Magazine Libri

Chi va con lo Zoppo... legge 'Prog Metal. 40 anni di heavy metal progressivo' di Jeff Wagner (Tsunami Edizioni)

Creato il 03 giugno 2012 da Conlozoppo
La chiave per comprendere spirito e obiettivi del testo di Jeff Wagner è nel titolo inglese: Mean Deviation. Quello scarto rispetto alla norma, quella deviazione rispetto ad un percorso, quell'eccezione rispetto alla regola rappresentate dal progressive metal sono affrontate in lungo e in largo dallo scrittore americano, che racconta le lunghe premesse del genere e le possibili evoluzioni contemporanee.
Wagner fa una scelta di campo precisa e al tempo stesso controversa: 40 anni di heavy metal progressivo? Premesso che 40 anni fa non esisteva l'heavy metal nella sua definizione pacifica, l'approccio dell'autore è ampio, comprensivo, generalista. E proprio per questo discutibile: se da una parte è più che apprezzabile il suo sforzo di presentare un fenomeno che va ben oltre i Big Three (Dream Theater, Fates Warning, Queensryche), dall'altra parte il punto debole è nelle numerose forzature. Yes, King Crimson, ELP e soprattutto Rush sono parte integrante dei tessuti connettivi prog-metal, molto di meno exploit sporadici come un Sabbath Bloody Sabbath.
Discorso analogo per i collegamenti con la scena nordeuropea: indubbiamente gli Opeth e i Meshuggah - con modi, tempi e connessioni diverse, per niente speculari - rappresentano una visione nuova del connubio tra metal e rock progressivo, ma soffermarsi su certo tech metal più legato alla fusion che al rock e sul black metal nordico di marca epica e orchestrale può creare confusione. Di Wagner convincono le buone conoscenze di nomi e panorami, i link tra correnti diverse, gli sviluppi paralleli tra diverse nazioni, ma alcune manifestazioni di entusiasmo sono fuori luogo e alcune affermazioni errate (ad es. RIO e Zeuhl non sono affatto "termini interscambiabili", come se i Magma fossero parenti degli Henry Cow).
Prog Metal è un testo con il quale bisogna rapportarsi per capire su quali binari prog e metal si sono evoluti negli ultimi vent'anni, ma il retroterra dal quale esso parte è opinabile. Se è vero - come sostiene a spada tratta Wagner - che in molti casi (non solo i Big Three ma anche Tool e Mastodon) il prog metal ha offerto alla storia progressive del 2000 dei lusinghieri piazzamenti in classifica, è anche vero che nomi come Celtic Frost, Death e Devin Townshend hanno poco a che fare con il genere.
http://www.tsunamiedizioni.it
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Sections&file=index&req=viewarticle&artid=840&page=1)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :