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"Che cosa resterà di me", ricordando Lucio Dalla

Creato il 01 marzo 2012 da Alessandro @AleTrasforini


Dopo aver sempre cercato di descrivere la "Vita", si è spento troppo improvvisamente Lucio Dalla.  E' stato uno straordinario artigiano della musica che ha provato a descrivere, come tutti gli Artisti che si rispettino, "Com'è profondo il mare" delle emozioni e delle anime umane.  Ha provato a regalare agli uomini, fino all'ultimo, tutte "le stelle nel sacco" che un cantante del suo calibro sapeva trovare...ed interpretare. Un giorno, forse, scopriremo di essere stati tutti presi in giro: potremmo rivederlo in un frammento di "Piazza Grande", girando fra un portico e l'altro della nostra straordinaria "Dark Bologna"? Sarà lì, con una "Canzone" fra le labbra ed uno strumento fra le mani, ad inseguire la sua "sera dei miracoli".  Potremmo forse ritrovarlo in uno sperduto angolo del centro, trasparente ma non troppo, a chiedere al bencapitato passante, fra mille "Angoli nel cielo", se "puoi sentirmi?" Potremmo ritrovarlo ancora a "Broadway", a "Milano" o "Washington"? Potrebbe pure essere a "Rimini", sperduto dentro ad un'inevitabile "Malinconia d'ottobre" di fine estate. Potrebbe diventare anche "Come il vento", capace di cullare eternamente tutti gli uomini che, come "le rondini", sapranno usare tutti i suoi capolavori come spinte vitali. Potrebbe capitare di vederlo brindare a "L'anno che verrà", in una sperduta e lontana "Itaca"? Potrebbe succedere di rivederlo fra i più grandi, assieme a "Nuvolari" od "Ayrton"?  Quante domande si potrebbero fare, ma senza più poter dire a lui un categorico "Rispondimi".  Da quel "4-3-1943" moltissime delle sue canzoni hanno cercato di dire alle anime degli uomini "Apriti Cuore"...a chi non è riuscito ad apprezzarlo si è sempre limitato a dire, con coerenza e riservatezza straordinarie, semplicemente "Prendimi così". Da oggi in poi, forse, potrà capitare di vederlo cantare e fischiettare fra qualche nuvola.  Se ne è andato, in incognito e troppo velocemente, fra oltre "12000 lune"...Potremmo un giorno riuscire a scorgerlo mettendo davanti ai nostri occhi "due dita sotto il cielo"? Sono convinto che potrebbe anche salutarci, fra un "Ciao" ed un "Amen". Cantando "Se io fossi un angelo", sono più che convinto, qualsiasi periodo ipotetico potrà diventare ora realtà.  "Che cosa resterà di me"...serve ancora chiederselo?  Ciao Lucio, che la Terra ti sia lieve. 


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