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Carola scrive

Creato il 03 ottobre 2013 da Bussola
Conobbi Carola a Milano, un incontro si potrebbe dire al buio. Avevo vinto una borsa di studio per un master in scienze regolatorie farmaceutiche e dovevo organizzare un mio trasferimento dalla capitale alla città della moda entro poco tempo.La scuola fece circolare indirizzi e-mail e numeri di telefoni dei vincitori del bando tra li stessi per chiunque volesse contattare  o conoscere i colleghi prima dell’inizio delle lezioni. In quei giorni chiamai e venni contattata da diverse persone della scuola, tra le varie chiamate ricevetti anche quella di Carola e Federica. Con loro nacque subito un buon feeling ed avendo bisogno tutte  di un appoggio su Milano, decidemmo di cercare insieme un appartamento con cui condividere spese e locali.Da quel giorno sono passati tanti giorni, che messi insieme formano otto anni. In otto anni abbiamo effettuati due traslochi,  completato il master, iniziato un lavoro prima come precarie e poi come stabili, siamo partite per tanti viaggi,  abbiamo festeggiato i nostri tre matrimoni, brindato a  quattro nascite, ci siamo emozionate un’infinità di volte e tanto altro ci aspetta da fare. Senza ombra di dubbio Carola e Federica nell’elenco delle amicizie calcano il podio.
L’ultima nascita che ha fatto vibrare i cuori è stata quella di Nicolò. Carola scrive per lui quanto di seguito riportato. Avrei voluto pubblicare il testo direttamente dall’ospedale in modo che fosse lei a darvi l’annuncio, ma poi gli eventi sono stati un po’ più burrascosi del previsto. Non è mai troppo tardi però  ed ecco a voi il post scritto da Carola per Nicolò
PS: Sono sempre stata convinta che dovrebbe aprire un blog. Giudicate voi.
Qualche tempo fa, la mia amica Bussolina mi chiese se avessi piacere a scrivere qualcosa sul suo blog. Risposi di si e fui molto lusingata da questa richiesta, ricevuta da una blogger che maneggia il mezzo scrittura con una disinvoltura e una padronanza che io non posso che ammirare. Ma poi, vuoi per la scarsità di tempo e di argomenti (“di cosa parlo? Di me? Dei miei bambini? Dell’amicizia? Nuuuu…a chi vuoi che interessi !”), vuoi per la solita sciatteria che mi contraddistingue, non ho tenuto fede al mio impegno.Ora pero’ sono qui, spinta dal desiderio forte, incoercibile e prepotente, a cui davvero sento di non potermi sottrarre, di condividere una gioia, un’emozione, un’esperienza senza eguali. Anzi, La gioia, L’emozione, L’esperienza senza eguali: quella di diventare mamma. 
Ieri sera, Bussola, la mia Bussola, la stessa ragazza che ha convissuto con me e Federica a Milano, che è cresciuta e ritrovata donna insieme a noi, è diventata mamma. Alle 19.50 del 19 settembre (a proposito: a Fabri’, giocate il 9 e il 19 sulla ruota di Napoli!), è nato Nicolò, uno stupendo batuffolino di amore e grazia che ha già rivoluzionato le vite di mamma e papà. 
Non so spiegare quanto questa nascita, vissuta  momento per momento al telefono, mi abbia commossa ed emozionata. Nicolò è un bambino fortemente voluto, cercato, amato sin da quando non era che una striscetta rosa su un test di gravidanza e poi, più avanti, un puntino, un girino, un capoccione, e, infine, qualcosa di molto simile ad un bambino. Ma di tutto ciò, e molto altro ancora, vi ha già detto e vi dirà Bussola, in quel suo modo dolce e ironico al tempo stesso e, ora, reso ancora più efficace dal cuore di mamma. Di certo non posso aggiungere nulla alla magia e alla poesia palpabili dei suoi post su questi bellissimi 9 mesi trascorsi incastrati l’uno nell’altro. Io sono stata spettatrice di questa gravidanza e, insieme all’inseparabile Federica, ho fatto il tifo per questo bimbetto che cresceva e, tra uno scherzetto e l’altro, diventava una presenza sempre più tangibile in un pancione tondo e fiero. E ora che è nato, ora che Nicolò è un bimbo tutto da baciare e annusare e accarezzare, voglio rivolgermi direttamente a lui, perché capisca subito come stanno le cose a questo mondo:



Caro Nicolò, 
sei nato soltanto da poche ore e immagino tu sia ancora un po’ disorientato da questi visi che ti si agitano davanti e dai suoni così diversi dalla pace ovattata a cui eri abituato. 
Caro Nicolò, sappi che io sono l’ennesima scocciatrice, un’altra che non vede l’ora di conoscerti di persona e di strapparti dalle braccia di mamma per sbaciucchiarti un po’. Però, non preoccuparti, ti lascerò in pace ancora per un po’. Aspetto che torni a casa per tormentarti. Ora goditi la tua mamma e il tuo papà. 
Sai che sei un bambino molto fortunato? Bussola è una mamma con i controfiocchi: saprà raccontarti tante storie bellissime, cucirti costumini da angelo bellissimi, costruirti giochi meravigliosi e arredarti stanzette da sogno. Ti condurrà per mano nella vita che ti attende, facendoti cogliere il bello che si cela in ogni cosa che c’è: un fiore, un pupazzo, un tramonto. Con lei, tutto sarà poesia. E poi ti ama immensamente, Nicolò, davvero:  come nessuno potrà mai. 
E si, anche il tuo papà non è male: è un tipo simpatico, ti farà divertire e ti scatterà foto stupende. T’insegnerà che la vita va presa con leggerezza e che la leggerezza è sinonimo di soavità, non di superficialità. E poi tifa Napoli, il che fa di lui un uomo da prendere ad esempio.

Hai visto, Nicolo’?Ti attende una vita bella e felice. Ciao, eh. Ci vediamo presto. 

Carola

Carola scrive

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