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Come un tuono, film di derek cianfrance

Creato il 01 maggio 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Il Cinefilo

Come un tuono, titolo originale il ben più evocativo The place beyond the pines, per la regia di Derek Cianfrance.

Il posto al di là dei pini è un luogo molto simbolico nella vicenda, una zona in cui si allacciano i nodi della storia: è dove si incontrano Luke e Robin durante quella corsa di cross, è dove Avery decide di non stare ai ricatti di Deluca, è dove infine Jason corre via in una corsa forsennata e liberatoria. Due generazioni legate tra loro indissolubilmente dalle azioni della generazione precedente vivono, sebbene in maniera morfologica e cronologica diversa, vite su binari paralleli. Se non sono le colpe dei padri a ripercuotersi sulle vite dei figli sono sicuramente le azioni, le scelte. Azioni che hanno avuto conseguenze su se stessi e sugli altri.

foto liquida.it

Eva Mendes, Ryan Gosling, Bradley Cooper – liquida.it

Luke il Bello è un motociclista bandito, si esibisce in un circo in spettacoli mortali con la sua moto. Una sera scopre di aver avuto un bambino da Romina (Eva Mendes) e qualcosa cambia. Non tanto per il legame tra lui e Ro, ma per il legame che non ha mai avuto con il padre, violento. Vuole che quel bambino abbia un padre, vuole essere suo padre.

Derek Cianfrance (Blue Valentine) costruisce una storia nel suo stile, cioè una storia vera che senza melodrammi né momenti di falso eroismo ci conduce nelle vite degli altri senza nasconderne umanità e problemi, contraddizioni, ma soprattutto non giudica mai i suoi personaggi. Come si può giudicare un personaggio? Ci sono registi che lo fanno, li compatiscono, li giustificano indugiando su dettagli commoventi, mettendo una data musica nel momento tragico. Cianfrance non lo fa. Unisce una regia convulsa ad una regia pulita, con inquadrature originali che compongono la scena in modo interessante.

La fotografia di Sean Bobbitt è molto bella, varia al variare degli stati d’animo e del racconto: dai colori saturi della vita, al circo di Luke, ai neri pesanti della vita da poliziotto di Avery che si diluiscono in tono acquerello quando acquisisce potere e si incupiscono nuovamente, in un’adolescenza difficile, nel racconto di Jason e AJ.

Mi ha molto colpito la colonna sonora che come la fotografia cambia forma e sostanza al variare delle situazioni e suggerisce la sua versione della storia. Le musiche sono curate da Mike Patton, frontman dei Faith No More, che da un po’ di tempo compone e cura colonne sonore dei film come per La solitudine dei numeri primiConiuga insieme stili diversi perché racconta prima con la musica e poi con le parole vite diverse, ma soprattutto momenti diversi. Patton compone le tracce, fatta eccezione per cinque brani non originali di artisti molto diversi per periodi di attività e generi. Cinque come cinque sono i personaggi principali. Si va dal rock di Dancing in the Dark di Bruce Springsteen alla ballad scritta da Burt Bacharach e interpretata dai The Crylin’ Shames attraversando il folk di Bon Iver con The Wolves. Tra tutte però la più struggente è Ninna Nanna per Adulteri composta da Ennio Morricone per Cuore di Mamma di Salvatore Samperi nel ’69. Un omaggio al cinema dichiarato.

Gli interpreti sono bravissimi. Personalmente trovo che Ryan Gosling e Bradley Cooper siano attori di grandissimo talento che riescono a definire i loro personaggi in brevi cenni anche se Gosling rimane qualche spanna sopra in questa pellicola, forse per il personaggio di maggiore intensità. Brava Eva Mendes così come il giovane Dane DeHaan (Chronicle) che mi ricorda moltissimo un giovane Di Caprio per l’intensità degli sguardi e l’emotività delle espressioni.

Resta il fatto che qualcosa che c’era in Blue Valentine non c’è in Come un tuono. Probabilmente l’eleganza narrativa, ma del resto Come un tuono è un’opera complessa che mi ha lasciato affascinato nella sua maestosa struttura narrativa ad anello, che non sbaglia una virgola e sa emozionare seppur non rompendo gli argini.

Cianfrance conferma il suo talento in un film molto bello che però manca della raffinatezza del precedente.

“Se corri come un fulmine, ti schianti come un tuono”.

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