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Cosa ci dice l’emendamento pro-pedofilia

Da Femminileplurale

Cosa ci dice l’emendamento pro-pedofilia

Quagliarello, Gasparri e altre persone che dovrebbero vergognarsi sia della Lega Nord sia del PdL (come il signore qui fianco Roberto Centaro) sono stati i firmatari dell’emendamento 1707 al ddl intercettazioni. Ne è già stato annunciato il ritiro ma l’emendamento abrogava l’obbligo di arresto per chi venga sorpreso a compiere violenze sessualidi lieve entità” verso minori.

Per capire che è orrido non c’è bisogno di molti commenti. Il più è capire il perché.

C’è chi dice che sia un favore al Vaticano. Ma a me pare una tesi piuttosto dubbia. La pedofilia del clero è per definizione una delle meno manifeste. Quante volte un prete è stato colto in fragranza di reato? Che io sappia, mai.

C’è chi dice che sia un delirio per evitare che ragazzini minorenni che hanno rapporti sessuali finiscano nei guai. Ma credere che Quagliarello, Gasparri e altri si cruccino per la libertà sessuale di ragazzi e ragazze italiani fa ridere.

Mi pare piuttosto che questo emendamento provenga da una cultura che solidarizza con chi esercita violenza, piuttosto che con chi la subisce. La cosa diventa esplicita quando riguarda le donne: per esempio, un tentato stupro merita solo 8 mesi di detenzione. Sulla stessa linea, l’argomento che è a causa del provocatorio abbigliamento femminile che scatta la violenza maschile. Oppure che la colpa è della moglie che non denuncia, non del marito che picchia. Ci sono tanti begli esempi.

Ma l’atmosfera di simpatia si estende anche quando la vittime della violenza sono i bambini. L’emendamento 1707 giustifica il sospetto che – specie a partire da un certo livello di potere in su – la nostra cultura non sia poi così contro la pedofilia. Che ci sia un clima morbido attorno ai pedofili. Un’atmosfera amichevole.

E anche se l’emendamento pro-pedofilia non passerà, è stato un segnale fortissimo, politico e culturale. È stato paradossalmente amplificato dalle proteste e sospetto sia rivolto a quella parte del Paese che fa svettare l’Italia in cima alle classifiche europee, primo paese per turismo sessuale nel mondo. Come scriveva Enzo Baldoni:

«Ma non sono quasi tutti mariti, quasi tutti padri i milioni di tedeschi, italiani, inglesi, americani che ogni anno affollano i bordelli della Thailandia o del Brasile per montare addosso a bambine di dieci, otto perfino quattro anni?».


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