Tra le tante declinazioni che gli studi sul DNA possono prendere in futuro, uno dei più interessanti è quello della nutrigenomica: l’ applicazione del nostro profilo genetico alla scelta dei cibi più adatti per prevenire le malattie ( soprattutto cardiovascolari e tumorali)e rendere più lunghi gli anni di vita in piena salute.
Quando un giorno sarà diventato semplice e poco costoso analizzare il DNA di ciascuno, sarà possibile studiare il profilodei geni per calcolare la predisposizione alle malattie e adattare la propria dieta a queste informazioni.
La nutrigenomica ci darà una mano anche a combattereil diabete e l’ obesità oltre al cancro..
Diabete ed obesità sono indicate come le epidemie del nostro secolo.
Se il mondo occidentale si ammala per troppo cibo, la FAO calcola che nel 2009 è stata varcata la soglia di un milione di persone che soffrono la fame.
Uno dei problemi per l’ approvvigionamento di cibo dei paesi poveri nasce dalla crisi energetica che ha stornato dall’ alimentazione verso la produzione di biocarburanti circa il 5 per cento del consumo mondiale di cereali ottenendo solo un misero 0,5 per cento di contributo al conto energetico globale.
Occorre riportare la bilancia in equilibrio e la genetica ci può aiutare. Uno dei problemi della produzione di biocarburi sta nella capacità dei batteri di sostenere il processo di fermentazione che trasforma i vegetali in carburante. La soluzione potrebbe arrivare da batteri geneticamente modificati in grado di rendere il processo più rapido in modo di abbassare i costi.
I costi la vera indicatrice per capire se una nuova tecnica scientifica avrà successo o meno.