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Cerchi lavoro in Italia? Punta sull’agricoltura

Creato il 11 febbraio 2013 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

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Quali saranno i lavori più richiesti nel 2020? Troppi architetti, dentisti e veterinari, serviranno agricoltori, infermieri e operatori della green economy.

Chi cerca lavoro dovrebbe concentrarsi meno sugli annunci (spesso falsi) e molto più su certe statistiche. I dati della Fondazione Italia Orienta, parlano chiaro: la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli record (37% su scala nazionale), soprattutto se si considerano i Neet (Not in Education, Employment, Training, ovvero ragazzi che non lavorano, non studiano, non stanno seguendo alcun tipo di percorso formativo: sono, semplicemente, fermi): siamo ai 2,2 milioni di giovani. Eppure, per assurdo che possa sembrare, in Italia il lavoro c’è: c’è richiesta di figure professionali che spesso si fa molta fatica a trovare.

Le figure professionali più richieste

Infermieri: oggi ci sono 391mila paramedici ma entro il 2020 ne occorreranno quasi altrettanti, 266mila, stima la fondazione.

Chimici: secondo i dati della fondazione, “8 giovani su 10 in questo settore lavorano” e il primo contratto arriva “a 2 mesi dalla laurea”, e quasi nella metà dei casi è un contratto a tempo indeterminato.

Agricoltori: i dati dimostrano che nel 2012, in soli sei mesi, “si è avuta una crescita del 2% nel numero di aziende agricole” guidate da under 30: è un settore che sta conoscendo una crescita grandissima, sopratutto grazie a molti giovani anche laureati che hanno deciso di ripartire da un’azienda agricola.

Sempre nel settore alimentare saranno richiesti sommeiller, esperto di formaggi, birraio artigianale ed esperto di liquori, apicoltore, gelataio, esperto di orto e coltivazioni e food blogger, appassionati di cucina e gastronomia che sanno raccontare in maniera nuova il mondo del gusto.

L’artigianato si riconferma il settore più bisognoso di risorse umane. Oltre ai falegnami, in vetta alla classifica anche gli installatori di infissi, i panettieri, i pasticceri, i sarti, e i cuochi. Commessi (5.000), camerieri (più di 2.300), parrucchieri ed estetiste (oltre 1.800 posti). Tra i titoli di studio richiesti invece ci sono la laurea in scienze motorie, quella in ingegneria gestionale e in ingegneria meccanica e il solito settore informatico. I mestieri in discesa di richieste? Architetti, medici veterinari e odontotecnici. E poi ci prendono per pazzi quando diciamo che torneremo alla terra! E voi, come vi state muovendo per il 2020?

(Fonti: 1, 2)


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