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Come non prendere le multe, post di utilità sociale.

Da Motociclistidatavola
L'altro giorno rientravo da una breve vacanza con la famiglia ed osservavo ammirato le decinaia di motociclette che incrociavo lungo la strada. Tutte belle, alcune appena risvegliate dalla pausa invernale, altre sempre attive, in ogni stagione. C'erano quelle nuove fiammanti e le vecchie glorie, quelle pulitissime e lucide e quelle un po' più trascurate. Le vedevo passare e ad ogni moto incrociata lanciavo un saluto, anche se ero seduto sul mio comodo furgone. Ero felice di essere stato via con i miei cari ma un po' di invidia la provavo per tutti questi motociclisti in viaggio.Beh, rientrato a casa ho pensato a questo post di utilità sociale.Vi spiegherò come evitare le multe.
O almeno come provarci con cognizione di causa.
La stagione della moto è per alcuni rappresentanti delle FFO una stagione venatoria, per andare a caccia di euri sui nostri appennini. Non voglio qui entrare in polemica con chi si apposta per fare le multe. Lo scorso anno ho scritto dell'ipocrisia del programma defendlife e di come la sicurezza delle nostre strade passi da ben altro rispetto ad appostamenti ed agguati. Ci sarebbero tante cose da fare, intelligenti e a costi contenuti per ridurre i rischi sulle strade. Ci sono anche tante persone preparate, intelligenti e pratiche che potrebbero da una mano per un miglioramento della sicurezza serio e concreto. Ma lasciamo perdere, magari ci torniamo in altri post.In questo post vi svelerò come funziona il cervello e come cercare di evitare di prendere una multa.Come detto già in mille post sulla sicurezza il nostro amato cervello è pigro, davanti all'infinità di possibili input esterni decide di risparmiare, di mettere in pratica meccanismi che possano ridurre la complessità. Uno di questi meccanismi di risparmio energetico è il famoso effetto primacy. L'effetto primacy è quella roba molto semplice che spiegano pure ai camerieri dei ristoranti, ovvero il meccanismo che porta il nostro cervello a ricordare meglio la parte iniziale e quella finale di un discorso. Nello specifico si insegna ai camerieri a mettere ai primi ed agli ultimi posti i piatti da “finire”. Avete presente quando dicono “di dolce abbiamo tiramisù, mascarpone, crostata, tortino al cioccolato, bavarese e meringa”? In genere tiramisù e mascarpone sono vecchi, così come anche la meringa. Questo se al cameriere hanno spiegato bene come funziona il cervello degli esseri umani.
Quindi il nostro cervello tende a ricordare le prime informazioni che riguardano una situazione. Ora aggiungiamo un altro elemento. Diceva il buon Oscar Wilde “non avrai una seconda occasione per fare una buona prima impressione”. Ecco, gli elementi che ci arrivano per primi non solo ci rimangono più impressi ma ci condizionano. Esempio: un amico ci presenta una ragazza e mentre siamo in macchina ci dice cose del tipo “è simpaticissima, vedrai” oppure “fa un lavoro strano, si occupa di comunicazione, lavora con grandi marchi” e poi “ogni tanto fa dei servizi fotografici”.Ecco, se la ragazza si presenta vestita come mia nonna noi penseremo che è alternativa, che è fuori dagli schemi, che reinterpreta la moda, che non segue la moda ma la modella sulla sua personalità. Se l'amico non ci avesse condizionato avremmo detto “ma chi è questa che si veste come mia nonna?!”.Questo secondo effetto, ovvero il fatto che gli elementi acquisiti fungano da filtro e condizionino, si chiama effetto priming. Di fatto la prima impressione ci mette addosso degli occhiali che poi ci danno una lettura condizionata di quello che vedremo. Non distorta, condizionata. E neppure immutabile, sia chiaro, però il nostro cervello parte "schierato".Tutto chiaro? Bene, veniamo a noi.Ci ferma la Forestale, per loro noi siamo delinquenti da spennare, gente pericolosa, che non rispetta le regole. Questo sono le loro categorie, i filtri che hanno in testa quando abbassano la paletta, ci fermano e mentre ci togliamo il casco. Questo primo filtro è molto forte e noi abbiamo solo pochissimi istanti e poche parole per poter stupire questo loro filtro. Per fargli togliere gli occhiali di dosso, per spostarli dalla loro percezione (ricordate che il percepito è più vero del reale, sempre). Potessimo portarli in giro con noi e magari mangiarci una spianata assieme si renderebbero conto che siamo brava gente, che siamo cittadini mediamente sopra alla media con una passione sfrenata, sana, genuina e molto spesso positiva. Ma non c'è tempo, spesso ci sono solo pochi istanti e poche parole.Avere atteggiamenti aggressivi non è una scelta furba. O almeno non lo è in linea di massima anche se a breve vi spiegherò una lettura che secondo cui un atteggiamento aggressivo potrebbe pagare. Ma neppure troppo remissivi, non dobbiamo dar l'impressione di essere in colpa, anche questo rafforzerebbe il loro pre-concetto. Ricordate che loro hanno la convinzione, il filtro, di pensare a noi come al male.Bene adesso che sapete questo potete pensare quale strategia adottare per far loro togliere gli occhiali distorti, questo potrebbe giocare a vostro favore.Io sono stato più volte fermato in moto e in auto, non lo nego. Sono uno rispettoso delle regole ma sono anche stato fermato perchè non ero proprio dentro i limiti. Però non ho mai preso una multa da fermo auto o moto che fosse (mi sono arrivati velox ma con quelli c'è poco da ragionare). Come ho fatto? Ribadisco, non c'è una soluzione, io ho solo voluto darvi un elemento di conoscenza della “prima impressione”, la gestione di questa conoscenza è vostra. Nel mio caso ha sempre pagato un atteggiamento curioso, chiedere spiegazioni, chiedere informazioni, mostrarsi curiosi. Questo perchè quando si viene fermati si entra in automatico a far parte di due schieramenti “noi” e “loro” contrapposti. Ho sempre pensato pagasse trovare il modo di tirarsi fuori da questo fronteggiarsi, da questo stare da due parti, cercare di uscire dal ruolo di “parte contrapposta”. Fatelo anche fisicamente, non mettetevi mai di fronte a chi vi ferma, mettetevi di sbieco, non create una contrapposizione fisica. Una volta ricordo di aver chiesto ad un Carabiniere se avesse un fazzoletto per pulire la visiera e di avergli spiegato che i moscerini sono “unti” ed è meglio pulirli da freschi. E ho continuato a spiegare e raccontare, intanto pulivo la visiera ed i fanali. Il suo socio dentro l'auto e lui che mi seguiva mentre io pulivo. Due risate, due commenti e mi ha detto “quando riparti fai il bravo, non mi far pentire”. Ora, forse con la Forestale mi arrestavano per omicidio di moscerini...Anche il logo dei MdT in evidenza aiuta perchè contribuisce a cambiare il preconcetto. Forse se il nostro logo fosse "brucia strade" sarebbe peggio. Come non prendere le multe, post di utilità sociale.Prima di scrivere questo post ho fatto anche un paio di “sondaggi” ed alcuni mi hanno detto che anche essere “aggressivi” paga. Può essere, in fondo quando ci si trova con due schieramenti o si fa la guerra o vince quello che ha più da perdere perchè fa il grosso. Ricordate: per noi essere fermati è l'unica battaglia della giornata, per loro è la trentesima, forse non han voglia di combattere quella con noi che facciamo i grossi e gli aggressivi. Forse sono fermi sotto il sole da qualche ora, han già fermato dieci moto e sanno di dover restare ancora e non hanno voglia di scontrarsi con voi. Forse vi faranno la ramanzina, ribadiranno il loro ruolo con un avvertimento e vi manderanno via. Questo può funzionare fino a quando dall'altra parte non c'è qualcuno che viene a “vedere” cosa c'è dietro ad un atteggiamento aggressivo e vi beccate la multa del secolo. Tenete poi conto che magari il motociclista che viene dopo di voi sconterà la vostra aggressività. Quindi come vedete ci possono essere diversi approcci. Sappiate che partirete con addosso una lente distorta, che voi siete già “brutte persone” ancor prima di aver tirato fuori il cavalletto laterale. Sta a voi capire e provare a gestire al meglio questa situazione, questi preconcetti che avete (e anche che mettete addosso).

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