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Chiese, moschee, templi e sinagoghe – 1^ parte

Creato il 16 maggio 2012 da Giornalismo2012 @Giornalismo2012
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- Di Valeria Maselli

Accade spesso che si senta parlare dell’opportunità o meno di costruire una moschea in qualche città italiana ma quanto ne sappiamo noi di in una moschea, così come di un tempio induista o buddista o di una sinagoga? Conosciamo questi edifici più perchè entrano nel linguaggio quotidiano che per una diretta esperienza di averli visitati.
Che cosa sono, in che cosa assomigliano e si differenziano i luoghi di culto delle diverse religioni?

Chiese
La parola chiesa deriva dal latino ecclesia comunità dei credenti, dal greco ecclesìa, assemblea.
Senza entrare nelle differenze proprie degli stili architettonici del periodo in cui furono costruite, le chiese del culto cattolico sorgono spesso di fronte ad una piazza (che prende il nome dal Santo cui la chiesa è dedicata) seguendo se possibile l’orientamento est-ovest (come in quasi tutte le religioni anche la cattolica si appoggia alla simbologia del sole per rappresentare il divino o una sua caratteristica).
La chiesa può avere pianta di forme diverse e presentare una o più navate ma è essenziale che sia presente una parte terminale, detta abside, dove viene affisso il crocefisso ed eventuali altre immagini sacre. Sarà presente in quest’area un altare dove il prete officia i riti e altre strutture architettoniche di servizio allo svolgimento dei riti stessi (tabernacolo, ecc.). Di fronte all’altare fino al termine della sala saranno disposti banchi o sedie dove i fedeli possono sedere durante lo svolgimento delle cerimonie religiose. Questa disposizione dell’altare e dei banchi è la conseguenza delle modifiche introdotte nella liturgia dal Concilio Vaticano II negli anni ’60, precedentemente la messa veniva officiata in latino ed il prete volgeva le spalle ai fedeli in quanto anch’egli era rivolto verso l’altare, cioè verso il divino: questo spiega il perchè delle sistemazioni di certi altari dentro a chiese antiche che paiono un po’ posticci.
Nel corso dei secoli i migliori architetti ed artisti lavorarono per realizzare le chiese che possiamo ammirare oggi in Italia (e ovviamente in altri paesi del mondo), per cui tali edifici, alla pari di altri luoghi di culto, rappresentano anche una interessantissima testimonianza dell’evoluzione della storia del costume, dell’arte e dell’ingegneria (solo da pochi anni gli studiosi hanno dato una spiegazione alla ingegnosa tecnica costruttiva della cupola del Duomo di Firenze che Filippo Brunelleschi realizzò con maestria nel XV secolo e che rimane tutt’ora la più grande cupola in muratura mai costruita con un diametro interno di 45 metri).

Chiese, moschee, templi e sinagoghe – 1^ parte
A testimonianza della storia lunga e complessa del nostro continente alcuni edifici che ora sono chiese hanno subito metamorfosi dalla loro originale destinazione. Il Pantheon di Roma, altro edificio di straordinaria tecnica architettonica essendo la struttura della cupola in calcestruzzo non armato più grande al mondo con un diametro di 42 metri, venne costruito attorno all’anno 118 d.C. come tempio di Roma Antica, convertito a luogo di culto cristiano nel 600 d.C. e grazie a questa trasformazione salvato dalle distruzioni che toccarono altri edifici di epoca romana.
Altro meraviglioso esempio è la Mezquita Catedral di Cordoba dalla complessa vicenda storica. Dopo la conquista del sud della Spagna da parte degli arabi attorno al 700 d.C. l’emiro di Cordoba fece demolire una chiesa precedente per edificare la Grande Moschea che, con successivi ingrandimenti, arrivò ad estendersi per circa 20.000 mq, una delle più grandi del mondo mussulmano. Quando nel 1263 la Spagna fu riconquistata da Carlo V la Grande Moschea venne trasformata in cattedrale di Cordoba ma il prezzo salatissimo che venne pagato (addirittura contro il parere dell’Imperatore Carlo V che dichiarò “avete distrutto una cosa unica al mondo e avete messo al suo posto qualcosa che si può vedere dappertutto”) fu la demolizione della parte centrale della moschea per installarvi un altare, interrompendo la sensazione quasi irreale di “foresta di colonne” che si prova stando all’interno del monumento.
Sono chiamate chiese anche i luoghi di culto delle religioni protestanti, le principali presenti in Europa sono l’Anglicanesimo, culto praticato in Gran Bretagna e le varie forme di Protestantesimo sorte dallo scisma luterano. Le chiese anglicane sono spesso tali e quali a quelle cattoliche, anche perchè le chiese presenti in Inghilterra e precedenti il 1533, anno dello scisma di Enrico VIII, furono semplicemente riconsacrate come anglicane. Le differenze comunque sono maggiori nel culto che nell’edificio e spesso per riconoscere se una chiesa è cattolica o protestante occorre chiedere informazioni o leggere l’iscrizione (oppure basarsi su considerazioni geografiche, per esempio in Germania una chiesa a Monaco sarà con più probabilità cattolica, una chiesa di Colonia protestante).
L’accesso alle chiese cristiane è consentito a tutti, siano o meno credenti di quella religione.

Moschee
Le moschee sono gli edifici del culto mussulmano. Il termine italiano moschea deriva dallo spagnolo mezquita che a sua volta deriva dall’arabo masjid che significa il luogo dove si fanno le sujūd, le prosternazioni che fanno parte del culto islamico.
La moschea presenta sempre una divisione netta fra spazio interno ed esterno. All’ingresso è richiesto di togliersi le scarpe (anche ai non credenti in visita culturale), mentre i credenti che si recano per pregare, prima di accedere alla moschea vera e propria sosteranno in una zona dove sono presenti lavacri per la purificazione che precede la preghiera.
La moschea vera e propria è una sala quadrata o rettangolare. A un lato è presente una nicchia detta Miḥrab, orientata secondo la direzione della Mecca e della Ka’ba, la costruzione cubica posta al centro della Mecca e venerata come il luogo più sacro dell’Islam. La tradizione vuole che la Pietra Nera conservata all’interno della Ka’ba sia l’unico pezzo rimasto dell’edificio primitivo, distrutto dal Diluvio Universale. Nascosta presso una montagna nei pressi della città venne estratta e posta nella sua attuale collocazione da Abramo e Ismaele (si, gli stessi dell’Antico Testamento).
Successivamente a causa di un restauro fu riposizionata nello stesso punto nel periodo in cui il Profeta Muhammad invitava all’islam ovvero 1433 anni fa circa.

La moschea può avere un pulpito (minbar) da dove può parlare l’Imam. Il culto islamico non è officiato da una casta sacerdotale assimilabile a quella della religione cattolica. Non esiste un equivalente della figura del prete, le figure di cui sentiamo spesso parlare (Imam, Sceicchi) sono guide spirituali con compiti e finalità diversi da quelli del prete cattolico (ma non è nelle finalità di questo articolo fare confronti di carattere religioso).
Nei pressi della moschea è presente una torre detta minareto (dall’arabo manar, faro) dal quale il muezzin invita i fedeli a presentarsi alla moschea per le preghiere rituali da compiersi cinque volte al giorno.
Non vengono usate sedie o altro, i fedeli si dispongono per file parallele ed eseguono le prosternazioni in direzione della Mecca.
Siccome la religione musulmana osteggia la rappresentazione delle figure umane e degli animali le moschee sono ricoperte di decorazioni che traggono spunto dal mondo vegetale e dalle raffigurazioni geometriche e questo ha dato origine a una raffinatissima forma artistica (gli arabeschi) che possiamo ammirare nei vari edifici sparsi per il mondo.
Come illustrato precedentemente per la Cattedrale di Cordoba, esistono esempi al contrario di chiese cristiane trasformate in moschee. Uno degli esempi più notevoli è la Basilica bizantina di Santa Sofia a Istanbul che a metà del XV secolo venne trasformata in moschea e dal 1943 in museo.
Le moschee sono fra i luoghi di culto più grandi del mondo ed esistono apposite liste in base alle dimensioni. La più grande è il complesso del Mausoleo dell’Imam Reza a Mashhad in Iran con un’area totale di quasi 600.000mq può ospitare 700.000 fedeli (e non è la più capiente: la Moschea del Profeta a Medina in Arabia Saudita può ospitare un milione di fedeli). L’accesso alle moschee è quasi sempre possibile per i non musulmani ma esistono alcune moschee e soprattutto alcuni luoghi sacri (come la Ka’ba) che sono interdetti ai non musulmani.

Foto principale Gerusalemme : Moschea di Omar, Cenacolo di Gerusalemme e Basilica del Santo Sepolcro.


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