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Chris Paul si rivela a GQ

Creato il 21 settembre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Il binomio NBA/moda negli ultimi anni si sta intensificando sempre di più e l’ultimo caso riguarda Chris Paul, in arte CP3, protagonista della cover story di GQ, edizione Ottobre 2012. Infatti in occasione del suo servizio fotografico “versione autunno” per la famosa rivista di moda, CP3 ha invitato il giornalista Steve Marsh all’anniversario di matrimonio dei suoi genitori, così da fargli conoscere la sua famiglia, ed un lato più intimo di sé stesso.Vari gli spunti interessanti estrapolabili dalla discussione nata in quell’occasione: per esempio Paul ha assicurato di aver preferito i Clippers ai Lakers fin da subito, dicendo che i Clippers “avevano i pezzi migliori” e che “vincere con i Clippers sarebbe leggendario”. Se su quest’ultima affermazione nessuno avrebbe da ridire, la prima, qualche dubbio sulla sincerità di Paul lo lascia. Inoltre si è detto sorpreso di quanto gli piaccia vivere a Bel Air, uno dei quartieri più lussuosi di Los Angeles, in una villa da molti milioni di dollari (in effetti è sorprendente che gli piaccia vivere lì………) precedentemente appartenuta ad Avril Lavigne. Dall’incontro si è visto anche uno squarcio del Chris Paul padre, che dice di voler impedire alla figlia di uscire con dei ragazzi prima dei 40 anni e che ha insegnato al figlio di 3 anni a farsi pagare 1$ per ogni volta che gli chiedono di fare la “blake face”, popolarissima dopo una famosa conferenza stampa.

Sono venuti fuori anche alcuni lati poco conosciuti di CP3, come il suo rifiuto a fare del trash talk in partita o il fatto che al liceo fosse un grande tifoso di North Carolina, college che non gli offrì una borsa di studio perché al tempo Paul non era una top recruit, cosa ammessa da lui stesso, aggiungendo che a suo parere è diventato un grande giocatore solo giunto in NBA, dove la velocità e la qualità del gioco esaltavano le sue doti di leader ed il suo QI cestistico.

Infine un paio di aneddoti interessanti, come la volta (una delle pochissime) in cui CP3 perse la calma con Pau Gasol perché lo spagnolo gli aveva messo la mano in testa in un gesto accondiscendente che Paul prese malissimo e che chiama sonnin’, cioè un gesto che si fa con i propri figli, e la celeberrima partita liceale dei 61 punti in onore del nonno assassinato pochi giorni prima, un evento veramente commovente di cui avevamo già parlato tempo fa.


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