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Ci siamo

Creato il 21 novembre 2014 da Vortoj

Ci siamo. Sto per partire, fra 24 ore io e la piccola Astrid saremo su quell’aereo e non ci guarderemo più indietro, almeno per un po’. Ormai che io sia una persona ansiosa non è di certo un mistero ma ecco, i livelli di ansia toccati questi giorni sono talmente alti che dopo questa tutto il resto mi sembrerà una sciocchezza. Il viaggio sarà lungo e stancante e non è di certo la prima volta che lo affronto, sarà esattamente la decima (decima in due anni e mezzo!) volta che volerò tra Seattle e Berlino ma la prima da sola con una cagnolina esuberante vicino ad un passeggero sconosciuto. A I U T O. Le ho promesso che se sta buona non vedrà aerei per anni, stavolta davvero eh!

Due anni e mezzo in due valigie non ci stanno no, pertanto ho dato ben 5 bustoni di vestiti in beneficenza, il che mi fa sentire pure una brava persona….certo venderli al mauerpark sarebbe stato più divertente! Scherzo, va benissimo così, va benissimo che ci siano tracce di me anche qui.

Cosa mi mancherà di Seattle? NIENTE! No, non è vero non sono poi così insensibile, dai.

Delle piccole cose quotidiane mi mancherà la lavastoviglie, il tritarifiuti e l’asciugatrice di cui non dispongo a Berlino e che ora mi sembra quasi impossibile vivere senza (!). Mi mancheranno le persone socievoli e chiacchierone in ogni dove, mi mancherà questa lingua che, anche se non padroneggio come vorrei, è più semplice del tedesco e con la quale posso comunicare meglio e addirittura rispondere al telefono senza doti di ansia esagerate. Mi mancherà lo Space Needle perché, come la torre della televisione, ha sempre sorvegliato su di me, è stato un caro amico sempre presente. Mi mancherà la buona rete di dottori che, da brava ipocondriaca, mi ero creata con tanta cura e attenzione (non mi mancherà pagarli però!). Mi mancherà il coraggio di guidare in autostrada di notte e con la pioggia! Mi mancheranno le montagne e il mare… Mi mancheranno i miei bimbi e anche i loro genitori…ma soprattutto mi mancheranno le lezioni del corso Montessori, che seguire online sarà la stessa cosa a livello di contenuti ma non potrò alzare la mano ogni 5 minuti, non potrò intavolare discussioni, non potrò essere presente nel vero senso della parola.

Io non credevo di aver lasciato un segno, un segno forte. L’affetto che, soprattutto i genitori dei bimbi dell’asilo, mi stanno dimostrando è scioccante non avrei mai pensato di essere così importante per loro da cercare in tutti i modi di convincermi a restare. La mia collega è disperata perché dice di non aver mai lavorato così bene (e riso soprattutto!) con nessun’altra. La direttrice del corso Montessori mi ha offerto un lavoro pur di farmi restare e, essendo molto religiosa, ha pregato per me e io, anche se mi considero atea, l’ho apprezzato tantissimo, è stato il suo modo di augurarmi ogni bene e non posso che esserne grata e il nuovo testamento che mi ha regalato perché …”anche se non credi, hai studiato filosofia non puoi non leggerlo” bhè è la prima cosa che ho messo in valigia. Ho lasciato un segno ovunque io sia passata, in tutte le persone che ho incontrato e siccome in questi due anni e mezzo ho dato il massimo in ogni cosa che ho fatto, sono felice. La volontà, la passione la perseveranza ripagano sempre. Sempre.

Anche se da fuori potrebbe sembrare che la mia vita sia un casino e anzi io cerco di convincermi che lo sia, in realtà non riesco a crederci fino in fondo perché continuo sempre a vedere un senso e un percorso in tutto e sì, mi piace credere che ci sia un senso in tutto questo.

E poi c’è bisogno di un grazie, un grazie infinito, immenso, enorme ai miei genitori perché senza il loro sostegno ogni decisione sarebbe stata più difficile, senza tutto quello che hanno fatto e continuano a fare, la ricerca della felicità avrebbe molti più ostacoli. La fortuna che mi ritrovo ad avere due genitori come loro è immensa e non me lo dimentico mai, ed è uno dei motivi per cui torno.



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