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Colpi di sole nel pallone

Creato il 15 agosto 2011 da Symbel

Colpi di sole nel palloneL’estate, si sa, è la stagione delle tintarelle e delle abbronzature pesanti; insomma è senza dubbio la stagione del sole. E il sole molte volte,non ci sono dubbi su questo, dà alla testa.
E anche nel mondo del calcio durante quest’estate ci son stati degli autentici colpi di sole, così forti da far svalvolare, tipo pentola pressione della nonna, anche i protagonisti dell’universo pallonaro.
A due settimane dall’inizio della Serie A, vorrei ripercorrere le situazioni più eclatanti che ci hanno accompagnato durante questi mesi estivi.
Sicuramente un po’ di sole l’ha preso Luis Enrique nuovo allenatore della Roma, che gira per il campo di allenamento in occhiali da sole tipo bagnino di Bay Watch, ma che al posto della tavoletta di salvataggio, tiene in mano la tavoletta computerizzata della Apple.
Un bel colpo di sole l’ha preso senza dubbio il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, che non ha ancora capito che il mondo del calcio non è il mondo del cinema. Lui però se ne frega e durante il ritiro pre-campionato del Napoli si è improvvisato animatore delle serate della squadra, neanche fosse un animatore di un qualche villaggio turistico dove vengono girati i suoi cine-panettoni natalizi. Ma il meglio di sé il focoso presidente napoletano l’ha dato durante la serata in cui è stato stilato il calendario di Serie A. De Laurentis, dopo aver assistito alla creazione del calendario in diretta, ha accusato la Lega di non aver preso in considerazione le sue dritte per favorire la squadre italiane in Champions (tra le quali guarda caso quest’anno c’è anche il suo Napoli). Così Aurelio esce dagli studi prima della fine della serata e viene inseguito da un orda di giornalisti che zompettano insieme a lui cercando di carpire qualche commento a caldo. E allora l’imprenditore cinematografico si cimenta in un colpo di scena degno di uno dei suoi migliori film: ferma un ragazzo in scooter e sale sul mezzo al volo, neanche fosse l’ultimo degli scugnizzi napoletani, (tra l’altro senza casco…Aurelio Aurelio non si fa!) chiedendo al conducente di portarlo via dagli assatanati di notizie.
A prendere tanto sole poi ci sono gli sceicchi che al caldo sono abituati. Arrivano in Europa e iniziano a comprare squadre di calcio e giocatori neanche stessero comprando l’album della Panini e le sue figurine. E così anche sparate da alte temperature tipo quelle del presidente del Palermo Zamparini (“vendo Pastore a non meno di 45 milioni di euro”… ma chi te lo prende a quella cifra, verrebbe da pensare…) diventano realtà. E infatti Javier Pastore è stato ceduto per 43 milioni di euro al Paris Saint Germain (Zamparini è stato generoso e ha fatto lo sconto di due milioni!).
Il caldo è molto meno forte in Russia, ma anche da lì arrivano notizie da colpi di sole. E così quando il tifoso interista ha sentito del trasferimento di Eto’o all’Anzhi ha pensato che il sole fosse direttamente piombato dal cielo sulla testa di qualcuno.
Alzi la mano chi aveva mai sentito nominare la squadra dell’Anzhi Machackala, se non per il fatto che da Febbraio di quest’anno ci gioca Roberto Carlos, giocatore trentottenne ormai a fine carriera? Il tifoso nerazzurro, così, si sarà tranquillizzato pensando che doveva essere la classica notizia per vendere i giornali ad Agosto. “Eto’o, giocatore di 30 anni con ancora davanti a sé almeno 4 anni da top-player nei grandi campionati Europei, è ancora affamato, come un leone africano, di Champions League e di titoli nazionali provenienti da Italia, Inghilterra o Spagna; per il momento quindi niente gelo e matrioske”, avranno pensato in molti. Poi quando si è sparsa la notizia che Eto’o ci sta pensando, il tifoso interista avrà pensato che il solleone doveva aver centrato in piena capoccia il giocatore camerunense. Ma poi quando avrà sentito che l’Anzhi offriva a Eto’o 20 milioni di euro l’anno per 4 anni avrà pensato che il sole doveva aver colpito qualcun altro.
Tra i colpi estivi di pazzia provocati dal caldo, non può mancare Mario Balotelli e le sue Balotellate. Durante un amichevole del City Super Mario si è trovato da solo di fronte al portiere avversario con la porta spalancata, ma invece di tirare si è avvitato su stesso, neanche fosse un Power Ranger, e volgendo le spalle alla porta ha improvvisato un improbabile colpo di tacco, che, manco a dirlo, non ha portato al gol. I compagni stavano per mangiarlo vivo (una cosa del genere non si fa neanche nella partita di calcetto del mercoledì scapoli contro ammogliati). Mancini, l’allenatore del City, ha iniziato a percuotersi il ciuffo di capelli con una velocità da far rabbrividire anche Vittorio Sgarbi (che di percussioni di ciuffo se ne intende). E così, arrabbiato come una bestia, l’ha sostituito senza pensarci due volte. E Super Mario cosa fa? Invece di chiedere scusa e ammettere l’errore, accampa scuse inutili come il fatto di essere convinto di trovarsi in fuorigioco. E come un ragazzino di dodici anni che scopre di essere bocciato, scaglia in terra una bottiglietta d’acqua con gran violenza.
Ma il gradino più alto del podio dei colpi di sole dell’estate 2011 spetta al presidente del Santos, Luis Alvaro Ribeiro. Il geniale presidente ha annunciato che vorrebbe far giocare nell’eventuale finale di mondiale per club, che il Santos (vincitore della coppa Libertadores) dovrebbe giocare contro il Barcellona (vincitore della Champions), niente di meno che Pelè. Starete pensando tutti, quello che ho pensato io quando ho sentito la notizia. Quel furbacchione di presidente brasiliano farà giocare qualche giovine promettente che ha la fortuna di sfoggiare nella maglia il nome del mitico O’Rei, per attirare un po’ l’attenzione. E invece quel pazzo di Ribeiro vuole proprio far giocare O’Rei, che ha costruito nel Santos tutta la sua carriera. “Siamo consci”, ha detto il capoccia della squadra brasiliana, “che un uomo di settant’anni, anche se si tratta di Pelè, non possa reggere un ritmo partita per più di qualche minuto.” E meno male che qualche briciola di materia grigia il sole glielo ha lasciato intero. Oserei dire che questa idea è una vera genialata; rinunciare a una sostituzione tra le 3 disponibili per far entrare in campo un signore che ha 70 primavere giusto per fare un po’ di chiasso mediatico è davvero una furbata! La cosa ancor più incredibile è che Pelè si è detto entusiasta dell’offerta ed pronto ad allenarsi per farsi trovare pronto… Io mi auguro per lui che se questa pazzia si dovesse realizzare anche le ambulanze si facciano trovare pronte per quando O’Rei schiatterà al suolo. Ma non glielo ha detto nessuno al presidente del Santos e a Pelè che queste cose si fanno solo nelle partite del cuore? A questo punto Pep Guardiola, allenatore del Barça, ma anche vecchia gloria della squadra catalana, potrebbe chiedere di entrare in campo. Così potrebbe dare le disposizioni tattiche ai suoi giocatori sussurrandole direttamente nell’orecchio,magari schermandosi la bocca con la mano, in stile Cassano, per non far capire al mondo cosa stia dicendo.
Mancano ancora due settimane all’inizio della Serie A e a questo punto confidiamo in qualche altro colpo di sole eclatante. Magari qualche sceicco che non sa come buttare i soldi decide di fondare ex-novo una società fatta solo di vecchie glorie in stile Play Station…dopotutto gallina vecchia fa buon brodo…chiedere per conferme al presidente del Santos!!!

Devsol (collaboratore)

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