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Cina: l’albero dei soldi (3): gli dei della ricchezza

Creato il 23 marzo 2013 da Davide

Il concetto di dio della ricchezza è molto asiatico e il Capodanno è un ottimo momento per invitarlo a casa in un momento favorevole secondo l’Almanacco Feng Shui . Il dio Tsai Shen Yeh (財神; o Cai Shen, letteralmente ‘dio della ricchezza’) è di solito mostrato sopra una tigre nera mentre offre un lingotto d’oro, e tiene lontani i debiti cattivi. La sua statua può essere messa in su un tavolino in sala da pranzo. Gli uomini d’affari cinesi giurano sui loro dei della ricchezza privati, che in genere mettono in mostra nel loro altare in ufficio, piazzato dietro la scrivania, in modo da supportare simbolicamente l’uomo d’affari nella sua impresa. E’ opinione condivisa che più grande è la statua e maggiore è il potere del dio.
I cinesi possiedono parecchi altri dei della ricchezza: uno è Liu Hai (刘海), uno dei membri più popolari del pantheon taoista, insieme al suo Rospo Dorato a Tre Gambe (Jin Chan o Chan Chu), ancora oggi considerato un potente simbolo di prosperità. Anche qui il motivo risiede anche in un gioco di parole: la parola ‘rospo’ è chanchu (蟾蜍), a volte abbreviata in chan (蟾). In alcuni dialetti cinesi la pronuncia di ‘rospo’, chan, è molto simile a quella di ‘moneta’ (qian 钱). Anche la rana (wa 蛙) è un simbolo di ricchezza e fertilità, perché la pronuncia è la stessa di ‘neonato’ (wa 娃). Di solito Chan Chu è rappresentato come un grosso rospo maschio con una sola gamba posteriore, con occhi rossi e narici aperte, accovacciato sopra un mucchio di monete tradizionali e una moneta in bocca. Sulla schiena mostra spesso sette punti a rombo che simboleggiano l’Orsa Maggiore, che ha un ruolo importante nell’astrologia cinese. Secondo la filosofia Feng Shui, Chan Chu/Jin Chan aiuta ad attirare e proteggere la ricchezza e la guarda contro la sfortuna. Dato che simboleggia il flusso di denaro, il Feng Shui insiste sul fatto che la sua statua non dovrebbe essere posta di fronte alla porta principale, che rappresenta l’esterno, e non dovrebbe neppure essere messa in bagno, in camera da letto, da pranzo o in cucina. Un interessante articolo di antropologia del denaro si trova qui.

I cinesi differenziano tra dei della ricchezza civili e militari. Il più importante di tutti è Liu Hai (刘海), dio della ricchezza della Cina sudoccidentale, con il suo Rospo Cham Chu/Jin Chan, noto anche come Zhao Gong Ming, che risponde a tutte le preghiere. Per via del rospo, Liu Hai è anche chiamato Hai Chan Zi, dove chan sta per ‘rospo’, la cui semplice presenza si dice attragga i soldi. Liu Hai(刘海) era Primo ministro del re di Yan durante le Cinque Dinastie Cinesi prima di seguire la via del Tao. Secondo il mito il rospo, che è anche considerato una preziosa cura per le malattie, era attirato fuori dalle zone umide e buie in cui si nasconde da Liu Hai tramite una stringa di monete d’oro usata come esca (che spesso orna le sue statue). Come divinità Liu Hai è il patrono dei fabbricanti di aghi, un dettaglio che avrebbe fatto impazzire di gioia Adam Smith , che usa proprio l’esempio della fabbrica di aghi e spilli per descrivere la ‘ricchezza delle nazioni’ , la divisione del lavoro e il capitalismo nel XVIII secolo. Un discorso ripreso da Karl Mark nel Libro I, cap. 12 del Capitale.
Altri dei della ricchezza sono Bi Gan e Fan Li, oltre alle informali divinità Wu Lo Chai Shen e Li Shi Xian Guan. Bi Gan  risale alla dinastia Shang: ero lo zio dell’imperatore Zhou, che amministrava le finanze imperiali e si distinse par la sua imparzialità nel distribuire le ricchezze tra i sudditi. Fan Li era un politico famoso, uno stratega e un uomo d’affari di successo, che secondo la tradizione aiutò l’imperatore a costruire e addestrare il suo esercito. Fan Li infine andò in pensione con la famiglia in campagna, dove si dedicò agli affari con enorme successo, ma distinguendosi per il leggendario spirito filantropico. Fan Li divenne uno dei prototipi della tarda divinità della ricchezza Cai Shen, che abbiamo già visto e a lui è attribuita la stesura del libro noto come ‘Le regole d’oro del successo in affari’(cinese tradizionale經商寶典, Jīng Shāng Băo Diăn in pinyin, letteralmente il Consigli di Giada di trattare gli affari). Questo libro, probabilmente scritto molto più tardi, resta oggi assai popolare e contiene i Dodici Principi degli Affari e i Dodici Ostacoli degli Affari per condurre un’azienda con successo.
Esistono anche gli dei della ricchezza delle cinque direzioni, nord, sud, est, ovest e centro, noti collettivamente con il nome di Wu Lo Chai Shen o Maestoso Dio della Ricchezza Militare e Civile delle Cinque Strade, che è di solito rappresentato come Cai Shen con un lingotto d’oro e uno scettro in mano, seduto su una tigre, e probabilmente è una divinità poi confluita in Cai Shen. Non importa dove si trova una persona, dove vive oppure se è in viaggio: se prega Wu Lo Chai Shen avrà fortuna con i soldi. E’ un ottimo regali da fare a un amico, dato che gli uomini d’affari gradiscono ricevere una sua statua in regalo il quinto giorno dell’Anno Nuovo cinese. Invitare in casa propria questo dio e fargli offerte giornaliere al suo altare porterà ottima fortuna in affari. E’ però importante ricordare che secondo il Feng Shui la statua non deve essere messa in bagno o in cucina e neppure in camera da letto. Li Shi Xian Guan  (利市仙官) è la divinità che accompagna il dio della ricchezza Wu Lo Chai Shen o Cai Shen e anche il dio della ricchezza della direzione nord, Yao Shao Si(姚少司). Era un famoso generale vittorioso della Ribellione Taipin della metà del XIX secolo, assassinato e poi divinizzato. Li Shi significa ‘profitto da transazioni’, e i cinesi usano incollare una sua immagine all’interno della porta d’entrata della loro azienda per significare abbondanza di profitti. E’ lo spirito del capitalismo personificato. (segue)


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