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Chi cena in compagnia...

Creato il 26 agosto 2011 da Litalianodalontano @italianschool
Chi cena in compagnia...
Chi cena in compagnia...
...è abbracciato dalla zia.
Ieri sera abbiamo festeggiato la laurea di mio cugino Luca: un ragazzone di un metro e novanta con i capelli lunghi e neri che ha preteso una cena con tutta (tutta!) la famiglia riunita per essere coccolato e lodato. Del resto è un suo diritto: nella nostra famiglia diamo molta importanza alle ricorrenze e alle festività di qualunque tipo. Festeggiamo i compleanni, gli anniversari di matrimonio, gli onomastici, i successi scolastici, la presa della patente, i fidanzamenti. Festeggiamo il giorno precedente alla partenza di qualcuno e il giorno successivo al suo rientro. Festeggiamo la firma di contratti di lavoro, l'inizio dell'estate, la fine dell'estate, le feste comandate e i santi patroni. È chiaro che era necessario organizzare una cena per celebrare la fine del percorso universitario di Luca. Quindi è stata fatta una riunione di famiglia per decidere il giorno più adatto. Una volta fissato quello, è stata fatta una riunione di famiglia per decidere il menu e chi fosse incaricato di far cosa (io ho ricevuto il compito di riempire le bottiglie di acqua: ciò rende l'idea di quanta fiducia i miei familiari nutrano nelle mie doti di casalinga). A questo punto sono iniziati i preparativi: vai a fare la spesa, cerca asilo politico nelle altrui cucine quando il tuo frigo scoppia, calma i nervi di tuo padre che si agita per casa brandendo un frullatore, convinci tua cugina Claudia a non rivelare di essere incinta proprio la sera in cui l'attenzione è concentrata su suo fratello: e poi, le fai presente, non vorrà mica privarsi del piacere (dell'onore!) di avere una cena tutta per sè?Alla fine arrivi alla fatidica sera molto stanca, molto nervosa e molto accaldata (non chiudi occhio da due notti consecutive a causa dei 32 gradi di camera tua) ma subito ti rendi conto che non ti puoi concedere distrazioni: l'unico modo per sopravvivere, in queste situazioni, è scegliere il posto migliore a tavola! Grazie agli anni di esperienza e ad un gioco di sguardi e ammiccamenti riuscite a creare il "tavolo dei giovani": un vero sollievo. Vi guardate, sospirate, e vi aprite il bottone dei pantaloni: sapete già che il vostro stomaco lieviterà. E infatti arrivano gli antipasti, e gli antipasti, e gli antipasti. E gli antipasti. E il farro, l'arrosto di vitella, l'arrosto di tacchino, le patate al forno, l'insalata. I pomodori ripieni, gli zucchini ripieni. Le uova ripiene! I pasticcini, il gelato e il tiramisu.Finalmente, dopo aver risposto alle domande di Antonio, riso alle battute di Silvia, ascoltato Roberto parlare di parassiti e evitato le acciughe in salamoia arriva il momento tanto atteso: la consegna della statuina. È tradizione, nella tua famiglia, che questa statuina passi di mano in mano ogni volta che qualcuno si laurea, come riconoscimento del valore dimostrato. È un momento molto sentito in cui cade il silenzio, qualche lacrima di commozione scende e si scatena uno scrosciante applauso.L'unico dubbio che ti rimane, a fine serata, è questo: perché se a cena eravate più di venti stai mettendo a posto da sola?

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