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Chi butta semi al vento, farà fiorire il cielo

Creato il 19 luglio 2011 da Jle
Non sapevo come intitolare il post, poi mi è venuta in mente una frase che ha una mia amica come mood su Skype e l'ho ladrata (un abbraccio Tiki!!)! Anche perché forse è un po' quello che stiamo facendo qua, portando un po' di noi alle persone che incontriamo e prendendo segretamente anche noi qualcosa di loro. Come delle api che si posano su un fiore e si impregnano del suo polline. E ci arricchiamo. E arricchiamo gli altri.
Non ho scritto in questo periodo un po' per pigrizia, un po' perché anche Jle ha cominciato a scrivere sul blog ed un po' perché aspettavo di raccogliere abbastanza materiale per raccontare una bella storia! Ora però ho un sacco di cose da dire! Cercherò di andare con ordine.
Allora, notizia più importante è che lo spam di curriculum sta cominciando a dare qualche risultato: Jovan è stato contattato da Starbucks ed entro domani dovrebbero fargli sapere qualcosa. Il colloquio pare gli sia andato bene, la ragazza che gli ha fatto l'interview sembrava soddisfatta (così ha fatto capire JJ almeno)... magari vi racconterà lui qualcosa sull'argomento! Anche io sono stato contattato da un'azienda che sviluppa software per dispositivi mobili alla quale ho lasciato il CV. Mercoledì ho il colloquio, speriamo bene! Vi aggiornerò in seguito. Per la cronaca, ho trovato gli annunci su Craigslist (vancouver.en.craigslist.ca). Bisogna fare attenzione a qualche truffatore ma in con un po' di accortezza si può trovare qualsiasi cosa.
Questa settimana ci è arrivato anche il tesserino con il SIN, direttamente dall'ufficio Service Canada. Così adesso abbiamo anche il nostro pezzo di plastica con il numero magico che ci permetterà di accedere ai servizi canadesi, quali che siano. Più o meno lo stesso giorno siamo anche andati a chiedere informazioni per un corso di inglese free che si tiene qua nelle vicinanze, più precisamente nella scuola vicino al teatro intitolato a Michael J Fox del quale ha parlato Jle e sul quale pertanto non mi soffermerò. Oggi è arrivata una lettera che ci diceva che non possiamo accedere ai benefici di quel corso perché è riservato solo a certe classi di immigranti nelle quali noi non rientriamo... che fortuna! Vorrà dire che lo impareremo in altro modo, tZè!
Chi butta semi al vento, farà fiorire il cieloGrazie al nostro amico Bruno, cosa importantissima che probabilmente mi sono dimenticato di dire, abbiamo imparato anche come funzionano le strade qua a Vancouver(per lo meno nella zona di Vancouver city)! Il sistema è semplicissimo e fa capire in un attimo in che zona della città si trova un certo indirizzo. In città c'è una strada che taglia Vancouver da nord a sud e che si chiama Main Street; divide la città in due parti, Est e Ovest. C'è un certo numero di strade che tagliano la città da est a ovest tutte parallele e queste sono nominate con dei numeri: c'è la 1st avenue, la 2nd avenue e così via andando verso sud e fino ad incontrare la South Marine Drive che chiude questa conta. Guardando la città dall'alto, le strade a sinistra della Main Street prendono la denominazione di West mentre quelle a destra prendono la denominazione di East, pertanto avremo la 1st avenue West a sinistra di Main St e la 1st avenue East a destra di Main St e così via...Anche i numeri delle case hanno una spiegazione abbastanza semplice. Qua si trovano numeri tanto alti perché ad ogni isolato vengono assegnati 100 numeri civici. Un isolato è quel blocco di costruzioni comprese fra un incrocio ed un altro. Unendo le cose abbiamo che ad esempio la Diego street inizia da un certo punto ed incrocia un'altra strada. Questo è un isolato, il primo isolato che contiene i primi 100 numeri. I numeri sono distribuiti come in Italia pari da una parte e dispari dall'altra, tuttavia chi abita lungo la strada può scegliere arbitrariamente il suo numero avendo l'accortezza di andare in ordine crescente rispetto al suo vicino e di scegliere all'interno dei 50 numeri a disposizione per quel lato della strada, per quell'isolato. Superato l'incrocio, da lì comincia un altro isolato e quindi altri 100 numeri. Per questo anche nei film americani vediamo  case con il numero civico (eg.) 12346! Non è che ci sono 123 mila case su quella strada, bensi è composta da 123 isolati! Uff!! spero di aver spiegato bene!
Un'altra cosa che abbiamo provato questa settimana sono i sistemi di riciclaggio canadesi. Anche qua c'è la raccolta porta a porta. Qua differenziano la carta in giornali (newspaper) e carta generica; la plastica delle bottiglie (e solo quella!) mentre tutta la plastica di imballaggio è considerata "garbage" (immondizia generica); il garbage per l'appunto e l'organico (compresi i gusci delle uova).Vetro e lattine vanno portate in centri che riciclano questi componenti. Possono essere supermercati o altri negozi, nei quali ci sono i contenitori che ti permettono di riciclarli. La cosa bella è che ti rendono una parte di quello che hai pagato per l'acquisto! E' poco ma ti fa capire quanti ci tengano che tu ricicli! Sulle bottiglie di cocacola, ad esempio, quando le compri nel prezzo è compreso un deposito di 20cents che ti viene reso non appena rendi la bottiglia la centro di raccolta. Le lattine (cans) rendono 5cents l'una. Meccanismo semplice ma efficace!
Ah si!! Ho trovato una squadra con cui giocare! Cioè, diciamo che per il momento mi alleno e basta anche perché mi pare la stagione sia finita. La squadra si chiama Burnaby Fury e non è malvagia. Ci sono elementi abbastanza validi e c'è pure un ragazzo che ha i genitori di L'Aquila. Mi sono allenato martedì scorso (partitella... non granché come allenamento) ma mi ha fatto se non altro riprendere confidenza con il calcio giocato. Domani ritorno a fare una sgambata con loro, nonostante le preziose vesciche lasciatemi in regalo dalla prestazione di martedì. Mi mancava tirare due calci e correre...e correre dietro agli avversari :D
Per chiudere, oggi siamo andati a Downtown. Avevamo in mente di andare al consolato italiano a chiedere se ci potevano assistere (in molti ci avevano suggerito di provare questa strada) nella nostra ricerca di lavoro o comunque cercare di capire che genere di servizi potessero dare a noi immigranti. Purtroppo siamo rimasti delusi nelle aspettative dato il fatto che non possono fare nulla e gli unici servizi che offrono sono quelli relativi al rilascio dei passaporti smarriti ai cittadini italiani qua, oppure il rilascio di visti per l'Italia. Nota a margine per la sfarzosità del palazzo del consolato: ingresso al piano terra e porta di ingresso del consolato che probabilmente saranno costate quanta una mia vita di lavoro! Il tutto corredato da un ascensore superveloce che ci ha portato al decimo piano del palazzo in qualcosa come 10 secondi penso... neanche il tempo di scambiare una battuta con Jovan sull'affollamento della cabina che eravamo già arrivati! Comunque si, sembrava davvero di essere stati catapultati in un film americano! Come seconda tappa siamo andati a Commercial Drive, una via piena di ristorantini italiani, dove provare a lasciare i resume. E qua è avvenuto. Dopo quasi un mese di permanenza qua, abbiamo sentito parlare italiano! Ci siamo fermati a pranzo in un "ristorantino" (le virgolette sono d'obbligo perché non penso si possa definire un ristorante, piuttosto una fast-trattoria, una via di mezzo fra un fast food americano ed una trattoria italiana) italiano che su ogni parete aveva ben impresso il retaggio romanaccio dei proprietari! Il locale era pieno di avventori italiani, infatti è sembrato, per un attimo, di ritornare in Italia in uno dei nostri bar (con tanto di bisca clandestina nella zona dei bagni, con   individui ambigui che giocano a carte!). Abbiamo anche scambiato due parole con la persona che gestiva in quel momento il bancone ed al quale abbiamo lasciato il curriculum. Ci ha detto che forse qualcosa per Jle la trova dato che un sua amico stava cercando una barista. Ah si! Prima di entrare nella fast-trattoria, c'è stata una scena tipicamente americana: due agenti in borghese e riconoscibili solo dall'auricolare bianco che spuntava dalla giacca ed entrava nell'orecchio, che portavano fuori dal locale in manette una ragazza. Cosa abbia fatto non è ben chiaro, fattosta che dopo un primo tentativo di resistenza si è lasciata portare fuori in senza fiatare. In seguito abbiamo visto i cops che le stavano parlando in strada in un posto un po' riparato e poi l'hanno liberata. Chissà che avrà fatto... comunque il tutto si è svolto nella più assoluta tranquillità.

Chi butta semi al vento, farà fiorire il cielo

°o°

Che altro, la giornata è stata intensa, io spero che la mia interview fra un paio di giorni vada bene ed intanto mi godo il successo delle mie lasagne che ho cucinato ieri! Sono venute davvero buone! Nonostante gli ingredienti non propriamente ottimali sono riuscito ad ottenere un discreto risultato! Vi lascio con questa foto che ritrae una stazione del bus qua a vancouver: tutte le persone in fila INDIANA ordinata ad attendere per salire! Cosa che non ho mai visto qua!
Buona notte a tutti!
Diego

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