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Come studiare secondo gli Scienziati.

Da Leragazze

school peanutsSi sono da poco riaperte le scuole, stanno per iniziare i corsi universitari e quindi si ricomincia a studiare o a seguire i nostri figli affinché non solo ci si mettano con una certa costanza, ma ottengano anche dei risultati discreti se non buoni.

Il compito che ci aspetta è arduo e a volte palloso pesante, ma non ci possiamo esimere. Fortunatamente, i nostri amici Scienziati, Paciocconi e non, ci vengono in aiuto mostrandoci le loro sudate carte. Eccovi una guida in 9 punti sulla base dei loro studi.

1. Le capacità intellettive e accademiche sono suscettibili di miglioramento. In genere, ci spiegano i Nostri, gli studenti che pensano che l’intelligenza sia una dote stabile nel tempo inciampano al primo scoglio, mentre quelli che invececredono che possa migliorare reagiscono lavorando più duramente ed escogitando nuove strategie. Di conseguenza gli insegnanti (reggetevi forte ché questa è un’indicazione rivoluzionaria) dovrebbero enfatizzare quello che i ragazzi hanno fatto per ottenere i risultati ed evitare di fare riferimento ad abilità innate.

2. I riassunti e gli schemi dati prima delle lezioni fanno sì che gli studenti non prendano appunti e seguano con maggiore attenzione. Inoltre i risultati di costoro sono uguali se non migliori di quelli di coloro che non hanno ricevuto alcun materiale preliminarmente.

3. Concedetevi di procrastinare o (questo è più difficile) permettete ai vostri figli di farlo. Anzi, gli Scienziati usano il termine “perdonatevi se procrastinate“. Dunque non vale più il detto “chi ha tempo non aspetti tempo”. In uno studio del 2010, infatti, coloro che avevano rimandato di studiare e si erano “perdonati” per la prima tornata di esami, tendevano a studiare di più e avere migliori risultati agli esami successivi. Strano, vero?

4. Fare dei test di verifica mentre si studia e controllare la risposta giusta, non è una perdita di tempo, ci spiegano gli Scienziati, dà risultati migliori che il passare tempo a ristudiare gli stessi testi. Sottoporsi a dei test fa memorizzare meglio le conoscenze che poi si dimenticano meno facilmente. Ma attenzione! Non fate il clamoroso errore (lo so che lo fate) di verificare il vostro apprendimento coi test quando le informazioni sono ancora fresche nella memoria, cioè appena avete finito di studiare. Non funziona così. L’unico risultato che otterreste sarebbe di creare non ricordi stabili ma solo una falsa sicurezza.

5. Ma come trattenere a lungo del materiale appreso? Il segreto, ci spiegano gli Scienziati, sta in una semplice formula riguardo il momento migliore per il ripasso: bisogna far passare il 10-30% del tempo totale prima della verifica. Per essere pratici, se l’interrogazione è dopo 11 giorni da che si è studiato, il ripasso va fatto il giorno dopo. Oppure se la verifica è fissata 7 mesi dopo bisogna rivedere il materiale studiato dopo un mese. Precisi eh!

6. Studiare sugli ebook invece che sui testi cartacei non influenza negativamente la performance e i risultati sono analoghi. Però, dicono gli Scienziati, sono necessari altri studi per verificare la veridicità di questo

;)

7. Non crediate che le lezioni interessanti e vive creino conoscenze più stabili. Uno studio pubblicato quest’anno mostra come le lezioni più vivaci e interessanti provocano in realtà una eccessiva fiducia nel proprio apprendimento cui non corrispondono poi i risultati delle verifiche. Gli Scienziati, tuttavia, hanno il buon gusto di non suggerire agli insegnanti di essere noiosi e pesanti

;)

8. Il momento della giornata in cui è più fruttuoso studiare varia a seconda del tipo di studio. Gli Scienziati suggeriscono che le materie tradizionali devono essere affrontate nel pomeriggio, mentre per l’apprendimento di balli o di strumenti musicali è ottimale la sera, in prossimità dell’ora in cui si va a dormire. Ve lo immaginate che deve essere avere un vicino che segue i consigli degli Scienziati e sta studiando la tromba o la batteria? Veramente, ammettono gli Scienziati, tutto questo non è propriamente certo e quindi sono necessarie ulteriori ricerche.

9. Il consiglio finale è una novità clamorosa e inaudita. Credete in voi stessi dicono gli Scienziati. Queste le loro precise parole: “Gli insegnanti che si focalizzano nel rinforzare negli studenti la fiducia in se stessi fornendo loro istruzioni strategiche e un feedback positivo possono migliorare le loro performances e di conseguenza i loro risultati”. Da non credere. Segnatevelo.


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