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Corruzione e diritti umani, due giornate di riflessione.

Creato il 08 dicembre 2010 da David Incamicia @FuoriOndaBlog
Corruzione e diritti umani, due giornate di riflessione.
Il 9 dicembre è la Giornata Internazionale contro la Corruzione, decisa nel 2003 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il 10 dicembre si celebrano in tutto il mondo i diritti umani. La distanza tra le tematiche su cui le due giornate spingono a porre l’attenzione è solo apparente: illegalità, corruzione e violazione dei diritti umani sono infatti intimamente connesse.
É in questo contesto che si inserisce la due giorni organizzata da Flare, il network internazionale della società civile nato per contrastare il crimine organizzato su scala transnazionale. Violazioni dei diritti umani e criminalità organizzata saranno il filo conduttore che porterà i partecipanti a riflettere su quanto e come i primi sono aggravati dai secondi.
A Bruxelles, dove sono diretti 900 ragazzi italiani per conoscere le possibilità che ha il vecchio continente di arginare la corruzione, si discuterà del ruolo dell'Unione Europea nel contrasto alle organizzazioni criminali, spesso protagoniste in negativo di violazioni dei diritti umani specie per quanto riguarda il diritto al lavoro.
La conferenza "Confisca e riutilizzo: risposte europee allo strapotere della criminalità organizzata", promossa dall'Associazione Libera, intende infatti aprire un dibattito sul ruolo dell'Unione nella lotta alle mafie attraverso, appunto, la confisca e il riutilizzo sociale dei beni criminali. (Scarica il programma delle iniziative del Parlamento Europeo).
Corruzione e diritti umani, due giornate di riflessione.
A tal proposito, la stessa Libera con la collaborazione di Flare, dell'Associazione Avviso Pubblico, di Antimafia Duemila e di Terra del Fuoco lancia una grande campagna di raccolta firme per chiedere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il Governo e il Parlamento italiani ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la Legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.
(Clicca qui per aderire).
La proposta può consentire un duplice risultato: indebolire il potere economico delle organizzazioni criminali e mandare un forte messaggio alla società civile, mostrando che il crimine organizzato può essere combattuto e che le loro proprietà possono essere assegnate alla popolazione per scopi di utilità sociale.
Confisca e riutilizzo sociale dovrebbero essere estesi anche ai reati di corruzione e potrebbe essere proprio questo uno degli sviluppi della campagna di sensibilizzazione del 9 dicembre, oltre che una chiara risposta dell'Italia alle recenti classifiche internazionali sulla legalità di Transparency international, secondo cui il nostro Paese è precipitato al 67° posto per trasparenza nelle decisioni pubbliche, il livello più basso dal 1995.
- CONFISCOPOLIS -Videospot per la giornata anti-corruzione

Fonte: Antimafiaduemila e Libera

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