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Coppa del Golfo, partenza col freno a mano tirato

Creato il 14 novembre 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
14th nov, 2014 · commenti
blatter coppa del golfo

Due pareggi nella prima giornata del torneo regionale arabo che si disputa in Arabia Saudita: dopo l’ 1-1 tra padroni di casa e Qatar, 0-0 anche tra Bahrein e Yemen

Il Torneo e le sue prospettive

Partita la 22° edizione della Coppa del Golfo a Riyadh senza fanfare e squilli di tromba. Blatter è presente quale capo tribù del pallone per stringere la mano ai dignitari sauditi e quelli degli altri paesi arabi del Golfo , ma il presidente della FIFA era già stato abbastanza chiaro a Manama nel gennaio 2013, in occasione dell’apertura della precedente edizione: se la Coppa del Golfo venisse disputata contemporaneamente alla Coppa d’Africa, allora la FIFA potrà dargli ufficialmente il riconoscimento, altrimenti difficile sarebbe congegnare una nuova data in un calendario già fittissimo di impegni tra club e nazionali.

E d’altronde è forse il calendario il fattore che ha messo quest’anno un po’ in sordina l’attuale edizione di questa coppa tanto sentita nei Paesi della regione, dove la sua vittoria è celebrata dai tifosi locali come quella di un Mondiale. Infatti, Yemen a parte, tutte le altre sette nazionali che prendono parte al torneo saranno impegnate tra poco meno di due mesi in Australia nella Coppa d’Asia. Nel mezzo i calciatori faranno ritorno ai loro club e, seppur conclusi gli impegni internazionali, tra campionati e Coppe degli Emiri sparse qua e là, forse spremersi più del dovuto in questa parte della stagione diventa un esercizio complicato anche verso il Tropico del Cancro.

Le gare

Ne sono uscite due partite veramente bruttine. Nella prima l’Arabia Saudita e il Qatar cercano di combinare qualcosa di più dei loro rivali. Allo stadio Internazionale Re Fahd l’atmosfera non è certo quella della grande attesa. I tifosi dell’Hilal forse hanno disertato l’evento, ancora delusi per la mancata vittoria della Champions Asiatica, che sicuramente avrebbe dato una spinta in più all’evento. Sia l’Arabia di Juan Ramon Lopez Caro che il Qatar di Djamal Belmadi giocano svogliate, non offrendo di certo l’intensità e l’impegno per un torneo che da più di quarant’anni incolla milioni di arabi alla televisione. Poi l’Arabia Saudita al 36’ si ricorda che da due anni è allenata da un tecnico spagnolo, allora mette la palla a terra, fraseggia tra centrocampo e fascia destra con una fitta serie di passaggi fino a che Taisir Al Jassim allunga la falcata, trova con un corridoio in area la sovrapposizione di Al Shamrani, che salta un uomo, scodella rasoterra per Fahd Al Muwallad che in scivolata corregge in rete dal limite dell’area piccola. Tutto molto bello. Ma è un lampo nel buio. Da lì in poi la partita scivola con l’unico sussulto del pareggio qatariota, che è più frutto dello svarione della difesa saudita che non merito della nazionale ospitante del mondiale 2022: angolo dalla sinistra di Hassan Khalid, palla sul secondo palo con il portiere saudita Waleed Alim che esce a farfalle e Ibrahim Majid insacca di testa, con tre uomini addosso incapaci di marcarlo.

Un pareggio che vista la prestazione offerta più tardi ba Bahrein e Yemen non preoccupa più di tanto i pensieri dei due team. La cenerentola yemenita (nessuna vittoria, 3 pareggi e 18 sconfitte nelle sue 6 precedenti partecipazioni al torneo regionale dal 2003 ad oggi) fa a sorpresa la partita, ma nonostante l’impegno e la buona iniziativa mostrata nell’architettare manovre nell’ultimo quarto di campo, in nessun momento la nazionale del golfo di Aden riesce a impensierire il portiere rivale, con la conclusione più insidiosa all’8’ da parte di Wahid Al Khyat. Il Bahrein si affida a qualche sporadica folata. al 32’ l’occasione più ghiotta del match capita sulla testa di Ali Baba: ‘Apriti Sesamo’? No, perché la deviazione da due passi si perde sul fondo e così anche l’unica vera opportunità del Bahrein per fare suoi i 3 punti. Per lo Yemen comunque si è trattato del quarto pareggio assoluto nella competizione, un risultato di certo non disprezzabile, ma il tecnico ceco Miroslav Soukup dovrà lavorare sodo se vorrà regalargli la gioia del primo trionfo e raddrizzare la classifica FIFA, che vede gli yemeniti al 178° posto.

Tutti a pari punti con un’unità nel gruppo A. Oggi le partite del gruppo B con i campioni degli Emirtati Arabi Uniti che esordiscono contro l’Oman, mentre Kuwait e Iraq giocano il Superclassico del Golfo.

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