lo ha visto terzo contro i giapponesi, Tsubasa Kitatsuru e Kazunari Watanabe, ed il tedesco Rene Enders, non sufficiente per accedere al turno successivo.  Titolo iridato all’australiano Shane Perkins.
Oggi al via  nel Km l’azzurro Francesco Ceci e nel Madison la coppia Elia Viviani-Davide Cimolai. (com stampa)


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