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Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Tratando de respirar en la furia', il nuovo cd degli Hàbitat

Creato il 11 settembre 2010 da Conlozoppo
Dopo il terzo album "Bridge", pubblicato nel 2006, dopo una manciata di lavori solisti del chitarrista Aldo Pinelli, torna la prog band degli Hàbitat. E' un ritorno clamoroso per la longeva formazione argentina: un comeback all'insegna della partnership italiana, vista la nuova collaborazione con la Lizard di Loris Furlan e la presenza di una cover di "Gioco di bimba" delle Orme, che non perde l'andatura trasognata e visionaria ma si apre ad uno spiazzante intermezzo rock.
"Tratando de respirar en la furia" vede gli Hàbitat in due: Pinelli si divide tra chitarre, basso e tastiere, accanto a lui il percussionista Roberto Sambrizzi. Paradossalmente, proprio la dimensione ridotta dell'ensemble è il trampolino di lancio per una riuscita proposta di art-rock moderno, dal forte impatto descrittivo e dalla mutevolezza tipica del genere. "La luna roya y la montana negra" è una perfetta ouverture, laddove riesce a mostrare i vari aspetti del progetto: una direzione serrata e insistente, la frequente apertura a spazi acustici e "pastorali" alla maniera dei migliori Genesis, il riferimento melodico sempre centrale. Stesso discorso per l'enigmatica "Detenido por el vianto" e l'hackettiana "Desde una ventana del castillo".
Ciononostante il duo tende a cambiare e a fondere atmosfere e riferimenti: ad es. l'ottima "Periplo" nel suo eclettico spaziare tra Echolyn, Zappa e Yes, è uno dei brani più riusciti. Benchè in numerosi momenti l'impressione sia quella di un lavoro solista di Pinelli (con la consueta centralità del frammento, o meglio ancora dello "sketch"), la dimensione concettuale dell'opera è sinonimo di compiutezza e omogeneità. "El humo delator" cambia le carte in tavola con un flash rock dinamico, "Lenguage y ambar" con una ballata incalzante, la mini-suite "Pastores de renos" con influenze celtiche e reminiscenze rock-jazz.
Un bel disco di new progressive, con tutti i limiti del genere ma anche con una personalità finalmente affermatasi dopo tanti anni di lavoro.

http://www.habitatmusic.com.ar
(REcensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3269)

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