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" Concerto nei Giardini delle Tuileries ", quel movimento " nel fuggevole e nell'infinito "

Creato il 20 novembre 2014 da Michelap

" La vita parigina è fertile di soggetti poetici e meravigliosi,il meraviglioso ci bagna e ci avvolge come l'atmosfera. "
Charles Baudelaire ( 1821-1867 )
Le Tuileries,erano a Parigi,una residenza reale,sulla riva destra della Senna,tra il Louvre e gli Champs-Elysés.
Essa ha rappresentato il potere della capitale.Qui la storia non ha semplicemente strizzato l'occhio,ma è passata prepotentemente,tanto da racchiudere molta parte della vita di personaggi,usi,costumi,dettagli della cultura francese.
Fatta costruire dalla regina Caterina de' Medici ( 1519-1589 ) su un territorio occupato in parte da una antica tuilerie ( fabbrica di tegole ),edificata nel 1564; ben presto dimora di re e regine.
Cadde in disuso,e in seguito prigione,durante la Rivoluzione Francese,del re Luigi XVI e della sua famiglia,luogo di assemblea durante il Direttorio,fino a residenza di Napoleone.
Con il colpo di stato,nel 1852,il nuovo " Imperatore dei Francesi ",Napoleone III ( 1808-1873 ),ne fece il suo palazzo dove tenere la sua corte,abbellendolo e ampliandolo.
Parigi,da città medioevale fu trasformata nell'impianto urbanistico in una città all'avanguardia,mondana,grazie al suo progettista Georges-Eugène Haussmann ( 1809-1891 ),eletto nel 1853 prefetto della Senna.
Quando l'imperatore non era a Parigi,i giardini venivano aperti al pubblico,e ne divenne il luogo preferito dai cittadini per passeggiare e rilassarsi.
Per di più due volte alla settimana,vi si svolgevano concerti serali che attraevano un vasto pubblico.
Questo era composto da membri dell'alta borghesia a cui si mescolavano i nuovi ricchi,la classe emergente di commercianti e industriali che si stavano trasferendo nei nuovi appartamenti di Haussmann.
Concerti che dettavano mode e pettegolezzi su l'ultima creazione di Worth*,sull'eleganza dell'imperatrice Eugenia,dei nuovi negozi del boulevard des Capucines,l'ultima rappresentazione wagneriana alla Salle des Italiens,i nomi delle più belle e ricercate cortigiane di Parigi; tutto nei favolosi giardini del castello.
Un mondo che ne rappresentava la superficialità e caducità di quel che fu il Secondo Impero.
Anche il pittore Eduard Manet ( 1832-1883 ),rimase affascinato dalla folla elegante e rumorosa dei concert,tanto che nel 1862,ne ritrasse questo spaccato di vita moderna.
Con " Concerto nei Giardini delle Tuileries ",Manet,ispirato ancora dalla pittura spagnola,ritrae uomini e donne che affollano i giardini dell'imperatore : gli uomini in tight e pantaloni a righe e cilindro,eleganti e minimali,le donne, per lo più sedute su sedie di ferro battuto,con abiti,cappelli enormi ed elaborati parasole,immortalati nelle loro conversazioni e riflessioni,
Tra le originalità del dipinto,l'artista ci mostra un momento di quotidianità,seppur snob,con protagonisti persone comuni e celebri.
Infatti,Manet ritrasse molti dei suoi amici o colleghi come Charles Baudelaire ( 1821-1867 ),Henri de Fantin-Latour ( 1836-1904 ),il fratello Eugène ( 1833-1892 ) e se stesso.
Sedute,in primo piano,Madame Offenbach,moglie del famoso compositore e Madame Lejosne,moglie del comandante Lejosne ( uomo di cultura che riuniva nel suo salotto le menti più illuminate dell'epoca ),i cui lineamenti pesanti,riescono ingentiliti dalla veletta.
Proprio nel salotti di questi,Manet,conobbe Baudelaire.
" Per il perfetto bighellone,per l'osservatore appassionato,immensa è la gioia di eleggere domicilio nel numero,nel mutevole,nel movimento,nel fuggevole e nell'infinito."
 (  " Il Pittore della Vita Moderna " , C.Baudelaire )
 L'atmosfera luminosa e vivace attira lo spettatore,nonostante la staticità dei personaggi,un po' stereotipati,ne esce una sensazione di ritmo mobile,di brulichìo,di vita.
Successivamente il quadro venne esposto alla galleria di Martinet,dove i critici rimasero scandalizzati e disgustati da colori stridenti,che non rispettasse i canoni tradizionali,che non avesse come soggetto un evento storico o religioso,patriottico,un naufragio,una dea.
Oggi il dipinto è esposto alla National Gallery di Londra,e gli spettatori moderni possono ancora guardarlo,parteciparvi,quasi sentirne le voci,i brusii,scoprirne il movimento e le raffinatezze di quest'epoca che andava veramente verso la fugacità e l'infinito.
* Charles-Frederick Worth ( 1825-1895 ),celebre stilista.
Fonti :
" Manet ",G-Georges Lemaire,Art Dossier Giunti
"Impressionisti,biografia di un gruppo",Sue Roe,Editore Laterza.

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