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Confederations Cup 2013, Finale: Brasile-Spagna 3-0

Creato il 01 luglio 2013 da Postscriptum
 

Brasile-Spagna 3
Il Brasile batte la Spagna con un incredibile 3-0 e conquista la Confederations Cup 2013. Fred e Neymar trascinano al successo la Nazionale verdeoro che va così a preparare con grande convinzione il Mondiale del 2014.
 
Al Maracanà di Rio de Janeiro lo stadio è pieno ma all’esterno il governo di Rio ha mobilitato oltre 10 mila tra agenti di polizia e militari di esercito, marina e aeronautica, schierati a protezione dei punti strategici. I manifestanti, anche stavolta numerosi, protestano contro il governo brasiliano dall’inizio della Confederations Cup. Anche elicotteri, reparti a cavallo e cannoni sonori pronti per disperdere i facinorosi.

Il Brasile di Scolari si schiera con il solito 4-2-3-1 con Fred di punta, mentre Del Bosque nel 4-3-3 schiera Mata e Pedro con Torres. Avvio subito aggressivo del Brasile, al 2′ cross dalla destra, pessima diagonale difensiva della Spagna tra Arbeloa e Piqué che chiudono male su Neymar e Fred, Casillas incerto e da terra è proprio Fred che infila in rete: 1-0 Brasile.

Brasile-Spagna 4

Il pressing è continuo e Scolari ha evidentemente lavorato molto sulla mentalità del gruppo, non certo molto avvezzo al lavoro tattico, ma per inseguire il sogno Mondiale, è necessario. Forza e velocità che mettono in difficoltà la Spagna, ma, in effetti, anche l’Italia in semifinale era riuscita nella stessa impresa. Agli azzurri è mancato solo il gol, purtroppo. All’8′ Oscar tira a lato di poco, quindi al 12′ Paulinho recupera un pallone e cerca il pallonetto sul quale arriva bene Casillas. La partita diventa pure cattiva, volano calci e spintoni e qualche cartellino dell’arbitro Kuipers. La Spagna fatica a tenere la palla, il fraseggio è lento in ogni caso e i pericoli arrivano col contagocce. Ci prova Iniesta, che trova da fuori Julio Cesar, quindi una girata di Torres e una punizione imprecisa di Sergio Ramos. Il Brasile adesso si abbassa un po’ per ripartire però in contropiede, Fred in area spreca al 25′, quindi Hulk tira alto su punizione dopo un’azione in cui Sergio Ramos rimedia l’ammonizione, e al 33′ Fred viene chiuso ancora da Casillas, servito da Neymar. Un altro periodo di pressing del Brasile che però rifiata ogni tanto, la Spagna ci prova e al 41′ Mata trova in area Pedro, che supera Julio Cesar ma salva sulla linea David Luiz. E al 44′ azione veloce del Brasile, al limite da Oscar a Neymar che scatta in posizione regolare e tira potente col sinistro alle spalle di Casillas: gran gol e raddoppio.
Brasile-Spagna 3

La condizione fisica certo fa la differenza. Se nella finale per il terzo posto vinta dall’Italia si è notato quanta fatica abbiano fatto gli Azzurri dopo 120′ appassionanti contro la Spagna, proprio le Furie Rosse fanno la stessa fatica contro il Brasile più fresco. Gli attaccanti verdeoro fanno muovere di continuo la difesa spagnola che non è molto forte se deve cominciare a correre. Neymar e Oscar, con Hulk, vanno molto veloce e l’ottimo Fred è da applausi. E al 47′, dopo appena due minuti nella ripresa, ancora palla conquistata dal Brasile, lancio in area per Fred che controlla e di precisione con il destro infila Casillas: 3-0 Brasile! I verdeoro adesso si abbassano, compongono due linee perfette e aspettano la Spagna, fuori gara però. Dentro Jesus Navas per Mata, e il nuovo entrato si guadagna un rigore al 55′ per un fallo ingenuo di Marcelo. Va a battere Sergio Ramos(perché?) che tira addirittura fuori! La sintesi della partita iberica. Come al solito in questa Confederations Cup l’unico a provare è Iniesta, che tira fuori di poco, quindi dentro Villa per Torres.

Brasile-Spagna 5

Ma il Brasile tiene palla e fa velocità quando vuole, la Spagna prova dalla distanza, anche perché se il Brasile pressa di meno copre bene l’area. Al 68′ Neymar va via in zona centrale, e viene steso al limite da Piqué: rosso e Spagna in 10. Neymar tira alto la punizione seguente, la Spagna cerca il gol ma non arriva, Scolari inaugura i propri cambi e per il Brasile è un trionfo col pubblico in festa fino al termine della partita.
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Le Pagelle di Post Scriptum

Brasile 8

Julio Cesar 6: lavoro ordinario, c’era pure sulla traiettoria del rigore di Sergio Ramos. Buon torneo per lui.
Dani Alves 6,5: ordinato, si vede meno del solito ma fa tanto lavoro.
Thiago Silva 7,5: insuperabile, chiude ogni varco e guida la difesa da padrone assoluto.
David Luiz 7,5: un salvataggio sulla linea che vale una partita, visto che è avvenuto sull’1-0, e tanto altro.
Marcelo 6: corre e pure tanto, ci mette qualità ma in fase difensiva è da rivedere.
Luis Gustavo 6,5: ordinato ma troppo esuberante, a centrocampo si sente.
Paulinho 7: giocatore straordinario, lui in mezzo dà qualità e appoggia spesso l’azione e sfiora pure un gol pazzesco.
Hulk 6,5: il tiro è potente ma poco preciso, ma fa un lavoro in pressing da applausi.
Oscar 7: velocità e classe, lavora pure lui in fase di non possesso e regala un assist fantastico a Neymar per il gol.
Neymar 7,5: movimento continuo, cerca di saltare l’uomo e finalmente non si butta al primo tocco. Oltre a questo, gol del 2-0 e tanto ancora.
Fred 8: doppietta da grande attaccante, perfetto a livello tattico e conclude quando deve. Il posto da centravanti al Mondiale, in questo momento, è il suo.
Hernanes, Jadson, Jo sv: entrano a partita già conclusa.

Commissario Tecnico Scolari 8: il regista di questo Brasile è lui. Il tecnico Campione del Mondo 2002 torna a raddrizzare la malandata Nazionale verdeoro e in pochi mesi compie un lavoro tattico e di organizzazione eccezionale. Forse non è il miglior Brasile come aspetto tecnico degli ultimi 20 anni, ma trae il meglio da questi giocatori appoggiandosi sui talenti più forti, come Neymar e Oscar.

Spagna 5

Casillas 5: incerto sul primo gol, poteva fare molto di più sul secondo. Non certo una grande partita.
Arbeloa 4: in crisi su Neymar e Marcelo, ammonito e sostituito prima che la situazione peggiori.
Piqué 4: male sul primo gol con Arbeloa, non regala sicurezza e finisce espulso.
Sergio Ramos 4: va in avanti spesso, fa l’attaccante aggiunto, ma in difesa è un disastro, e sbaglia pure il rigore nella ripresa. Ma perché lo ha calciato?
Jordi Alba 5: lui tiene meglio, ma appena. Ogni tanto si vede avanti comunque.
Xavi 5: non dà mai ordine, naufraga pure lui.
Busquets 5: come il compagno, partita pessima. Soffocato dal pressing avversario.
Iniesta 6: unico punto di riferimento spagnolo, come in tutta la Confederations Cup. Si riparte da lui.
Mata 5: una sola intuizione in tutta la partita.
Torres 5: abbandonato al suo destino, chiuso da Thiago Silva e David Luiz.
Pedro 5,5: gli dice di no David Luiz, il più mobile nell’attacco della Spagna.
Azpilicueta 5: non dà un contributo sufficiente.
Jesus Navas 5,5: corre molto e crea qualche occasione almeno.
Villa 5: isolato pure lui in avanti.

Commissario Tecnico Del Bosque 5: l’Italia mette in crisi le certezze della propria Nazionale, il Brasile le annienta. Forse gli avversari hanno trovato le misure per contrastare la Spagna. Se vuole proseguire nei successi, deve riparare presto.

Brasile-Spagna 3-0(2-0)

Brasile(4-2-3-1): Julio Cesar; David Luiz, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Luis Gustavo, Paulinho(88′ Hernanes); Hulk(74′ Jadson), Oscar, Neymar; Fred(80′ Jo). (Jefferson, Diego Cavalieri, Fernando, Lucas, Dante, Jean, Rever, Filipe Luis, Bernard). Commissario Tecnico Luiz Felipe Scolari.

Spagna(4-3-3): Casillas; Arbeloa(46′ Azpilicueta), Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Fernando Torres(60′ Villa), Mata(52′ Jesus Navas). (Victor Valdes, Reina, Albiol, Martinez, Soldado, Fabregas, Monreal, Cazorla, David Silva). Commissario Tecnico Vicente Del Bosque.

Marcatori: 2′ Fred, 44′ Neymar; 48′ Fred(Brasile).
Ammoniti: Sergio Ramos, Arbeloa(Spagna).
Espulsi: Piqué(Spagna).
Recupero: 1′p.t. 2′s.t.
Arbitro: Bjorn Kuipers(Olanda).

Fonte FIFA.com

Giuseppe Causarano

 

  

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