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Carte false per far eleggere l’ex igienista di berlusconi nicole minetti. alcuni giovani del pdl raccolgono firme per chiedere le dimissioni

Creato il 24 gennaio 2011 da Madyur

Firme false per far entrare Nicole MInetti , l’ex igienista dentale di Berlusconi, che fu imposta dal premier nella lista che sosteneva Formigoni, nelle elezioni regionali. La denuncia arriva dai Radicali , che hanno consegnato altri documenti al procuratore aggiunto di Milano , che sta indagando per falso materiale e ideologico su circa 500 firme a sostegno della lista Formigoni.

Nicole MInetti è indagata nelle inchieste sulle feste di Berlusconi ad Arcore, per violazione della legge Merlin sulla prostituzione e per aver indotto alla prostituzione Ruby.

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Furono Bossi, Berlusconi e Formigoni ( il trio meraviglia) a decidere di far correre Minetti . Il premier impose l’ex igienista e il suo fisioterapista, Puricelli, ai primi posti nella lista per garantirgli l’elezione. I candidato della Lega scivolarono nei secondo otto e difatti non furono eletti.

Ma soprattutto si dovettero raccogliere di nuovo e in tutta fretta , le firme a sostegno della lista Per la Lombardia . Dato che il giorno dopo, il 28 febbraio, scadeva il termine per la consegna all’Ufficio elettorale presso la Corte d’Appello di MIlano.

La lista fu esclusa e poi riammessa dal Tar. “Anche le firme per la Minetti furono raccolte con modalità illegali – denuncia il radicale Cappato –. Noi vogliamo che si indaghi non solo sugli autenticatori delle firme , ma anche sulla catena di comando che ha gestito la vicenda”.

Il pdl lombardo cerca di resistere.

Intanto Nicole Minetti ha ricevuto la raccomandata che disdice il contratto di affitto con l’immobiliare Friza , che gestisce gli appartamenti della Dimora Olgettina , dove risiedevano alcune delle ragazze ospiti abituali delle notti del premier. In realtà Minetti ha acquistato casa altrove ed era semplicemente intestataria di un affitto : quindi per lei non sarà come per le ragazze che dovranno fare le valigie e lasciare l’appartamento.

Alcuni giovani del Pdl hanno già raccolto un migliaio di firme , tra simpatizzanti e iscritti , per chiedere che il partito intervenga e chieda alla consigliera di abbandonare la poltrona in consiglio regionale. Promotrice dell’iniziativa è Sara Giudice, che si era già occupata dell’elezione Minetti a suo tempo “ Cosa c’entrano le soubrette – aveva lamentato – con il consiglio regionale più importante d’Italia ? E che segnale si dà ai giovani che come me da molti anni sono attivi sul territorio , organizzano gazebo, stringono mani, parlano con la gente e parlano del territorio se poi vengono scavalcati da una che non ha mai mosso un dito per il Pdl?”.

Con la Giudice anche Roberto Jonghi Lavarini , della destra milanese “Invito i vertici del partito a prendere velocemente una posizione chiara e netta , non possono più negare l’evidenza , gli italiani non sono scemi , tantomeno i nostri elettori. Bisogna reagire e dare dei chiari segnali, altrimenti continueremo , tutti, a perdere credibilità politica e consenso elettorale”.

I giovani del Pdl, comunque, smentiscono le informazioni della Giudice “ Lei rappresenta solo se stessa”. A difesa della Minetti si schierano Roberto Formigoni e il coordinatore del Pdl lombardo , Podestà. Secondo il Governatore le dimissioni sarebbero un’ammissione di colpevolezza. Compatti intorno a Minetti anche i consiglieri regionali del Pdl “Continua a lavorare come sempre , sta preparando una proposta di legge su una questione riguardante la sanità “ assicurano dalla sede del gruppo.

Mentre i giovani dell’Udc e della Fli sono pronti a raccogliere firme , il Pd lombardo riprende Formigoni “Il passo indietro della consigliera sarebbe utile a lei e all’istituzione regionale”.


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