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ciao ciao… andarsene era scritto perciò ciao ciao

Da Maxdejavu

Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,
ma non ne ho il coraggio: temo che
il mio cuore mi salga alle labbra.
Ecco perche’ parlo stupidamente e nascondo
il mio cuore dietro le parole.
Tratto crudelmente il mio dolore per paura
che tu faccia lo stesso.
(Garcia Lorca)

So che forse non dovrei condividere questa cosa, ma a volte scrivere aiuta. Lo faccio per me, probabilmente per dare un ordine ai pensieri,  per te che non ci sei più e tutte le cose che avrei voluto dirti si risolvono in un ti penso e ti voglio bene detto col magone quando ancora potevi sentirmi, per te che sei rimasto a metà con il fardello di colpe insensate, per voi due anime belle che di fronte al destino cercate una logica, per un padre troppo lucido per capire ma troppo vecchio per accettare la morte di sua figlia… Per tutte le distanze e i muri che sono stati creati in questo tempo. Per i biglietti rimandati e le ore che scorrono veloci e inesorabili.

Da qui, da così lontano, tutto sta cambiando. Ogni volta che torno c’è sempre qualcosa di diverso, nuovi appartamenti in costruzione, parcheggi, giardini, chiese.

La casa di mia nonna non è più… la casa di mia nonna. E ogni volta che torno guardo quel balcone e la immagino affacciata a salutarmi mentre lavora a maglia un paio di scarpe di lana.

Dicono che la distanza attutisca il dolore. Io credo che lo amplifichi.

Le ho scritto della mia impotenza, io così lontana. Ché forse bastava restare abbracciate, senza parlarsi.

E questo non l’ho potuto fare, una cosa così semplice e così impossibile quando ci sono tutti questi km di mezzo. E non ho fatto in tempo.

Non ho fatto in tempo…

Antonella


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