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Oggi ho voglia di parlare di un film uscito un po' di tempo fa ma che ho scoperto solo quest'anno, casualmente.
Se come me amate indiscriminatamente The Beatles e non li considerate un revival ma musica immortale, adorerete Across the Universe.
Realizzato dalla felice mano di una regista cresciuta a pane e musical, Julie Taymor, il film non racconta la storia dei Beatles come molti hanno pensato leggendo il titolo, ma costruisce la storia di un gruppo di ragazzi alla fine degli anni 60, attraverso le stupende canzoni dei Fab Four.
Ogni canzone diventa un quadro attraverso il quale si sviluppa il racconto della vita di Jude e Lucie, legati da una storia d'amore inevitabilmente segnata dai drammatici avvenimenti storici del periodo, alias guerra nel Vietnam, le lotte giovanili e pacifiste, il disagio di una generazione che osserva il proprio futuro minacciato dalle incognite della violenza ed evade dalla paura con droghe ed espedienti diversi.
Il tema vi sembrerà rivisto, ma vi garantisco che l'intera trama è magistralmente costruita proprio grazie alle canzoni che diventano trama esse stesse: il canovaccio su cui si delinea il carattere dei personaggi, le loro emozioni, il loro destino.
Gli attori sono giovani artisti oggi molto conosciuti, come Jim Sturges (La migliore offerta, Cloud Atlas, Upside down) e Evan Rachel Woods (Le idi di marzo, Basta che funzioni), veramente bravissimi, e da cammei sorprendenti come quelli di Bono Vox e Joe Cocker.
Ognuno di loro, anche i co-protagonisti, recitano ed interpretano le canzoni in maniera personale ed indimenticabile.
Alcune scene per altro stupende, ricordano le copertine dei dischi dei Beatles, con utilizzo del colore ampiamente saturato e dai toni psichedelici, l'uso del cartoon e del rallenty, come la meravigliosa scena del Teatro di Dr K e di Strawberry Field Forever.
La bravura della regista nel tramutare la musica in film, ci regala quasi due ore di immagini intense, malinconiche, divertenti e mai noiose.
Non sorprendetevi di ritrovarvi a cantare o a trattenere il groppo in gola in certi momenti, perché l'intero film ha una grande forza emotiva e visiva.
Per finire, le mie scene preferite sono indubbiamente "Come together", splendida panoramica su una NY "inquadrata" nel lavoro ma anche alla ricerca di risposte e cantata da Joe Cocker; la dolcissima "If i fell in love" cantata da Lucie quando scopre che sta innamorandosi di Jude; "I want you so bad" cantata dal fratello di Lucie, Max, durante la sua chiamata alla leva per il Vietnam (quadro stupendo); una disperata e straziante "Strawberry Fields forever" cantata da Jude che sta perdendo Lucie, ed ovviamente la scena finale che non vi racconto.
All you need is love.
Vedetelo, vi prego.
La ricetta di oggi non c'azzecca proprio nulla con l'apertura di questo post.
Il cannellone è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo Beatles, e soprattutto da questo film ma come sempre divago e salto di palo in frasca.
Se proprio devo trovare un collegamento, è il rosso del pomodoro che fa il paio con queste fragole inchiodate al muro....per il resto, da noi cannellone vuol dire casa, domenica e qualche volta anche festa.
Cannelloni alle 3 carni
Ricetta per 4/6 persone
250 g di macinato magro di manzo
250 g di macinato di maiale o salsiccia cruda
250 g di macinato di pollo
1 carota piccola tritata
1 cipolla piccola tritata
mezza gamba di sedano tritato
mezzo bicchiere di vino rosso
70 g di parmigiano grattugiato + 50 g per spolverare
120 g di crescenza
un cucchiaino di misto spezie Saporita (Semi di coriandolo, cannella, noce moscata, semi carvi, chiodi di garofano e anice stellato)
Sale - pepe
Olio extravergine
1 spicchio d'aglio
500 ml di salsa di pomodoro
300 g di pasta fresca
Preparate il ripieno.
In una larga casseruola dal fondo spesso, mettete 3 cucchiai di olio extravergine e la carota, cipolla e sedano tritati e fare passire dolcemente, aggiungendo acqua se necessario.
Fate cuocere 5/7 minuti fino a che non saranno morbidi.
Aggiungete tutta la carne macinata e fate rosolare a lungo, fino a che non avrà rilasciato i liquidi e non sarà cotta (ci vorrà una decina di minuti).
Quando il liquido sarà completamente evaporato, alzate la fiamma e bagnate la carne con il vino facendo sfumare.
Aggiungete a questo punto il sale, il pepe e il misto spezie Saporita, che spero riusciate a trovare in giro. A me arriva direttamente dalla suocera, che me l'ha fatta scoprire e che per i ripieni di carne è favolosa.
Mescolate bene e togliete dal fuoco.
Versate la carne in una larga ciotola.
Aggiungete il parmigiano e la crescenza e mescolate fino a che il tutto non sarà amalgamato con cura.
Lasciate raffreddare.
Preparate la pasta usando se preferite delle sfoglie da lasagna secche oppure facendo la pasta a mano come ho spiegato qui, e ricavando dei rettangoli di 8x10 cm c.ca.
Fate asciugare la pasta quindi scottatela in acqua bollente salata per 2/3 minuti e lasciate asciugare su un canovaccio pulito.
Preparate la salsa di pomodoro molto semplicemente cuocendola in poco olio profumato d'aglio e qualche foglia di basilico.
Cominciate a preparare i cannelloni mettendo il ripieno al centro del rettangolo di pasta ed arrotolandolo con cura su se stesso.
Posizionate i cannelloni ben stretti uno vicino all'altro in una pirofila sporcata di salsa di pomodoro.
Coprite i cannelloni con il resto della salsa.
Spolverate con abbondante parmigiano e cuocete in forno a 180° per 30/40 mintui.
Servite ben caldi.
NOTA BENE: Questi sono cannelloni meridionali alla maniera di mia suocera. Per principio non amo e uso pochissimo la bechamelle e non la metto mai in questo genere di piatti, così come nelle lasagne. Uso solo carne ed in questo caso la presenza della crescenza nell'impasto, che lo rende cremoso e pieno. Anche mia nonna paterna, originaria di Roma, li faceva così.
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