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Come creare un team di successo: mental training con un gruppo speciale

Creato il 21 marzo 2011 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Mental training per un team vincenteAttenzione: oggi è un giorno speciale… infatti è il primo compleanno del nostro sito Ekis Sport Coaching :-) precisamente un anno fa è uscito il nostro primo articolo sul mental training e, ad oggi, abbiamo raggiunto quota 64… è decisamente il blog più prolifico che abbiamo mai creato su un argomento specifico. A dicembre è uscita la nostra prima audio coaching Sempre al Top e da gennaio 2011 abbiamo già erogato oltre 300 ore dipersonal coaching e team coaching con atleti o squadre professioniste… ovviamente tutti noi del team Ekis Sport Coaching siamo orgogliosi di questo risultato… quindi buon compleanno :-)

Utilizzo questo esempio per parlarti del lavoro in team. Voglio infatti condividere con te alcuni spunti su ciò che, a mio avviso, ci ha permesso di creare questo straordinario risultato. Parlo di straordinario risultato perché, avendo un blog personale, so quanto sia faticoso animarlo e aggiornarlo costantemente con contenuti di qualità.

Come ti ho anticipato, questo risultato nasce da un grande lavoro di team. Così come facciamo nelle squadre che seguiamo da mental coach, in ugual modo abbiamo applicato le stesse regole e gli stessi principi, al fine di raggiungere un obiettivo comune.

Vediamo alcune caratteristiche che puoi utilizzare anche nel tuo gruppo:

1) Abbiamo sempre avuto un chiaro obiettivo comune. Un anno fa abbiamo stabilito degli obiettivi personali e di gruppo, e abbiamo fatto in modo che il raggiungimento degli obiettivi di gruppo permettessero ai singoli membri di realizzare i propri. Quando ciò accade hai già “vinto” in partenza :-)

2) Abbiamo definito dei ruoli specifici: ognuno di noi sapeva sempre a chi riportare, a chi dare o chiedere feedback, chi era il leader in una determinata situazione e quando poteva muoversi in autonomia oppure necessitava di confrontarsi con il team.

3) Abbiamo pianificato una strategia con dei “check point”: avevamo compiti specifici da effettuare in un determinato periodo di tempo e incontri programmati di “stato avanzamento lavori” grazie ai quali controllare se eravamo in pari, in anticipo oppure in ritardo…

4) In caso di ritardo, abbiamo esercitato la nostra flessibilità e implementato/modificato la strategia scelta. Come dicono gli anglosassoni “shit happens” ma l’importante è concentrarsi su ciò che possiamo fare con le risorse che abbiamo a disposizione (senza perdersi troppo a lamentarsi… vedi il mio ultimo articolo)

5) Ovviamente non è sempre andato tutto liscio: abbiamo avuto discussioni, c’è chi voleva fare una cosa e chi invece un’altra (questo capita spesso quando in un team ci sono più personalità forti), ma una volta presa una decisione ci siamo sempre allineati: questa è una delle più grandi forze di un team. Ognuno ha il dovere di far valere le proprie ragioni e combattere, ma quando si prende insieme una decisione tutto il team deve andare in quella direzione: senza eccezioni! A tal proposito di invito a leggere l’articolo di Pacci

6) Continuando dal punto 5 ammetto che ci sono state incomprensioni e addirittura qualcuno ha deciso di lasciare il team… come puoi immaginare non è semplice e può sembrare complesso gestire le situazione: da una parte non vuoi perdere un membro importante ma dall’altra parte c’è tensione. In questi momenti al team servono valori chiari e un preciso codice di condotta, delle regole a cui tutti fanno riferimento e che, quando seguite costantemente, ti danno le risposte alle domande più complesse e alle situazioni più critiche.

Ricorda, nessun individuo deve diventare più importante del team. Prendendo in prestito le parole di Herb Brooks, coach della nazionale USA di hockey su ghiaccio vincitrice dell’oro olimpico nel 1980 a Lake Placid, “il nome scritto davanti alla maglietta è più importante del nome scritto dietro” (se non l’hai mai visto ti consiglio di guardare il film “Miracle”).

7) I membri del team si sono sentiti valorizzati e sapevano di poter contribuire in modo importante al risultato finale. Quando le persone si sentono importanti, daranno il 100% e anche oltre…

Se ci pensi, questi 7 punti sono una chiave fondamentale per il successo di ogni team, sportivo o aziendale che sia. Non sono gli unici, ovviamente, ma quando inizi ad implementarli nella tua squadra qualcosa di magico accade

Ti lascio con questo video che parla proprio di team… buona visione!

Alessandro Mora
Di Alessandro Mora


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