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Controvento

Creato il 09 maggio 2011 da Sabby

fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e
canoscenza”

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI,
116-120)

Fra me e la fede c’è sempre stato un rapporto complicato.

Non ho mai saputo credere completamente senza cercare di darmi una spiegazione.

Mi piace di più credere nelle regole che si danno gli uomini, portare avanti un’etica naturale.

Oggi però mi sento delusa e tradita da questa capacità dell’uomo di essere giudice di se stesso.

Vedo uomini che scavalcano uomini,

vedo uomini che coltivano esclusivamente il proprio orticello,

vedo uomini senza scupoli, senza principi, senza un briciolo di amore per gli altri,

vedo uomini assetati di potere e vendetta, indifferenti al mondo che li circonda, incapaci di aprire le porte al mondo.

Non ho bisogno di un Dio, o di un Vangelo, per sapere cosa è più giusto fare. D’altra parte, se a quel Dio arrivassi con la Fede, non penso che biasimerebbe questo mio comportamento.
Oggi anneghiamo gli entusiasmi dietro frasi fatte: “così va il mondo”, “siamo alla deriva”, incapaci noi stessi di sottrarci a queste regole spietate e di andare controvento, di cercare strade nuove, prospettive nuove, traguardi personali.

Controvento oggi è per me essere onesti, essere se stessi.
Mi chiedo sempre il perchè delle cose, della mia strada, del  mio cammino, del senso delle mie scelte e della vita,
il bene e il male li conosco guardandomi onestamente dentro .

Così mi conforta proseguire il cammino, dare senso alla mia vita, senza cedere alle lusinghe o ai ricatti della paura,  a questa società che ci vorrebbe un po’ superficiali, che quasi sempre  disattende quelle domande di democrazia e di giustizia che, per me, sono l’essenza del mio essere persona, del mio essere nel mondo.

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