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Cose che creano dipendenza. No, le sigarette non c'entrano.

Da Sorelleinpentola
Immaginatevi una come me, chiusa in casa per due giorni, causa febbre, influenza e chipiùnehapiùnemetta.
Se già normalmente, tra lavoro, ricette e treni in giro per l'Italia, trovo il tempo di pensare troppo e di scrivere la mia adorata rubrica "Io, in fila", confessandovi momenti di down e di rinascita, provate a pensare a cosa non ho combinato in queste 48 ore casalinghe.
Quarantotto ore in quattro mura possono essere deleterie. O possono salvarti. Dipende sempre tutto dai punti di vista, no?
Avevo voglia di cucinare, ma niente. Incapacità di stare in piedi per più di 5 minuti. E allora divano, libri, pc, amici unici e sagra di dvd.
Ieri ho visto "Le quattro piume" e mentre lo guardavo con il mio amico che grazieaDioc'eralui, pensavo. Non è il genere di film che ti permette di pensare ad altro, nel mentre, e invece, ovviamente, io sono riuscita a farlo.
E ho pensato che non potrei fare a meno delle storie a lieto fine e il perché, immaginatelo voi. Ho pensato che sono dipendente dalla cioccolata, in ogni sua forma. Sono dipendente dalle domeniche con tuta e film e sono dipendente dagli amici, quelli veri. Sono dipendente dal mio Iphone e da tutti i social network collegati, ma giuro che sto cercando di smettere. Sono dipendente dalle mani in pasta, dal bisogno di cucinare per ritrovare il mio equilibrio. Sono dipendente dal Borotalco Spray e non posso fare a meno della Moleskine Diary rossa, quella grande, per intenderci. Sono dipendente dal rossetto rosso Dolce e Gabbana Scarlett nr. 195 e sono dipendente dagli abbracci. Buffo.
Sono dipendente dai tulipani e dai gesti spontanei e veraci, che partono dal cuore. Sono dipendente dal Vintage Tunina e sono dipendente dalla Beck's nelle serate d'estate bolognesi. Sono dipendente dagli occhi che mi guardano curiosi e sono dipendente dalle emozioni che non hanno bisogno di niente. Solo di esistere. E sono dipendente da Bologna coperta di neve, sono dipendente da Roma illuminata di notte, mentre un taxi mi riporta a casa, sono dipendente da Milano frenetica, mentre una mattina cerco casa disperatamente. Sono dipendente dalle 8 ore di sonno, sono dipendente dalla gastrite cronica e sono dipendente da Giuliano Sangiorgi nei momenti di down e non solo, sono dipendente dai sorrisi contagiosi, dalle risate che partono dalla pancia, dalle lacrime che sollevano.
Non posso vivere senza i libri di Oriana Fallaci e sono una nuova dipendente di Tobacco Vanille di Tom Ford. Tom, sono dipendente anche da te, credimi.
Sono dipendente dall'entusiasmo, quello che non ti fa stare ferma un minuto, dai Wayfarer tartaruga chiara, dall'abbattitore da cucina, dalla planetaria metallizzata, dalle ricette della nonna.
Sono dipendente dalle giornate piene, quelle che passano in fretta perché concentrate di persone, eventi ed emozioni. Sono dipendente dagli uomini protettivi, che ti fanno sentire al sicuro, anche solo con una parola. E sono dipendente dalla trasparenza. Verso gli altri, verso me stessa.
Sono dipendente dal mare, da Filippo Timi e da Elio Germano. Sono dipendente da Instagram e dal perfetto uso della punteggiatura, anche negli sms.
Sono dipendente da quelli che tornano, per chiederti scusa. E sono dipendente dalla parmigiana di melanzane, dalle arancine con ragù e piselli, dalla cassata siciliana. Forse, c'è un po' di Sicilia dentro di me.
Sono dipendente dall'odore della carta dei quotidiani, sono dipendente dagli umili e mai dai "migliori", sono dipendente dal ketchup sulle patatine fritte e dall'hamburger di Roadhouse pre-cinema della domenica sera, sono dipendente dallo spaghettone di Gragnano nr.8 e sono dipendente dalle cene con gli amici.
Sono dipendente dalla gente che ti dimostra la tua stessa voglia e sono dipendente da quei nomignoli carini che tanto detestavo anni fa. Quando ero fredda e distaccata, per intenderci.
Sono dipendente dal tacco 10, u know, sono dipendente da quelle piantine di basilico sul terrazzo, sono dipendente da chi si mette in gioco, paura compresa, e alla fine di tutto sono dipendente da questa rubrica, ahivoi.
Smetterò, prima o poi.
Macy


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