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Ci sono stati dei disordini: un ringraziamento

Da Luigimilani @luigimilani

Ci sono stati dei disordini: un ringraziamentoGrazie ai tanti lettori che stanno acquistando e, a quanto parrebbe, anche apprezzando, il romanzo Ci sono stati dei disordini, che l’editore ha meritoriamente posto in vendita al prezzo  di appena 0,99 €.

Speriamo che questo libro possa, nel suo piccolo, contribuire a non far calare l’oblio sulle terribili, e per molti versi vergognose, pagine scritte col sangue durante il G8 di Genova del 2001. Quegli stessi avvenimenti sono narrati dal regista Daniele Vicari nel suo splendido e coraggioso film, Diaz, in uscita in questi giorni nelle sale italiane. Si tratta di un’opera importante, di cui non posso che consigliare vivamente la visione.

Riporto uno stralcio da un’intervista che Vicari ha rilasciato nel corso del 62° Festival di Berlino lo scorso marzo, nel quale espone bene le ragioni – che sottoscrivo in toto, mutatis mutandis – che l’hanno spinto a intraprendere la difficile impresa di girare un film su quei lontani giorni del luglio 2001.

[...] Di motivi ce ne sono davvero tanti. Il più importante però è che quello che è successo alla scuola Diaz e a Bolzaneto è stato così inaccettabile e talmente orribile da mettere in discussione i principi democratici dell’Italia e dell’Europa. Abbiamo cominciato a pensare di scrivere una storia legata alla Diaz quando nel 2009 ci fu la prima sentenza del processo, una sentenza che fece gridare allo scandalo in quanto assolutoria. Una ragazza tedesca giurò che non avrebbe mai più messo piede in Italia dopo la decisione del giudice e allora mi sono sono detto che avremmo dovuto fare qualcosa. Per fortuna siamo riusciti a fare un film come piace a noi e siamo riusciti ad andare avanti.



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