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Come mangiamo? Fast-food o Slow-food

Da Latognazza

Come mangiamo? Fast-food o Slow-food

Ogni consumatore ha il diritto di conoscere la differenza tra fast food e slow food affinché faccia la scelta giusta.

"È definito Cibo Spazzatura qualsiasi alimento o bevanda che apporti grandi quantità di calorie in assenza di nutrienti di rilievo per lo sviluppo e mantenimento della salute dell'essere umano".

Non si fa riferimento solo all'alimento, quanto piuttosto alla quantità e alla frequenza, che fanno la vera differenza. È importante, dunque, tenere sempre sotto controllo il conto delle calorie immagazzinate con i nostri pasti.

Qui si genera il vero problema dei fast food: attraverso porzioni da mangiare in pochi bocconi, non è facile tenere sotto controllo il livello di zuccheri, grassi e carboidrati che stiamo ingerendo, soprattutto perché tra salse e condimenti extra, di nutriente c'è davvero poco, mentre abbondano sostanze inutili, dannose e difficili da metabolizzare.

Qualsiasi cibo, anche un semplice piatto di spaghetti, un panino o una pizza, se mangiato in quantità sproporzionate rispetto ai nostri bisogni, possono provocare scompensi che a lungo andare possono evolversi in patologie, anche molto serie, come diabete, obesità, problemi cardiovascolari e così via, tutti argomenti che approfondiremo prossimamente.

Gli alimenti utilizzati nei fast food sono prodotti a livello industriale, C'è un utilizzo massiccio di grassi di qualità assai discutibile, tra cui grassi vegetali idrogenati, vengono utilizzati ancora coloranti, esaltatori di sapidità ed ingredienti artificiali, per la preparazione, sterilizzazione e confezione degli alimenti serviti, si utilizzano un numero impressionante di additivi chimici, solventi e disinfettanti artificiali.

Lo " Slow-Food " implica il ritrovato piacere di un ritmo di vita meno frenetico, che dia spazio ai piccoli piaceri della nostra esistenza, come per esempio quello della tavola e del mangiare sano nel rispetto della tradizione culinaria. Mangiare in modo diverso, rispettando ritmi più lenti, seduti a tavola magari scambiando alcune parole con gli altri commensali è sicuramente un momento di vita piacevole.

Bisogna quindi promuovere una certa qualità della vita dando valore al piacere della lentezza a tavola, valorizzando i prodotti naturali che sono alla base della cucina tradizionale italiana.

Soltanto l'approccio slow food ci permette di recuperare i prodotti locali, di rispettare la biodiversità del nostro territorio valorizzandone il paesaggio e di fare un'alimentazione sana che rispecchi le nostre richieste fisiologiche.

Alla base c'è il concetto di salute come patrimonio individuale e collettivo.

Di fronte a qualsiasi alimento, servito fuori casa o sul vostro tavolo domestico, fate sempre molta attenzione all'etichetta, controllate valori nutrizionali ed ingredienti e considerate se sono adeguati al vostro benessere.


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