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crowdsourcing, il mercato dell’intelligenza: IamaSource

Da Giorgiofontana

Ho avuto il piacere di conoscere Luca Di Natale la settimana scorsa durante una serata di TorinoIN.
In quell’occasione ha descritto con l’abilità di un giocoliere la sua creatura, IamASource.
Non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di interrogarlo a proposito, qui si parla di grafica, creatività, context e lavoro collaborativo:

crowdsourcing, il mercato dell’intelligenza: IamaSourceIl nome IamaSource, si presta a varie supposizioni ma quella giusta è solo la vostra….

Nel cercare un nome per il nostro progetto volevamo qualcosa che racchiudesse, senza svelare troppo e in
maniera scontata, quello che è la nostra attività. Quindi “I AM A SOURCE”, “io sono una fonte” ci è sembrato
un nome che potesse racchiudere delle potenzialità, adatto ad una doppia lettura.
La “source” può riferirsi alla nostra community di designer, fonte di creatività, e ai clienti, fonte e punto di partenza affinché la creatività dei designer sia indirizzata verso uno scopo.
Inoltre il nome “IamaSource” racchiude una parte del modello di business a cui ci ispiriamo: il  crowdsourcing. Il pay-off “where creativity matters” ci sembra il giusto completamento del nome: “Io sono una fonte, dove la
creatività è importante”.

Perchè e come è nato il progetto?

È nato verso la metà del 2010 (siamo quindi una start-up).
Nasce grazie alla voglia di cercare di fare qualcosa di nuovo in Italia, in un momento dove molti stavano a guardare. Si è trattato di applicare il crowdsourcing ad un ambito come la comunicazione, e scoprire che ci fossero colossi che facevano qualcosa di simile non ci ha demoralizzato, ma spinto ancora di più a provare a
migliorare e a sfruttare il crowdsourcing in ogni sua forma. A partire proprio dalla realizzazione del nostro logo ci siamo rivolti a quella che sarebbe diventata la nostra community, mettendo in palio 2500 euro per la proposta migliore. Anche per la scelta finale abbiamo utilizzato il crowdsourcing, facendo votare ai creativi che hanno partecipato al contest la loro proposta preferita. Il funzionamento è molto semplice: il cliente che necessita di un’opera creativa si registra gratuitamente al nostro sito, sceglie la categoria di contest (es. logo, nome per un nuovo prodotto, grafica aziendale), decide i tempi entro cui ricevere le proposte e il budget in palio per il vincitore. Dà via al contest e interagisce con i creativi che inviano i loro layout con l’obiettivo di ottenere la “proposta perfetta”.

Chi sono i creativi della start-up IamaSource?

IamaSource è nato da 3 ragazzi giovani, tutti con un background nel mondo della grafica, della comunicazione e del web. I 3 profili diversi tra loro si sono completati e affinati seguendo questo progetto. C’era chi aveva un passato in agenzie di comunicazione come account, chi aveva competenze in ambito web e di indicizzazione, chi invece aveva passato le notti ad occuparsi di grafica e creatività.
Con quale modello di business Il crowdsourcing: questa parola nasconde un modello da sempre applicato in diversi ambiti (es. wikipedia) ma che ha raggiunto la popolarità e una vera e propria identità solo negli ultimi anni.

Quali sono le vostre prospettive in questo mercato un po’ strano?

Ci poniamo come un’alternativa per lo sviluppo della comunicazione e della creatività. Vogliamo arrivare ad essere un punto di riferimento non solo per i clienti, ma anche per i creativi che vedono in IamaSource uno strumento che offre loro la possibilità di competere, di mettersi in gioco e, perché no, di guadagnare qualcosa.
Il tutto nel modo più semplice possibile. Fin dall’inizio ci siamo dati come obiettivo quello di rendere il portale facilmente accessibile a tutti, in maniera semplice e autonoma. I 3 passaggi, riassunti nella nostra home page, che separano un cliente da quando entra nel sito a quando vede il suo contest pubblicato, vogliono proprio passare questo messaggio: “non devo più rinunciare alla mia grafica aziendale, posso ottenerla in modo facile e professionale, al prezzo che voglio, e decidendo cosa mi piace tra centinaia di proposte”.
Vogliamo inoltre offrire a tutti la possibilità, attraverso il nostro sito, di ottenere l’immagine coordinata di un prodotto/servizio
partendo da zero. Ed è quello che è successo in questi mesi con il contest della start-up di “online data expression” che ha scelto di chiamarsi Bizmeon: si parte proprio da un contest per la scelta del nome, da questo si fa un contest per il logo, e successivamente contest per il web template per il sito internet, i materiali promozionali come gadget e brochure…

A chi vi rivolgete?

Aziende e agenzie sono il nostro target lato cliente. Aziende che necessitano di grafica e agenzie/intermediari che cercano una community di freelance. Non abbiamo la pretesa di volerci sostituire ad un’agenzia a tutto tondo, con tutti i servizi e gli anni di esperienza che questa può avere, anzi alcuni intermediari si sono rivolti a noi per provare ad accontentare i loro clienti “incontentabili” presentando molte proposte.
Ci piace pensare di essere un sopporto ed una ventata di creatività fresca. Lo scopo di chi apre un contest è quello di ottenere la migliore proposta entro la durata prefissata, ottenere la  qualità voluta guidando i creativi valutando non delle bozze, ma già il risultato finale, ottenibile suggerendo loro la strada, dando modifiche per arrivare alla proposta voluta. Mai come in questo caso si arriva al risultato insieme.
Se da un lato abbiamo il target clienti, altrettanto importante è il target creativi. Non solo art director e grafici ma anche copy writer, web designer, illustratori… E per noi la nostra community è molto importante. Ci poniamo come obiettivo quello di curare al massimo i nostri creativi. Quasi tutti dicono “per noi la soddisfazione del cliente è al primo posto”, e ovviamente anche noi ci teniamo, ma crediamo che per raggiungere questo obiettivo si debba curare e seguire attentamente la nostra community, nelle richieste, nei dubbi. La stessa community che lavorerà poi per i nostri clienti.
Un esempio di quanto detto? Per il nostro contest abbiamo ricevuto più di 4000 proposte in 2 mesi da più di 700 creativi sparsi per il mondo, e a ognuno di loro abbiamo dato un feedback e dei consigli. Ci fa piacere vedere che alcuni, per nulla demoralizzati dai primi insuccessi, siano migliorati fino ad arrivare in finale e vincere qualche contest.

IAMASOURCE SNC
Sede legale VIA PASCOLI 1 – 10034 CHIVASSO (TO)

www.iamasource.com
[email protected]


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