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“Ci vediamo su FB”, romanzo dell’esordiente Lavinia Brilli: sono su Facebook, quindi esisto

Creato il 22 marzo 2015 da Alessiamocci

“Diana, mia cugina Diana che vedo solo una volta l’anno quando vado a Milano a fare spese, tornando regolarmente a mani vuote perché i negozi dove mi porta mi mettono in soggezione, vuole venire a divertirsi qui dove il massimo della vita è la spesa fai-da-te al supermercato, con tanto di lettore ottico e brivido di suspense per il controllo a campione… Ma adesso come me la cavo?”.

A volte si ha la fortuna di incappare in romanzi che attirano la nostra attenzione e che poi, una volta letti, si rivelano davvero divertenti. È quanto successo con “Ci vediamo su Facebook”, l’opera acquistabile su Amazon di Lavinia Brilli, una storia fresca e spassosa, perfettamente al passo coi tempi. Seguendo la moda del momento,- sono su Facebook, quindi esisto- l’autrice ha ironizzato sul fatto che le persone siano portate a mettere in vetrina la loro vita, salvo poi doversene pentire amaramente.

Siamo in un’epoca dove l’apparire prevale sull’essere, e tutti desiderano sentirsi delle star. Ciascuno nella propria pagina Facebook, quindi, diventa protagonista indiscusso e può inventare ciò che meglio crede. Profili falsi e i cosiddetti “alter ego” si sprecano, forse perché, almeno in questo, Facebook riflette la vita reale. Il male esiste anche qui, ma senza essere così eccessivi, semplicemente esistono gli impostori, perché pure “frequentare” i social network diventa un fatto di coscienza.

La protagonista di “Ci vediamo su Facebook” è Lisa, che ha passato i quarant’anni e ha una vita del tutto regolare. Sposata con Paolo da diciassette anni, ha due figli: Davide di sedici e Jacopo di 11. Addetta al telelavoro, esce poco di casa e ha pochi amici. Quindi, sebbene sia iscritta a Facebook da anni, la sua presenza passa inosservata. In poche parole, non se la fila nessuno, e le uniche notifiche che riceve sono quelle degli amici dei figli che la invitano a giocare a Candy Crush.

E fin qui tutto bene, se non fosse che la cugina Diana di Milano, sull’onda di alcune “esagerazioni” entusiastiche di Lisa che forse ha fatto credere ciò che non è, le scrive una mail dove le comunica la decisione di venire a trascorrere il Natale da lei, per poter vivere una settimana di bagordi ed eventi mondani. Lisa non sa cosa fare, perché non è vero che lei vada sempre alle feste. Anzi, non conosce proprio nessuno, e la settimana natalizia di Diana si risolverebbe in semplici cene in famiglia con tanto di gioco della tombola.

Dato che è appena settembre, a Lisa rimane un po’ di tempo per organizzarsi. Deve assolutamente conoscere nuova gente che la inviti fuori, per poterci portare, a suo tempo, anche la cugina. È così che Lisa ha un’idea geniale. Inventarsi degli eventi e postare le foto su Facebook, in modo da attirare l’attenzione e l’invidia delle conoscenti modaiole delle sue uniche due amiche, Barbara e Antonella.

Attraverso una serie di selfie, commentati da profili di amici immaginari da lei creati, Lisa riesce a far credere di passare da una festa all’altra e di avere una vita sociale molto attiva. A poco a poco, iniziano a fioccare le richieste d’amicizia e i primi inviti reali, ad eventi “sui generis”, dagli effetti rocamboleschi. Ma è proprio questo quello che Lisa vuole? Intende davvero mettere a repentaglio il suo rapporto col marito e la sua autorevolezza nei confronti dei figli, al solo scopo di crearsi un’immagine di donna che non è?

Le situazioni che si vengono a creare sono a dir poco esilaranti. Lisa è dotata di poca autostima, e si ritiene sempre inadeguata, ma di sicuro non le manca l’autoironia. Quindi la descrizione degli eventi che si trova a vivere è davvero dilettevole.

I personaggi sono molto ben caratterizzati, a partire dalle amiche: Antonella, quella che ha sempre il “viruss” e Barbara, alla perenne ricerca di uomini giovani ed avvenenti. Così come le estetiste del centro che Lisa frequenta; l’amico Antonio, segretamente innamorato di lei che si rivela in realtà un normalissimo marpione; il marito Paolo, forse un po’ noioso, ma lungimirante e rassicurante nella sua solida routine.

Insomma, “Ci vediamo su Facebook” è un romanzo divertente e perfettamente al passo coi tempi, che ci fa sentire un po’ ridicoli, con la nostra moda dei “selfie”. Col fatto che ci preoccupiamo di immortalare tutto e mostrarlo in pubblico, mentre ci dimentichiamo di vivere l’attimo. Quel presente che ci appartiene e di cui dovremmo invece fare buon uso.

 

Written by Cristina Biolcati

 


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