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Che sfacciato questo John Fante!

Creato il 01 giugno 2011 da Mdalcin @marcodalcin

Che sfacciato questo John Fante!

Non è mai facile parlare del proprio idolo, si sa, si rischia di tirarne fuori una specie di agiografia, cosa che Fante per primo detesterebbe. Ricordo perfettamente il momento in cui mi sono innamorato di lui. Il libro era “La strada per Los Angeles”. Una scrittura selvaggia. Puro Free Writing, altro che storie.

E ricordo anche in quali pagine l’innamoramento è virato in qualcosa di più. È  diventato dedizione.  Parlo del massacro dei granchi. Io non avevo mai letto e poi non mi è mai più capitato di leggere pagine più vive.  Si tratta  della cronistoria di un pomeriggio passato, tra gli scogli affacciati sull’oceano, da Arturo Bandini, il ragazzino suo alter ego letterario, durante il quale si diverte a trucidare una colonia di granchi caricando tale eccidio di coloriture mitiche, come si trattasse di uno scontro epico (i vari granchi diventano nella sua immaginazione antichi guerrieri  che si immolano per la difesa della propria razza costretta a soccombere di fronte alla sua furia distruttiva (il sacrificio di Paride nei confronti di Achille?))

La straordinarietà di Fante è che lui va fino in fondo. Non ha paura di mostrarsi/mostrare il suo protagonista per quello che è: un’adorabile testa di cazzo, con tanti pregiudizi anche e meschinità. Sono tutte quelle miserie e debolezze sulle quali tutti noi siamo almeno una volta nella vita cascati (se qualcuno non lo riconosce non si merita di leggere John Fante) e che quando troviamo tra queste incantevoli pagine, acquistano il valore di vera e propria illuminazione.

Vado completamente fuori di testa quando uno scrittore decide di descrivere qualcosa che la grande massa degli altri scrittori non si sognerebbero mai di fare.

Questo fa di lui un grande. Sono quei dettagli, quei pensieri a priva vista stupidi magari di cui uno scrittore mediocre si vergogna e che non ammetterebbe mai di aver avuto. Ecco li che entra il vero scrittore e ti spiattella in faccia anche le debolezze più umilianti le meschinità che albergano in lui come in ogni essere umano.

Ecco, questa è letteratura. Questa è la realtà. Altro che storie di vampiri e di agenti segreti che non avete mai conosciuto in vita vostra.

Che sfacciato questo John Fante!


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