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Cosa succede davvero fra Corea del Nord e Stati Uniti?

Creato il 18 aprile 2013 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 18 aprile 2013 in Occidenti, Slider with 0 Comments
di Valerio Pierantozzi

Pyongyang

Nelle ultime settimane si è parlato molto della crisi diplomatica fra Nord Corea e Stati Uniti. Molto è stato detto e scritto sulle minacce coreane alle basi americane, ma spesso a sproposito e spesso inventando. Soprattutto perché quello orientale è un mondo misconosciuto per l’informazione italiana.

Per capire un po’ meglio cosa stia succedendo – invece di far parlare i soliti analisti che spesso capiscono meno degli intervistatori – ho fatto qualche domanda a un’esperta del settore. Alessia Cerantola è una giornalista di Bassano del Grappa. Esperta di Giappone, si occupa di estremo oriente professionalmente da oltre dieci anni. Dal 2007 collabora con Internazionale per le rassegne dal Giappone ed è cofondatrice e reporter dell’Investigative reporting project Italy (Irpi).

Le ho rivolto qualche domanda per cercare di comprendere quanto c’è di vero in quello che leggiamo sui giornali.

Quanto è seria la minaccia di un attacco nucleare agli Usa, anche se indirizzata solo verso le basi militari?
“È molto difficile capire fino a che punto le minacce di Pyongyang siano realizzabili. Il problema è che le informazioni dalla Corea del Nord sono ancora molto scarse, e ancor di meno si conoscono le intenzioni di Kim Jong-un. È una persona giovane che deve dimostrare la propria forza e autorità innanzitutto al suo popolo. Lo fa attraverso intimidazioni e dimostrazioni di forza, a volte puramente propagandistiche. Ma rimangono una persona e una situazione ancora in larga parte imprevedibili. Per quanto riguarda la capacità di colpire basi americane, come Guam, è un rischio da considerare più seriamente di un attacco a Washington“.

Quali sono state le dichiarazioni esatte, le “minacce”, che il Governo nord coreano ha rilasciato contro gli Usa?

“Ha minacciato un attacco nucleare contro gli Stati Uniti. Dal 2006 la Corea del Nord ha fatto tre test nucleari, quindi si pensa che sia in grado di costruire strumenti, anche grezzi, con queste capacità”.

Molti enfatizzano le minacce che la Nord Corea farebbe agli Usa, ma nessuno sottolinea che gli Usa hanno basi militari ben armate alle porte di Pyongyang, e che se gli americani fanno volare caccia bombardieri alle soglie dei confini, la cosa non può essere percepita come “pacifica” dal governo asiatico. Capovolgendo la questione: come viene percepita in Nord Corea la “minaccia” americana?

“L’ultimo elemento che ha fatto scattare quest’escalation sono state le sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Ma questo tipo di atteggiamento da parte della Corea del Nord dura da decenni. Il paese cerca di provocare Washington per essere riconosciuto come una potenza nucleare. Le esercitazioni che periodicamente gli Stati Uniti fanno con la Corea del Sud nelle zone di confine di sicuro continuano a riaccendere malumori in Corea del Nord. Che cosa ne pensino specificamente degli Stati Uniti non credo si sappia”.

Kim Jong-un è spesso descritto nell’immaginario occidentale (almeno quello italiano) come un ragazzino cicciottello, folle, aggressivo e incapace di governare un Paese. Come stanno davvero le cose?

“È una persona che ha studiato anche all’estero (in Svizzera ad esempio) e che conosce un po’ il mondo. Ma ha un ruolo e un’immagine da difendere nel proprio Paese. Penso che, oltre a capire che cosa pensi, sia molto importante anche capire fino a che punto sia controllato dall’élite militare che lo circonda”.

da L’irregolare

Foto da Il Tribuno del Popolo

Tags: Alessia Cerantola, armi nucleari, Corea del Nord, Kim Jong Um, pyongyang, Stati Uniti, Valerio Pierantozzi Categories: Occidenti, Slider


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