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Chi ha ucciso David Foster Wallace ha ucciso Pier Paolo Pasolini

Creato il 13 marzo 2014 da Stupefatti
Chi ha ucciso David Foster Wallace ha ucciso Pier Paolo Pasolini
di Leonardo Ruvolo, in collaborazione con Priski.it

Lo so, il titolo è fuorviante. Piero Paolo Pasolini è stato ucciso il 2 novembre 1975 (non voglio entrare nel merito circa la verità dei fatti, al mondo non c’è giustizia). David Foster Wallace è morto suicida il 12 settembre 2008. Ci ho messo un po’ a leggere Petrolio e Re Pallido, i romanzi incompleti (causa morte) rispettivamente di Pasolini e di Wallace. Sono due opere incompiute e messe assieme dopo la morte sulla base degli appunti e delle stesure ritrovate. Alla base di entrambe vi è uno spiccato stile realista.Da un lato Pasolini, attento alla ricostruzione storica dei fatti, alle puntuali descrizioni, splendide e taglienti. Dall’altro Wallace accecato da un’iper-realtà, che è capace di scindere nelle sue componenti più irrilevanti, minuscole, noiose. Partendo dal dato comune dell’incompiutezza (non voluta?) e del realismo che si insinua a tutti i livelli, mi sono chiesto, chi o cosa avesse ucciso Pasolini, non materialmente.

Credo sia stata la volontà ostinata di raccontare quella storia, o meglio – addirittura – La Storia (l’affresco della società italiana, degli orrori incomunicabili a dispetto delle pudicizie sbandierate, un racconto prodromico di quei pubblici vizi che oggi caratterizzano la classe politica italiana, che non è mai cambiata). Nel senso che se non avesse raccontato quella storia/Storia, se non avesse deciso di scriverla, oggi non starei qui a cercare nessuna analogia tra l’omicidio di Pasolini e il suicidio di Wallace. Di quest’ultimo, per ovvie ragioni, i motivi del suicidio non sono conosciuti, ma sono rintracciabili in tutta la sua opera, come se avesse scritto una lunghissima lettera prima di impiccarsi. E leggendo il Re Pallido - l'ultima parte della sua lettera - emerge un'unica protagonista, che è la regina Noia, vista da angolature diverse, anche e soprattutto da quella autobiografica. Perché la Noia e perché la Storia (dell’Italia del dopoguerra) hanno portato alla morte, in due modi diversi, di due Scrittori così ENORMI? Io credo sia a causa di questa vitale attitudine al reale. Sempre di più nel ’900 gli scrittori hanno sentito il bisogno di parlare della Realtà. Pasolini guarda alla storia, alle alchimie sociali, alle ambizioni politiche, agli ideali ancora sullo sfondo, allo stato assassino, alla Repubblica dei servizi segreti italiani e così via. Wallace, abbattuti gli ideali, figlio del Consumo, tutto preso dalle visioni annoiate di un bambino che ha tutto, dal rapporto nevrotico con le droghe, dalla routine spersonalizzante del lavoro. È la realtà quindi l'unica colpevole delle due morti. La voglia ostinata di raccontare la realtà, che poi ti prende, ti si infila dentro come umidità tra le ossa e ti spinge ad attaccarti su per il collo ad una corda che penzola o che ti porta all’attenzione di qualche potente, quelli che la storia la “fanno”. È come se ci dicessero dalla tomba “non immischiarti con la realtà”. Ma chi resiste...
Note1) Le schede amazon di Petrolio e Il Re Pallido. Un pò duretti per chi non conosce i due autori. Ma per gli innamorati, i curiosi, i simpatizzanti, i lascivi e gli incoscienti, beh, è come avere a casa un loro pezzo di anima.

2) StupeFatti Blog per questi due geni è innamorato curioso simpatizzante lascivo e incosciente. Leggi qui e qui3) FOTO: 1) Pasolini, foto di Dino Pedriali; 2) 1996 — Photographed in his hometown of Bloomington, Ill. — Image by © Gary Hannabarger/Corbis

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