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Crisi e intercettazioni, questione di priorità

Creato il 07 ottobre 2011 da Fabio1983
Crisi e intercettazioni, questione di prioritàIo, per T-Mag
Dice Berlusconi che l’uso delle intercettazioni, l’uso che se ne farebbe adesso, equivale a un sistema barbaro. Ergo, il disegno di legge va approvato il prima possibile. Lo dice ai Promotori della libertà in un messaggio reso noto prima che il presidente del Consiglio partisse alla volta della Russia, dove parteciperà ai festeggiamenti per il compleanno di Vladimir Putin. Un must. Questa che si sta per chiudere è stata la settimana del ddl Alfano, non c’è che dire. Agitata, scossa dai colpi di scena. Come quando il relatore del provvedimento, Giulia Bongiorno (Fli), ha deciso di dimettersi dopo il parere favorevole del governo all’emendamento del Pdl che rende impubblicabili le intercettazioni fino al momento dell’udienza filtro. Un rimasuglio del già fu ddl Mastella, a ben vedere.Particolarmente critico nei riguardi del provvedimento – senza nulla togliere alla consueta campagna contro la legge bavaglio di Repubblica – è stato il Corriere della Sera. Il duro commento di giovedì di Luigi Ferrarella non lasciava scampo alla ben che minima interpretazione: “Non devono preoccupare le nuove balzane fumisterie prodotte dai piccoli chimici delle normative ad personam, immemori di tutte le altre volte in cui l’esperimento gli è esploso in mano sotto forma di clamorose incostituzionalità dichiarate dalla Consulta. Ma la pretesa sottostante sì: e cioè l’idea che debba essere qualcuno diverso dal giornalista a decidere cosa (benché non più coperto da segreto) sia necessario pubblicare e cosa no”.
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