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Chris robenson devolve tutti i profitti di novembre della monkeybrain alla hero initiative

Creato il 30 ottobre 2012 da Comixfactory

CHRIS ROBENSON DEVOLVE TUTTI I PROFITTI DI NOVEMBRE DELLA MONKEYBRAIN ALLA HERO INITIATIVE

Monkeybrain comics


All'inizio della (haimé) passata primavera Chris Roberson è salito agli onori della cronaca per la sua decisione di non collaborare più con le major del fumetto in quanto non ne condivideva l'etica (ve ne parlai QUI). In poco tempo l'autore ha messo su una casa editrice, la Monkeybrain Comics, che produce fumetti digitali venduti e distribuiti su ComiXology, trasformandosi a sua volta in editore. E come editore sta provando a mettere in pratica quei principi di etica che ritiene siano mancanti alle major, uno di questi principi riguarda l'aiutare gli autori anziani che si trovano in difficoltà economiche, autori sfruttati e accantonati senza troppi problemi. A tal scopo per tutto il mese di novembre ha deciso di devolvere tutti i profitti della Monkeybrain alla Hero Initiative, una associazione che supporta e aiuta gli autori in difficoltà. Ecco il testo dell'annuncio.
Nel corso dei decenni, innumerevoli autori di fumetti attraverso il loro lavoro ci hanno entusiasmato e fornito ispirazione, ci hanno divertiti e istruiti. Dobbiamo ricambiare. 
Per gran parte della storia del fumetto americano, l'unica fonte di reddito percepita dagli autori sono stati i compensi ricevuti per ogni singola pagina da loro realizzata. Agli scrittori, disegnatori, letteristi e coloristi veniva corrisposta una tariffa forfettaria per le pagine che realizzavano, senza percepire alcuna royaltie sulle vendite né che gli fosse riconosciuta una quota per le loro creazioni. Se un fumetto veniva ristampato, i suoi creatori non ricevevano alcun pagamento aggiuntivo, né venivano ricompensati quando personaggi e idee frutto del loro lavoro venivano utilizzati altrove, che si trattasse di altri fumetti, altri mezzi di comunicazione o merchandising. E visto che la stragrande maggioranza dei creatori di fumetti erano impiegati freelance a garanzia del loro futuro non era prevista né la pensione né altre forme di assistenza. 
Più di recente, le case editrici hanno istituito nuove politiche per il trattamento degli autori. Alcune case editrici hanno cominciato a offrire ai creatori incentivi come royalties e bonus in modo che, se il loro lavoro fosse avuto un buon successo di vendite o se fosse stato ristampato, avrebbe partecipato a questi utili. Alcune case editrici hanno istituito dei contratti che consentivano agli autori di partecipare ad alcuni dei benefici derivanti dai profitti che le loro creazioni avrebbero generato in caso fossero trasposte in altri mezzi di comunicazione. Poche di queste migliorie nel rapporto tra case editrici e autori sono state applicate in maniera retroattiva, e sebbene le nuove generazioni di autori abbiano beneficiato di queste migliorie finanziarie, le generazioni di autori che li hanno preceduti non ne hanno tratto alcun beneficio. 
Ci sono fin troppe storie che riguardano autori di tutto rispetto, scrittori e artisti di talento che hanno creato fumetti che negli ultimi decenni hanno avuto molto successo e sono stati amati dai lettori e che ora vivono con pochi mezzi, non sono in grado di permettersi l'assistenza sanitaria, non riescono a trovare un lavoro o alcuni sono addirittura senza casa. E mentre ciò accade i personaggi creati o co-creati da questi autori continuano ad apparire in film importanti, in televisione o nei negozi di giocattoli. 
L'industria americana dei fumetti è stata costruita sulla vendita ai giovani lettori di racconti con contenuti morali, storie di uomini e donne che combattevano per la giustizia e che si immolavano per ciò che era giusto. E gli scrittori, i disegnatori e tutti coloro che hanno contribuito alla creazione di quelle storie meritano di meglio di ciò che hanno ricevuto. 
Per fortuna, al lori fianco hanno the Hero Iniziative. 
Da più di dieci anni la Hero Initiative ha fornito una rete di sicurezza ai veterani dell'industria del fumetto che necessitavano di assistenza; un rete di sicurezza che ha preso la forma di un sostegno finanziario, di aiuti per le emergenze mediche o di un percorso di accesso al mondo del lavoro. Durante questi anni, la Hero Initiative ha versato più di 500.000 Dollari a più di cinquanta veterani del mondo del fumetto. Ma dal momento che la Hero Initiative non ha alcuno scopo di lucro, per a fornire il suo servizio di assistenza ha bisogno di contributi e donazioni. 
Per tutto il mese di novembre, la Monkeybrain Comics donerà tutti i suoi proventi alla Hero Initiative. Gli autori che lavorano con noi avranno comunque la loro parte dei profitti, ma la quota di utili spettante su ogni albo venduto all'editore sarà devoluta all'iniziativa. 
Così come ci apprestiamo a festeggiare il giorno del Ringraziamento, prendete in considerazione di ringraziare i creatori di fumetti veterani che ci hanno donato così tanto nel corso degli anni, facendo una donazione alla Hero Initiative. E incoraggiamo altri editori a unirsi a noi e a sostenere l'iniziativa con le donazioni dirette. Almeno e fino a quando le royalties corrisposte agli autori non saranno corrisposte in maniera retroattiva, la Hero Iniziative rappresenta l'unica forma di sostegno a disposizione dei creatori veterano del fumetto. 
Cordiali Saluti, 
Chris Roberson, 
Monkeybrain Comics

CHRIS ROBENSON DEVOLVE TUTTI I PROFITTI DI NOVEMBRE DELLA MONKEYBRAIN ALLA HERO INITIATIVE

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