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Cantine aperte 2015: il vino e’ cultura per 70mila enonauti

Creato il 01 giugno 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

2015_Cantine Aperte castelbuonoE’ quanto è emerso da questa 23esima edizione di Cantine Aperte in Umbria: il vino è storia ma anche innovazione; è tradizione ma anche sviluppo sociale ed economico. Il vino, insomma, è cultura. Anzi, è uno degli elementi sicuramente più autentici del territorio di produzione ed è proprio su questa autenticità che si deve puntare per la promozione e la valorizzazione del territorio stesso, oltre che del prodotto.

I cinque convegni che hanno aperto l’edizione 2015 di Cantine Aperte in Umbria hanno dimostrato come, al di là del divertimento, c’è voglia di conoscere il vino sotto ogni aspetto e l’aver aperto le cantine anche il sabato ha permesso al pubblico più attento di soddisfare questa esigenza di cultura. Le visite in cantina, complici o meno gli incontri di approfondimento organizzati insieme all’Università di Perugia, sono state caratterizzate da un’accoglienza più intima, calma, da un’atmosfera più slow, che è propria dello “stile Cantine Aperte”. Ha permesso anche di aumentare i soggiorni in cantina, dal momento che in molti, giunti da fuori regione hanno scelto di regalare o regalarsi un fine settimana a tema, con i pacchetti organizzati dal Movimento Turismo del Vino. Appuntamento atteso si sono confermate le cene A Tavola col Vignaiolo, che quest’anno hanno visto impegnate 19 cantine. Circa 1200 coloro che non hanno voluto mancare l’appuntamento con i piatti tipici umbri, tradizionali o rivisitati, sempre all’insegna della qualità e del giusto abbinamento con il vino. Una curiosità: sono stati oltre 100 i kg di pane e altrettanti di tozzetti Pan di Vigna con farina di chicchi d’uva firmati Agugiaro & Figna che il pubblico incuriosito ha potuto provare in cantina.

Nella giornata di domenica, complice il bel tempo, sono stati davvero tantissimi –si stimano circa 70mila presenze complessive- coloro che si sono riversati nelle 48 cantine della regione. Come già da tempo, confermato il trend di presenze delle famiglie con i bambini, ma anche di moltissimi giovani che approcciano il vino in maniera sempre più consapevole e attenta. Non a caso, il numero degli autobus organizzati è aumentato. In crescita anche le presenze dall’estero, soprattutto Nord Europa e America, in gran parte presenti nell’area di Montefalco ma anche nell’orvietano.

Quest’anno Cantine aperte era una scommessa di cui potevamo solo sperare il successo –sostiene il Presidente di MTV Umbria, Filippo Antonelli- dal momento che nella nostra regione erano disseminati una miriade di appuntamenti, senza contare il ponte e il sole che, sicuramente, ha fatto spostare molti umbri in altre località italiane. Ma evidentemente anche gli arrivi da fuori regione sono stati importanti. Cantine Aperte si conferma ormai un appuntamento atteso tutto l’anno e l’averlo raddoppiato lo ha certamente reso più fruibile dal pubblico. Un’esperienza da ripetere senz’altro anche dal punto di vista delle cantine. Un ringraziamento particolare lo vorrei fare non solo a tutti gli sponsor e partner che ci hanno supportato, a cominciare dalla Regione dell’Umbria, ma anche ai volontari AIRC Umbria che hanno svolto un ottimo lavoro con grande impegno.”

Archiviata, dunque anche questa ventitreesima edizione di Cantine Aperte, non resta che dare appuntamento al 9 agosto in occasione di Calici di Stelle, altro imperdibile appuntamento firmato Movimento Turismo del Vino che, quest’anno vedrà il vino protagonista anche di Expo 2015.


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Per il Montefalco Sagrantino, il disciplinare di produzione prevede che siano impiegate uve di Sagrantino in purezza; uve che, con ogni probabilità, sono le stesse cui parlava Plinio il Vecchio chiamandole, secondo la consuetudine di allora, Itriola. L’invecchiamento minimo previsto per entrambe le versioni è di trenta mesi, di cui, per il secco, almeno 12 in botti di legno, prima di essere messo in commercio. Dotato di buona beva, deve avere almeno 13 gradi nella versione secca e 14 in quella passita.

Denominazione: MONTEFALCO SAGRANTINO Secco DOCG
Varietà di uva in %: 100% Sagrantino
Resa uva:
60 quintali ad ettaro (70 da disciplinare)
Resa in vinificazione: 60 litri ogni 100 chili di uva
Età dei vitigni: 8 anni
Alcool: 13,5%
Durata fermentazione: 1-2 settimane
Barrique per mesi: 18 MESI
Età barrique: 1° passaggio
Provenienza Barrique: Francia
Affinamento in bottiglia: mesi 6



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