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Cellulari e minori: istruzioni per l'uso

Da Simonetta Frongia

Il Consiglio superiore di sanità ha reso noti i risultati di una ricerca che fa il punto sui rischi e problemi legati all'uso smodato dei cellulari da parte dei più piccoli.
Il parere di Susanna Esposito, professore di Pediatria di Katia Brega.
   
I rischi dell'uso prolungato del cellulare continuano a destare più di un interrogativo nell'opinione pubblica. Di recente il Consiglio superiore di sanità (Css) ha reso noti i dati relativi all'uso smodato del cellulare, risultati da uno studio effettuato in collaborazione con l'Agenzia internazionale della ricerca sul cancro (IARC) e in accordo con l'Istituto superiore di sanità.  I punti fondamentali emersi sono tre: 
  1. il primo è che non è stato finora dimostrato alcun rapporto di causalità tra l'esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali. 
  2. Il secondo attesta che le conoscenze scientifiche oggi non consentono di escludere l'esistenza di causalità, quando si fa un uso intenso del cellulare. 
  3. Il terzo punto, invece, riguarda il principio di precauzione, soprattutto per quanto riguarda i bambini, che consiste nell'educazione a un utilizzo non indiscriminato dell'apparecchio, ma appropriato, cioè limitato alle situazioni di reale necessità. Il Ministro della Salute, inoltre, avvierà a breve una campagna d'informazione sulla base degli ultimi dati scientifici rilevati.

Per fare luce sulla situazione attuale espongo il parere di un'esperta ( che evidentemente condivido, vedi le parti evidenziate) che  ha illustrato quali possano essere i rischi, sia a livello medico che a livello sociale, per i minori. Si tratta di Susanna Esposito, professore di Pediatria all'Università degli Studi di Milano e direttore della Unità Pediatrica Operativa e Clinica presso la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Quali sono i rischi medici per i minori che usano molto o troppo il cellulare?
I rischi, soprattutto per i minorenni, sono di due tipi: medici e sociali. Per quanto riguarda i primi non sono stati confermati, come attesta il Consiglio superiore di sanità (Css) in un documento da poco reso noto. Non ci sono conferme di patologia, ma solo in futuro si avrà un maggior numero di dati, anche basati su un tempo di utilizzo continuativo, sia giornaliero che annuale. La domanda che sorge spontanea è un'altra: perché un bambino dovrebbe avere un cellulare? Non ce n'è un bisogno effettivo, dato che solitamente gli alunni delle elementari sono sempre in presenza di un adulto, che sia un parente, una maestra o baby-sitter. È addirittura stato inventato un cellulare per i più piccoli con un solo bottone per chiamare un genitore.
Qual è l'età adatta per avere il primo cellulare?
Partiamo da un dato di fatto: la maggior parte dei ragazzini di 11 anni possiede un cellulare. A mio parere, invece, a quell'età si dovrebbe averlo con sé solo in caso di reale necessità.
Cosa ci può dire dei rischi sociali legati all'età adolescenziale?
L'uso smodato del cellulare come quello del computer possono influenzare negativamente l'interazione diretta col mondo esterno, che soprattutto durante l'adolescenza è fondamentale per una crescita sana ed equilibrata. Per i teenager, inoltre, è normale sentire il bisogno di passare molte ore al telefono con gli amici, ma non è necessario che lo facciano stando al cellulare, possono usare anche un telefono fisso.
Cosa consiglia ai genitori di adolescenti?
Troppo spesso i genitori lasciano al figlio di 6-10 anni il proprio iPhone, soprattuto quando ne comprano una versione più aggiornata. Si tratta di un grave errore. Sconsiglio sempre di lasciar navigare un bambino da solo permettendogli così di avere accesso a informazioni senza il controllo di un adulto. E, in generale, credo Blackberry e affini non siano necessari, né adatti, per i giovani, dato che possono facilmente creare una sorta di "assuefazione" da sms e da Facebook: si crea spesso un bisogno quasi incontrollato di condividere tutto ciò che si vede e vive immediatamente con foto o messaggi.
Link all'articolo originale:
http://d.repubblica.it/argomenti/2011/12/09/news/bambini_cellulari_rischi-722419/

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