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Cometa Elenin – FAQ

Creato il 23 agosto 2011 da Tnepd

Cometa Elenin – FAQ

Cometa Elenin – FAQ

Cometa Elenin, animazione ottenuta da 4 foto
del 19/8/2011 (autore: Michael Mattiazzo)

Il 10 dicembre 2010 l’astronomo russo Leonid Elenin ha scoperto una nuova cometa e l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) gli ha consentito di battezzarla col proprio nome, come si usa in questi casi. La cometa è stata chiamata C/2010 X1 Elenin.

Si tratta di una piccola cometa, una come tante, ma era dai tempi dell’URSS che un russo non ne scopriva una nuova.

Forse è per questo che le è stato inizialmente dedicato molto spazio e forse è per questo clamore e per la moda delle congetture catastrofiste di questo periodo sfigato che sul web si sono cominciate a scrivere le assurdità più incredibili su questo oggetto. Si è cominciato a parlare di inversioni del campo magnetico, di terremoti, di UFO, rifugi antiatomici in costruzione e tutti i più grandi disastri di questo 2011; e il peggio, a sentir loro, dovrebbe ancora venire.

Si tratta di sciocchezze ovviamente, ma vedere citate come relazioni di causa-effetto delle banali coincidenze, luoghi comuni, notizie di cronaca, leggende metropolitane o vere e proprie falsità ha sempre un effetto di irresistibile suggestione, e molti abboccano.

Ho cercato di raccogliere come FAQ (Frequently Asked Questions, ossia Domande Poste Spesso) una serie di articoli che ho trovato in giro o che ho scritto (o tradotto) su questo mio blog.

  1. Elenin è una sigla con un significato particolare? [ ⇒ risp. 1 ]
  2. Chi è Leonid Elenin? Esiste veramente? [ ⇒ risp. 2 ]
  3. Possibile che un semplice astronomo dilettante abbia scoperto una cometa? [ ⇒ risp. 3 ]
  4. Cos’è una cometa? [ ⇒ risp. 4 ]
  5. Quanto è grande la cometa Elenin e dove si trova? È visibile a occhio nudo? [ ⇒ risp. 5 ]
  6. Perché non esistono foto della cometa Elenin? [ ⇒ risp. 6 ]
  7. La cometa Elenin colpirà la Terra? [ ⇒ risp. 7 ]
  8. Da dove vengono e dove vanno le comete? [ ⇒ risp. 8 ]
  9. Come può una cometa interagire con la Terra? [ ⇒ risp. 9 ]
  10. Le comete possono causare terremoti? [ ⇒ risp. 10 ]
  11. Gli allineamenti planetari possono causare terremoti? [ ⇒ risp. 11 ]
  12. Le comete possono causare problemi al campo magnetico terrestre? [ ⇒ risp. 12 ]
  13. Le comete possono causare l’inversione dell’asse di rotazione terrestre? [ ⇒ risp. 13 ]
  14. È vero che la cometa Elenin è una nana bruna oppure una stella di neutroni? [ ⇒ risp. 14 ]
  15. C’è un UFO nella coda della cometa Elenin? [ ⇒ risp. 15 ]
  16. A quanto pare la chioma della Cometa Elenin contiene acido cianidrico, che è molto velenoso. Moriremo tutti? [ ⇒ risp. 16 ]
  17. È vero che la Russia sta costruendo rifugi antiatomici per difendersi dalla cometa Elenin? [ ⇒ risp. 17 ]
  18. È vero che la NASA ha diffuso delle istruzioni per i suoi dipendenti in vista dei disastri causati dalla cometa Elenin? [ ⇒ risp. 18 ]
  19. È vero che la cometa Elenin è rappresentata nella banconota svizzera da 10 franchi? [ ⇒ risp. 19 ]
  20. Perché in tanti credono a queste sciocchezze? Quali sono i meccanismi psicologici alla base della credulità? [ ⇒ risp. 20 ]

1 . Elenin è una sigla con un significato particolare?

Alcuni forum/siti catastrofisti hanno scritto che ELENIN sarebbe la sigla di Extinction Level Event Nibiru Is Near, ma anche di Extintion Level Event Nibiru In November e pure di Extinction Level Event Notable Impact Nemesis. Non potrebbe essere anche “Ecco La Ecatombe Neuronale di InterNet”?

La cometa porta semplicemente il cognome del suo scopritore. Il 10 dicembre 2010 l’Unione Astronomica Internazionale ha confermato la scoperta di una piccola cometa da parte dell’astrofilo russo Leonid Elenin e ha battezzato l’oggetto “C/2010 X1 Elenin”.

2. Chi è Leonid Elenin? Esiste veramente?

Leonid Elenin è un astrofilo (un astronomo dilettante) russo, ricercatore presso l’Istituto di Matematica Applicata Keldysh dell’Accademia delle Scienze Russa. Questo è il sito web di Leonid: spaceobs.org: ci troverete tutte le novità sulla cometa. Questo è il suo profilo facebook: Leonid Elenin. Qui è documentata la sua affiliazione alla IASC come collaboratore: http://iasc.hsutx.edu/index_files/Page687.htm. Qui c’è un’intervista della TV russa NTV (HTB) a Leonid Elenin sulla “sua” cometa: http://www.youtube.com/watch?v=lCtFv7IR7Xk. Questa è una pagina del sito della missione STEREO della NASA dove si parla della cometa e del suo scopritore: Observing Comet Elenin.

Ma tutto ciò non basterà comunque ai complottisti. Sicuramente Leonid è un rettiliano al soldo degli Illuminati, oppure un attore pagato della Massoneria internazionale e della CIA, ecc. ecc. ecc.

3. Possibile che un semplice astronomo dilettante abbia scoperto una cometa?

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Cometa Hale-Bopp

Sì. Non solo è possibile ma anche frequente. La cometa Hale-Bopp porta il nome dei suoi scopritori: David Hale, astronomo professionista, e Thomas Bopp, astrofilo come Leonid Elenin.

La Hale-Bopp è stata la cometa più spettacolare degli ultimi decenni per il nostro emisfero. Se non la ricordate la potete vedere nell’immagine qui a fianco. Purtroppo la Elenin non sarà minimamente paragonabile a quello spettacolo. Probabilmente non sarà nemmeno visibile a occhio nudo.

Lo stesso Leonid nel Luglio scorso ha scoperto insieme a un collega una seconda cometa, questa volta periodica: P/2011 N01 Elenin-Molotov.

Moltissime comete e asteroidi sono scoperte da appassionati e quando l’Unione Astronomica Internazionale conferma le osservazioni concede agli scopritori il diritto di battezzare l’astro.

Fanno eccezione le tantissime comete che vengono scoperte dagli appassionati nelle immagini della missione automatica SOHO. In quel caso è la sonda ad aver fatto la scoperta.

4. Cos’è una cometa?

Nonostante la leggenda del presepe e la coreografia natalizia la indichino come “stella cometa“, non si tratta affatto di una stella.

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Nucleo della cometa Tempel 1
(missione Deep Impact, 2005)

Secondo la definizione più comune, una cometa è una palla di neve sporca. Si tratta di un agglomerato di roccia, polveri, gas congelati ma soprattutto ghiaccio d’acqua. La densità è molto bassa, inferiore a quella dell’acqua.

Quando sono lontane dal Sole sono oggetti tranquilli, simili agli asteroidi. Hanno una forma irregolare (a patata) e un diametro che può andare dal qualche centinaio di metri fino a 70/80 km. In questa fase la cometa è nuda: consiste del solo nucleo cometario.

Hanno un’orbita molto schiacciata che le porta a stare lontane dal Sole per gran parte della loro orbita ma ad avvicinarvisi parecchio in uno degli estremi. In questa fase le sostanze ghiacciate che contiene cominciano a sublimare, ossia passano direttamente dallo stato ghiacciato a quello gassoso. Il nucleo diventa attivo. Il gas si sale verso la superficie, filtra attraverso la polvere e si propaga nello spazio. La luce solare illumina questo gas e lo rende visibile: questa è la chioma della cometa. È composto per almeno il 90% di molecole d’acqua.

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Nucleo attivo della cometa di Halley
(missione Giotto, 1986)

Man mano che la cometa si avvicina al Sole l’attività al suo interno (e al suo esterno) aumenta. Viene liberato più gas e il vento solare (la corrente di plasma continuamente emesso dalla nostra stella) diventa più intenso. La chioma si gonfia enormemente. Tanto per fare un esempio, in questo momento la chioma della cometa Elenin ha un diametro di oltre duecentomila km.

Il vento solare interagisce con la chioma e con la superficie della cometa liberando ioni (atomi o molecole elettricamente carichi) che vengono soffiati dal vento solare in direzione opposta al sole. Si libera così la tenue coda di ioni.

Quando l’attività aumenta ulteriormente l’eruzione del gas spara nello spazio le polveri che ricoprono la cometa e piccoli frammenti di roccia o ghiaccio. Si forma la coda di polveri, la parte più spettacolare di una cometa.

La densità della chioma è alta rispetto lo spazio interplanetario, ma bassissima rispetto l’atmosfera terrestre. La densità della coda è ancora minore.

Prevedere la luminosità di una cometa è molto difficile. È impossibile prevedere se e quando ci saranno forti eruzione di gas o se invece saranno modeste; le eruzioni possono essere repentine e rendere spettacolare una cometa altrimenti anonima.

Per maggiori dettagli si veda qui.

5. Quanto è grande la cometa Elenin e dove si trova? È visibile a occhio nudo?

La C/2010 X1 Elenin è una piccola cometa. Si stima che abbia un diametro di circa 3 km ma è difficile dirlo con precisione perché al momento della scoperta il nucleo era già attivo (http://spaceobs.org/en/asteroids-comets/faq/). Di norma la misura è fatta con metodi fotometrici, come per gli asteroidi.

Al momento (22 agosto 2011) la chioma della cometa ha un diametro di oltre 200.000 km ( The diameter of the comet Elenin’s coma confirmed by visual observations from the Earth) e la sua coda di ioni misura 3 milioni di km (The long ion tail observed behind the comet Elenin).

Tanto per dare un’idea delle dimensioni, il nucleo della Hale-Bopp era di 50/60 km di diametro, la sua chioma era oltre 2 milioni di km e la sua coda oltre 50 milioni di km. Ci sono state comete la cui coda era lunga centinaia di milioni di km. Questi numeri non devono impressionare: chioma e soprattutto coda hanno in realtà una densità estremamente bassa.

Ha un’inclinazione minima rispetto l’orbita della Terra, per cui si muoverà apparentemente lunglo l’eclittica, ossia sulle costellazioni zodiacali, quelle che anche il Sole e i pianeti attraversano apparentemente durante l’anno. Attualmente si trova nella costellazione della Vergine.

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Cometa Elenin, moto apparente tra agosto e settembre 2011
(click sull’immagine per ingrandire) – www.curtrenz.com

Invertirà la propria rotta apparente intorno al 10 settembre (quando sarà passata al perielio, ossia alla distanza minima dal Sole).

Se sopravviverà a questo trauma, ripercorrerà la costellazione della Vergine arrivando al massimo della luminosità (comunque al limite della visibilità ad occhio nudo) ma non potremo vederla perchè si troverà esattamente tra noi e il Sole. Il 26 settembre sarà distanza minima dalla Terra (34 milioni di km).

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Cometa Elenin, moto apparente nell’autunno 2011
(click sull’immagine per ingrandire) – www.curtrenz.com

Continuerà a muoversi nella Vergine per tutto settembre diminuendo di luminosità. Per vederla saranno necessari un buon binocolo e cieli tersi. A ottobre attraverserà prima il leone, poi il cancro, i gemelli e a novembre si troverà nel Toro. Intorno al 20 novembre passerà quasi sopra alle Pleiadi. Purtroppo sarà ormai molto fioca e se la potranno godere solo i possessori di telescopi, altrimenti sarebbe stato un bello spettacolo.

6. Perché non esistono foto della cometa Elenin?

Cometa Elenin – FAQ

c/2010 X1 Elenin – 19/8/2011
(autore: Terry Lovejoy)

Perché chi lo afferma non sa cercare? Le immagini esistono fin dal principio. Il problema è che quando una cometa è piccola e lontana le immagini sono in genere piuttosto deludenti. Nella stra-grande maggioranza dei casi sono foto fatte da appassionati: una cometa al limite della visibilità telescopica è una preda irresistibile per un cacciatore di oggetti celesti.

Osservare un oggetto molto debole non è una questione di occhio, ma di capacità tecnica nel puntamento. Li si riesce a fotografare non perchè si vedono dall’oculare del telescopio, ma perchè si è stati molto precisi a fare il puntamento, lo strumento era perfettamente bilanciato durante l’inseguimento e le foto a lunga esposizione sono venute bene.

Il sito di Leonid Elenin – spaceobs.org – contiene un sacco di immagini della cometa. Qui sopra trovate l’ultima pubblicata. È di un noto astrofilo appassionato di comete (anche lui ne ha scoperta una). È ben visibile la sottile coda di ioni. Altre immagini potete trovarle sul sito di Michael Mattiazzo.

Foto e filmati sono stati fatti anche dalla sonda STEREO-B della NASA. Potete trovarne una selezione qui: Observing Comet Elenin.

7. La cometa Elenin colpirà la Terra?

No. Passerà lontanissima, ad oltre 34 milioni di km. La sua coda attualmente misura 3 milioni di km. Anche se diventasse lunga 10 volte tanto, dalle parti della Terra avrà poco più che la densità del vento solare.

Trovate una mia animazione del passaggio della Elenin al perielio alla pagina: “Cometa Elenin (C/2010 X1): aggiornamento del 30/3/2011“.

Qui sotto riporto un diagramma piuttosto chiaro dello stesso passaggio, dove sono riportate le posizioni della cometa e della Terra alle varie date:

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Passaggio cometa Elenin al perielio – www.curtrenz.com

Lo schema è tratto dal sito www.curtrenz.com. Le date sono relative alla posizione della Terra. Una linea grigia collega la Terra alla posizione della Elenin in quella data. Le due orbite che vedete rappresentate in due dimensioni in realtà non si intersecano mai. L’orbita della cometa è leggermente inclinata rispetto quella della Terra. La Elenin passerà da sotto a sopra questo piano intorno al 13 settembre, quando sarà a quasi 100 milioni di km dal nostro pianeta.

8. Da dove vengono e dove vanno le comete?

Vedi “Tyche, signora delle comete; Nemesis, signora della distruzione; e Nibiru, signore dei creduloni“.

9. Come può una cometa interagire con la Terra?

Vedi “Cometa Elenin in arrivo, fuffari scatenati“.

10. Le comete possono causare terremoti?

Manco per idea. Vedi “Come combattere comete assassine e allineamenti catastrofici con le mele” e “Stupite i vostri amici prevedendo i terremoti“.

11. Gli allineamenti planetari possono causare terremoti?

No. Vedi la risposta precedente. Vedi anche “Nibiru, quando i neuroni scioperano“.

12. Le comete possono causare problemi al campo magnetico terrestre?

No. Le comete non hanno un campo magnetico e la loro coda di ioni è neutra (in quanto composta sia da ioni positivi che negativi) dunque non possono causare problemi seri al campo magnetico terrestre.

13. Le comete possono causare l’inversione dell’asse di rotazione terrestre?

Manco per idea. È molto più facile distruggere completamente la Terra che farle invertire il senso di rotazione. Chi parla di inversione del senso di rotazione della Terra normalmente non sa quel che dice.

L’energia cinetica della Terra dovuta alla sua rotazione è 2,12×1029 joule (la stima del momento inerzia I della Terra è qui e vale circa 8×1037 kg m²; l’energia cinetica è ½×I×ω², dove ω è la velocità angolare della Terra pari a 2π ogni 24h ossia 7,27 radianti al secondo).

Per fermarla occorre altrettanta energia. Si tratta di qualcosa come 35.000 joule per kg, ossia oltre 8.400 calorie per kg. Per portare a ebollizione – cioè a 100°C – un litro (1kg) di acqua a 0°C occorrono 100 calorie.

Questo per fermarla: per farla ripartire occorrerebbe di nuovo la stessa energia.

Pensate che dopo un trattamento simile della Terra resterebbe qualcosa, se non polvere?

14. È vero che la cometa Elenin è una nana bruna oppure una stella di neutroni?

La simulazione di cosa sarebbe dovuto già accadere se la cometa Elenin fosse stata una nana bruna è stata fatta da Leonid Elenin (vedi “What if we replace comet Elenin by brown dwarf?“). Visto che nulla del genere è accaduto (e se fosse accaduto ce ne saremmo accorti, eccome), la conclusione è che la Elenin non può essere una nana bruna. Il discorso è molto simile se non identico a quello trattato in “Nibiru, quando i neuroni scioperano“. Le analisi spettroscopiche dicono che contiene gli elementi tipici di una cometa, tra i quali tracce di acido cianidrico (vedi risposta 16).

Un’altra prova indiretta viene da questo articolo. La cometa Elenin è passata relativamente vicina all’asteroide 2005 YU55. Sono state misurare le relative variazioni di traiettoria: nulla di strumentalmente rilevabile. Dunque la Elenin non può avere la massa di una nana bruna.

Quanto all’ipotesi che si tratti di una stella di neutroni, se una nana bruna può essere una ventina di volte più massiccia di Giove, una stella di neutroni ha una massa compresa tra 1,35 e 2 volte quella del Sole. L’intero sistema solare sarebbe già schizzato nello spazio interstellare.

Più che una stella di neutroni è possibile che sia una stella di neuroni: quelli che mancano a chi ha inventato queste sciocchezze.

15. C’è un UFO nella coda della cometa Elenin?

Come no? È fitto di UFO là dentro… Si veda L’UFO nella coda della cometa Elenin.

Finché si rimane nel ridicolo, come in questo caso, va anche bene. Ci si ride giustamente sopra, qualcuno si offende e accusa gli altri di arroganza e saccenza e tutto finisce qui. Purtroppo può succedere che la credulità faccia sì che una profezia si avveri davvero nel più tragico dei modi: si veda il caso della setta Heaven’s Gate.

16. A quanto pare la chioma della Cometa Elenin contiene acido cianidrico, che è molto velenoso. Moriremo tutti?

No, non per colpa dell’acido cianidrico della cometa Elenin, almeno.

L’acido cianidrico è un tipico componente del nucleo delle comete. Il fatto che sia stato identificato nella chioma della Elenin testimonia che è una cometa tipica.

Nonostante tutti i passaggi di comete vicino alla Terra, nonostante il passaggio della Terra nella coda di diverse comete, nonostante ogni anno piovano sul nostro pianeta piogge di meteoriti che sono i resti di antiche comete, siamo ancora tutti vivi.

Il perché è semplice da capire. Secondo il team dell’università di Harvard che ha trovato l’acido cianidrico nell’analisi spettrografica della cometa Elenin l’attuale produzione è di 1025 molecole al secondo, pari a circa 450 grammi al secondo (il peso molecolare dell’acido cianidrico è di 27.03 g/mole e una mole è 6.022×1023 molecole). Arrotondiamo per eccesso a 500g. Anzi, facciamo 1kg. Supponiamo che la Elenin pompi a questo ritmo acido cianidrico nella sua chioma per un anno, senza che questa si disperda nello spazio (cosa che invece avviene). In un anno ci sono 3600×24×365 = 31.536.000 secondi circa. Fanno esattamente 31.536.000 kg di acido cianidrico. Ora, la chioma della cometa Elenin ha 200.000 km di diametro e dunque un volume di 4,19×1015 km³ (4,19×1024 m³). La densità dell’acido cianidrico è quindi di 3,1536×1010 g / 4,19×1024 m³ = 7,53×10-15 = 0.00000000000000753 grammi per metro cubo. La dose mortale è di 0,001 grammi per kg di peso.

Direi che possiamo stare tranquilli.

17. È vero che la Russia sta costruendo rifugi antiatomici per difendersi dalla cometa Elenin?

No, è una bufala. Vedi: “La Russia costruisce 5000 rifugi per difendersi dalla cometa Elenin?“.

18. È vero che la NASA ha diffuso delle istruzioni per i suoi dipendenti in vista dei disastri causati dalla cometa Elenin?

No, è una bufala. Vedi: “I piani anti-catastrofi(sti) della NASA” su OsservatorioApocalittico.it.

19. È vero che la cometa Elenin è rappresentata nella banconota svizzera da 10 franchi?

No, è una bufala. Vedi: “La cometa Elenin nella banconota svizzera da 10 franchi?” (anche i commenti).

20. Perché in tanti credono a queste sciocchezze? Quali sono i meccanismi psicologici alla base della credulità?

Fondamentalmente perché nelle scuole non si insegna correttamente il metodo scientifico. Le ragioni sono l’ingenuità, la scarsa dimestichezza con l’astronomia e la fisica unite alla capacità di chi lucra o gioca su queste sciocchezze di sfruttare meccanismi psicologici come la naturale attitudine al complottismo e la predisposizione al pensiero magico.

Volete mettere un tarlo nella testa di qualcuno? Elencate eventi dalle cause magari poco conosciute che tra di loro hanno solo una relazione temporale (cioè avvengono quasi contemporaneamente) e il pensiero magico farà il resto: sarà il cervello del vostro interlocutore a compiere i collegamenti, cancellando tutte le evidenze che non sia così. È uno dei meccanismi di base del cold reading. Ovviamente non dovrete usare eventi troppo comuni e la cui causa sia nota a tutti (anche se tanti sono davvero convinti che accendere una sigaretta serva per far arrivare il treno o l’autobus); ma terremoti, cicloni, disastri naturali o addirittura crolli in borsa possono essere sempre messi in relazione temporale con allineamenti planetari, avvistamenti astronomici o altri eventi naturali (e non). L’astrologia lo ha fatto per millenni. Se condite il tutto con un po’ di complottismo il risultato può essere ancora migliore.

Qualche approfondimento potete trovarlo in “Vedere è credere?”, “Complottisti nati“, “Il pensiero magico, parte 1” (e successivi) e “L’equazione di Flake“.


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