Magazine Diario personale

Cuba nell'immaginario collettivo

Da Astonvilla
CUBA NELL'IMMAGINARIO COLLETTIVO

 POST DI FRANCESTO A. DAL SITO "THIS IS CUBA"

IT: Cuba è uno dei paesi più interessanti al mondo, dove i sentimenti si incrociano e si scontrano con i problemi reali. In questo articolo una visione soggettiva proposta dall’autore che vuole anche sottolineare i vari luoghi comuni che cingono l ‘isolaQuanta gente vi sarà che sogna di andare a Cuba,  e di “fondere” il proprio animo nei  colori tenui del paesaggio caraibico? Penso tantissimi. Io ho avuto la fortuna di conoscere questo splendido paese circa 16 anni fa e devo dire che la mia vita ha subito un cambiamento notevole e sostanziale. Con il senno di poi, posso dire che  era inevitabile, data la diversità culturale, che se pur non lontanissima dalla nostra, è palpabile sotto innumerevoli  aspetti.
Cuba per molti rappresenta  quel sogno  dove  l’animo trova rifugio dalle ansie prodotte dalla frenesia della nostra vita moderna e dove la gente è esente dalle preoccupazioni che la vita non esima donarci. Probabilmente in parte è così. La moltitudine di gente che quotidianamente affollano  le strade di qualsiasi cittadina o  paese cubano, il vedere  persone che pacificamente dialogano tra loro, incuranti del fatto che ipoteticamente  bisognerebbe essere al lavoro, i chiacchiericci tranquilli ed infiniti sulle panchine del “parque”,  proiettano il nostro io in una trasognante  dimensione alternativa, che vorrebbe  sbarazzarsi al più presto della esistente e scellerata vita occidentale.
Ed ecco allora orde di italiani pronti a lasciare tutto ed imbattersi nell’avventura di una nuova vita, sicuri che nonostante tutto il  vivere  a  Cuba  è sempre meglio che alzarsi ogni mattina e far fronte alle esigenze di una condizione sempre più stressata.Mio padre che nella sua giovinezza  visse per 15 anni  come molti italiani  in Argentina, venne in una occasione  a Cuba con me , ed appena arrivato al paese di mia moglie mi disse: ”Francesco, non mi spiegare nulla ho già capito tutto”. Queste parole inaspettate mi colpirono profondamente. Con uno sguardo, mio padre capì di essere stato riportato con solamente 12 ore di viaggio, alla sua infanzia, in quel mondo dove l’orologio era l’incedere del sole e la vita era fatta di fatica fisica vera.In tanti che vi si recano per la prima volta ne ritornano sconvolti, profondamente innamorati , altri criticando il sistema ed elargendo azzardate e sciocche teorie su come il paese dovrebbe essere senza quel sistema politico “endemico” che mantiene il popolo in totale  povertà , altri che ritornano ricordando solamente l’ultimo colore di mutande della prostituta di turno, altri  purtroppo pochi, che vivono la vacanza da ospiti, integrando nel loro bagaglio culturale tutti quegli  aspetti caratteristici di un mondo diverso.Cuba è un paese singolare, controverso, che difficilmente non lascia il segno. Sotto certi aspetti è un mondo a parte, dove la politica ne ha forgiato profondamente  il carattere e dove un popolo nonostante l’inevitabile cambiamento culturale  e le nuove “necessità”  prodotte dalle leggi del mercato e delle mode, mantiene ancora con forza, per ora, i propri connotati caratteriali tipici.Personalmente Cuba mi ha dato tanto, mi ha dato soprattutto una visione della vita che guarda all’essenza con umiltà, senza fermarsi alla superficialità , e mi ha fatto capire che in ognuno di noi vi sono spesso inespresse e  latenti tutte quelle qualità dell’animo che, come piccoli semi necessitano di essere innaffiate , da condizioni specifiche ed adeguate  che solo  un sistema sociale evoluto ed equo  può creare. In parte la mia Cuba c’è riuscita brillantemente.

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