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Curiosità sulla festa di Sant’Agata a Catania

Creato il 03 febbraio 2014 da Moveup

Scritto da: Giorgia 3 febbraio 2014 in Viaggi Inserisci un commento 150 visite

festa di sant'agata

Un viaggio antiche usanze della Festa di Sant'Agata

La festa di Sant’Agata, la patrona della città di Catania, è organizzata ogni anno nel periodo che va dal 3 al 5 febbraio.  Come avviene per la maggior parte delle feste sacre, dietro i festeggiamenti si nasconde una storia molto antica. La prima occasione ufficiale per festeggiare Sant’Agata risale al 17 agosto 1126, giorno in cui le spoglie della Santa  tornarono a Catania, dopo 86 anni. Per ringraziare Dio di aver fatto ritornare le spoglie della martire, durante la notte i cittadini si riversarono nelle strade della città, dando vita all’antica festa  di Sant’Agata.

Durante i 3 giorni dei festeggiamenti,  un fercolo d’argento  chiamato “a vara”, con un busto contenente le reliquie della Santa, viene seguito in processione da centinaia di cittadini “devoti”, vestiti con il tradizionale “sacco” ( tunica bianca stretta da un cordone, cuffia nera, fazzoletto e guanti bianchi ), aggrappati a due cordoni linghi oltre 100 metri.  La vara è seguita da undici “cerei” o “candelore“: si tratta di alte colonne di legno che rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri di Catania.  Poi arriva il momento  del grido unanime della devozione “Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti?

Perché s’indossa il sacco?

Degli studi hanno dimostrato che il “sacco”, era un abito liturgico il cui precedente storico può individuarsi nel biblico “sak”, una veste popolare adoperata in segno di lutto, di penitenza o di protesta contro il lusso. Altre teorie  sostengono, invece,  che il sacco, non era altro che la camicia da notte indossata dai cittadini svegliatisi  durante la notte del 17agosto del 1126, in occasione del ritorno delle spoglie della martire in città.

Le “candelore” e l’ “annacata”

Le candelore sono delle costruzioni artigianali in legno, ciascuna con al centro un grosso cero: l’ originaria funzione era  quella di illuminare il sentiero per i fedeli in processione. Le candelore venivano trasportate dai rappresentanti delle corporazioni dei mestieri e delle arti, con la caratteristica andatura ondulatoria detta “annacata”.


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