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Cargo 200

Creato il 02 gennaio 2012 da Einzige
Cargo 200l’inizio della discesa agli inferi dell’Unione Sovietica: 1984, Leninsk, il crollo.
I. caduta libera (ferro, fuoco e ateismo scientifico)
c’è un retrogusto tragicamente amaro alla base di tutti gli avvenimenti. le coordinate geografiche e sociali forniscono una fin troppo precisa indicazione dello stato delle cose: lo smottamento catastrofico che coinvolge la repubblica socialista per eccellenza e l’abissale divario tra la sua classe dirigente e il popolo (astratto) con il quale aveva infarcito tanti di quei discorsi, che aveva mandato al macero in tante guerre combattute in suo nome, del quale- in fin dei conti- non gliene è mai fregato niente. il professor Artem quando lascia- ubriaco lesso- la fattoria-rivendita clandestina del pragmatico e spirituale Aleksey è convinto che sia quest’ultimo a non capire la giustezza e la sostanziale verità dell’ateismo scientifico, figlio primogenito di quell’altro grande abominio del Comunismo, ma si sbaglia. è lui che non vuole vedere.
II. visione Angelica
come precisa il regista stesso, il racconto mostra solo una piccola parte del museo di nefandezza che era il paese in quel periodo. sull’orlo dell’abisso. abisso rappresentato in tutta la sua nerissima forza dall’emblematico capitano Zhurov: depravato, perverso, vigliacco, impotente, dis-umano. è il primo che approfitta del caos generale per portare avanti le sua turpi manie, senza nemmeno prendersi la briga di mascherare il suo orrore, il suo sostanziale disprezzo per la vita umana. sevizia, stupra, uccide gratuitamente e per il solo gusto di farlo, senza battere ciglio. come se si grattasse un prurito. mentre sua madre viene inghiottita dalla bottiglia, mentre Afric Simone canta la felicità in tivvù. mentre tutto muore. lui compreso.

Cargo 200
titolo originale: Gruz 200un film di Aleksey Balabanov2007

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