Catania non è una città per gay

Catania: Ben due sono stati gli episodi di discriminazione sessuale e violenza contro alcuni omosessuali accaduti nel fine settimana appena concluso nella città etnea. Durante la serata del 31 Ottobre tre ragazzi: David, Andrea e Vittoria si sono recati al locale “Stone” per trascorrere la serata di Halloween, ma gli è stato impedito l’ingresso. Mentre tutti entravano loro restavano fuori ricevendo un no secco dall’ addetto alla sicurezza. La motivazione del buttafuori non è stata chiara ma si è trattato palesemente di un attacco omofobo visto che due dei tre ragazzi erano gay e la terza trans gender.

Altro episodio increscioso è avvenuto sabato notte nel rinomato bar “Étoile”, posto frequentatissimo da tutti. Come consuetudine dopo una serata in disco ci si sposta a mangiare un pezzo di tavola calda per concludere la serata, così ha fatto una coppia di ragazzi omosessuali. Mentre uno dei due ragazzi faceva la fila è stato prima aggredito verbalmente con pesanti insulti e poi gli è stato dato un calcio. Allorché l’altro ragazzo per difendere il fidanzato ha affrontato verbalmente il gruppo di incivili, ma la risposta è avvenuta a suon di schiaffi e insulti. Come se ci si trovasse davanti alla scena di un film i presenti, dai camerieri al cassiere a gli altri clienti, hanno osservato passivamente la scena senza far nulla.

Perchè questa disgustosa omertà di fronte a simili atti di violenza e discriminazione? Perché si preferisce farsi i fatti propri ed osservare meschinamente tacendo? Perché chi gestisce il locale non è intervenuto per salvaguardare in primis l’incolumità della vittima e poi anche l’ordine dentro il locale? Forse perché è meglio stare zitti di fronte a un atto di violenza omofobo! Questo è quello che pensa lo spettatore incivile medio catanese in queste situazioni. L’ignoranza è dilagante, siamo di fronte a una deriva sociale, umana e culturale che strizza l’occhio alla violenza.