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Censimento della Curia sulle scuole pro gay

Creato il 13 novembre 2014 da Justnewsitpietro

Censimento della Curia sulle scuole pro gay
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Fonte: lezpop.it

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La Curia fa partire un censimento, come quello di Erode. Ma non è per scoprire quanti abitanti risiedono nel suo territorio, bensì per scoprire quante scuole di Milano sono a favore dell’omosessualità, utilizzando i professori di religione come ambasciatori.

La circolare in cui si ordina questo censimento è partita sabato scorso, otto novembre, e si è subito diffusa, scatenando molte critiche da parte delle maggiori associazioni LGBT. Ma dopo tante discussioni, la Curia decide di correre ai ripari, chiedendo pubblicamente scusa e spiegando che il senso della circolare è stata fraintesa, a causa dei termini usati, troppo generici e ambigui.

Secondo Don Rota, che ha preso l’incarico di scusarsi e riportare quanto si intendeva dire, afferma che la circolare aveva lo scopo di individuare quelle scuole che trattano il tema dell’omosessualità per conoscenza, indirizzando così il professore di religione a un comportamento consono senza offendere nessuno.

Il Cardinal Bagnasco afferma invece che non era a conoscenza di questa circolare, inviata a oltre sei mila insegnanti nelle scuole del milanese, e che un censimento delle scuole che trattano il tema dell’omosessualità è un impegno pressoché impossibile da compiere.  Anche Ivan Scalfarotto, deputato del Partito Democratico, critica duramente la circolare, affermando che non si può comparare una”schedatura” delle scuole più moderne alla decisione di preparare i professori su un tema tanto delicato come questo.

E’ buffo, inoltre, che questo fatto avvenga durante i giorni del Sinodo, che vedono un Papa più moderno e aperto rispetto ai precedenti, deciso ad accogliere sotto la sua ala anche gli omosessuali e i divorziati, mantenendo pur sempre dei paletti, anche se non più così severi. Con questo comportamento, la Chiesa più conservatrice si dimostra troppo isolata rispetto al resto della società, che ha ormai perso per gran parte l’odio verso l’omosessualità, particolarmente in Italia, a partire soprattutto dalla politica, che sta facendo passi in avanti per eguagliare i diritti sulle unioni, facendo così cadere quel muro di falsi miti e paure ingiustificate che per troppo tempo hanno impedito agli omosessuali di vivere degnamente.

di Alessandro Bovo

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