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Come fecero gli Olandesi a creare l'Orange Pekoe

Da Lasignoradellecamelie
Nella storia del tè spesso gli esperti nominano poco il popolo Olandese a scapito di altri vicini di casa che adottarono questa bevanda più tardi ma forse con maggior successo e sicuramente con maggior scalpore.
Dobbiamo ricordare però che gli Olandesi fondarono la compagnia Olandese delle Indie Orientali ben prima degli Inglesi, dei Francesi, dei Danesi, Svedesi e Spagnoli. La John Company che più tardi diventerà la Compagnia Inglese delle Indie venne fondata nel 1600 da Elisabetta I, ma fino a quel giorno gli Olandesi si erano immensamente arricchiti con la loro Compagnia ed potevano sicuramente vantare il primato commerciale in Europa. All'apice del potere la Compagnia Olandese delle Indie nel 1675 possedeva una flotta di 150 navi commerciali ed una quarantina di navi da guerra equipaggiate con venti mila marinai e cinque mila civili  per non parlare dei lavoranti nelle colonie di Giava, Ceylon, il Capo di Buona Speranza ed altri avamposti in Asia.
Fu proprio la compagnia Olandese delle Indie Orientali a portare il tè in Europa per la prima volta su di una nave commerciale ed esattamente dal Giappone, dalla base commerciale di Nagasaki nel 1610.
Successivamente la Compagnia iniziò ad importare tè dalla Cina e con un tale successo che ancora oggi il termine Orange Pekoe inventato proprio dagli Olandesi regna sovrano nella classificazione delle pezzature dei tè migliori.
Pekoe è una storpiatura del termine cinese Bai Hao ossia il termine che identifica la peluria bianca ed argentea dei piccoli germogli di tè e quindi l'alta qualità del prodotto. I primi tè della qualità Pekoe importati vennero presentati alla famiglia Reale, la Casata degli Orange, ed in loro onore iniziarono a venir commercializzati col termine Orange Pekoe, una geniale trovata di Marketing per l'epoca che diede molto successo a questo prezioso bene.
Come fecero gli Olandesi a creare l'Orange Pekoe
I principali clienti della Compagnia Olandese erano i tedeschi e precisamente il porto di Amburgo, gli Inglesi e le Colonie Inglesi del Nuovo Mondo. La tassa sul tè all'epoca era talmente alta in Inghilterra e nelle nuove Colonie che il tè veniva comperato spesso di contrabbando dagli Olandesi e poi sofisticato con altre piante.
Furono proprio gli Olandesi a portare il tè nel Nuovo mondo e nuova Amsterdam era il principale porto Americano dove questo nuova e suggestiva bevanda arrivava. I coloni americani avevano una passione smisurata per il tè e ne comperavano molto dagli Olandesi fino al fatidico giorno del Boston Tea Party, ma questa è un'altra storia.
La Compagnia Olandese però, nonostante il grande successo commerciale, stava facendo un grande errore, stavano comperando il tè Cinese dalle navi Cinesi a Giava e non direttamente dalla Cina. La Compagnia decise di comprare il tè direttamente a Canton solo nel 1729, decisamente troppo tardi perché nel frattempo gli Inglesi avevano ottenuto il monopolio completo del mercato del tè cinese. E dopo che gli Inglesi riuscirono a produrre il tè in India la Compagnia Olandese delle Indie Orientali inizio il suo lento ed inevitabile declino che la portò alla bancarotta, ma per uno strano caso la Compagnia Olandese sopravvisse più a lungo di quella Inglese ossia fino al 1845 mentre la seconda venne sciolta nel 1833.

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