Magazine Attualità

“Caro Google”: la lettera di Katie al datore di lavoro del padre

Creato il 23 giugno 2014 da Nicola933
di Francesca Abbatiello “Caro Google”: la lettera di Katie al datore di lavoro del padre - 23 giugno 2014

imageDi Francesca Abbatiello. Comunicare le emozioni: un tempo si scriveva una lettera, oggi un SMS o un’e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale.

Rilevante è l’impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata mentre quella di ieri era una comunicazione anche fisica fatta di scrittura, odori, impronte e attesa.

È proprio un salto nel passato quello che ha fatto Katie. La bambina ha preso carta e penna e ha scritto una lettera indirizzata a Daniel Shiplacoff, il capo di suo padre. Questi è un dipendente di Mountain View e come unico giorno libero della settimana ha il sabato.

“Caro Google”, come insegnano a scuola, è stato l’esordio della lettera ,proseguendo con “può per favore assicurarsi che papà possa avere un altro giorno di vacanza mercoledì perché ha libero solo il sabato? P.S Sa è il suo compleanno”. P.P.S. E’ estate!”. La letterina della bimba arriva al capo che risponde: ”Cara Katie, grazie per la premurosa lettera. Tuo papà lavora duro per progettare molte cose belle per Google e per milioni di persone nel mondo. In occasione del suo compleanno, e riconoscendo l’importanza di avere qualche mercoledì libero durante l’estate, gli concediamo l’intera prima settimana di luglio di vacanza. Divertitevi. Daniel Shiplacoff”.

Poche righe che racchiudono un’innocente dolcezza e una sorprendente risposta da parte del datore di lavoro, che prende a cuore la situazione della bimba e concede al padre una settimana di ferie. Uno dei pochi capi che presta attenzione alle vicende dei propri lavoratori. Proprio su questo tema dibatte in questa giornata, il presidente americano Barack Obama. Questa mattina, Obama è stato presente all’incontro con le famiglie che lavorano e ha sottolineato che le aziende debbano riconoscere ai loro dipendenti dei permessi e dei congedi retribuiti per potersi occupare dei figli e delle famiglie. “Ci sono solo tre paesi al mondo che non offrono una maternità pagata. Tre. E gli Stati Uniti sono uno di questi”, afferma Obama nel discorso. Questa attenzione sarà riconosciuta dal lavoratore con una migliore produttività.

Bisogna prendere l’azienda americana Google come esempio per la cura dei suoi dipendenti attraverso vari incentivi. In questo senso, molti sono gli interventi che si potrebbero attuare nelle aziende e che hanno dimostrato un aumento della produttività dei dipendenti. Un esempio di tali meccanismi è il nudge, ovvero la spinta gentile, che facilita le scelte delle persone, modificando il contesto in cui tali decisioni vengono prese e aumentando la salienza dei comportamenti virtuosi.

Google, infatti ha finanziato un ingente piano teso a migliorare le abitudini alimentari dei propri dipendenti proprio in questo modo. Cibo più sano significa infatti una salute migliore. Migliore salute si traduce in aumento di produttività e riduzione dei costi sanitari, con beneficio per il dipendente e per l’azienda. Il nudge rispetto alle abitudini alimentari funziona con semplici accorgimenti: Hard candy è un programma che si basa sulla disposizione dei dispenser di M&M’s in luoghi più difficili da raggiungere, in azienda, o in angoli ombrosi dei corridoi (9% di riduzione nel consumo in una sola settimana). Salad gaze prevede, invece, la collocazione delle verdure in mensa là dove sia più semplice vederle e, di conseguenza, sceglierle per il proprio pasto.

Anche l’Italia ha adottato queste tecniche di aumento della produttività attraverso incentivi ai lavoratori. Nello specifico ogni dipendente ha 3 minuti per rispondere alle email arrivate e si accumulano punti e premi per chi risponde velocemente e gestisce in modo efficiente il proprio tempo. L’obiettivo di tale politica è quello di aumentare il team building, garantendo allo stesso tempo un elemento di divertimento che non generi stress e ansia da distrazione. Che bisogni ricorrere alle lettere o a incentivi, l’importante è ci sia armonia nel rapporto datore di lavoro-lavoratore: ne gioveranno entrambi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :