Jaime Estrada Medranda, da presidente a calciatore
STORIE (Manta, Ecuador). Vi immaginate Andrea Agnelli o Tommaso Ghirardi presentare le dimissioni da presidenti di Juventus e Parma e divenirne dipendenti, o meglio, calciatori?
Lo scenario, ce ne rendiamo conto, è alquanto fantasioso: il rampollo di casa Agnelli pare aver ormai ingranato al meglio nei meccanismi da numero uno del club, mentre per il patron bresciano ducale d’adozione, sono forse i chili di troppo a sconsigliarne l’impiego sul terreno di gioco.
Scherzi a parte, un loro collega ecuadoregno, Jaime Estrada Medranda, ha di recente invertito il percorso che spesso viene compiuto da grandi personaggi che hanno legato il proprio nome a quello di un club: Medranda non ha, infatti, seguito le ombre dei Boniperti o dei Beckenbauer, bensì ha pensato bene di rimettersi in maglietta e pantaloncini tornando a giocare.
Il 28enne Medranda, cresciuto nelle giovanili del Manta FC, aveva deciso di abbandonare l’attività agonistica nel 2002: ai tempi, forse non troppo conscio dei propri mezzi, pensò di dedicarsi totalmente agli studi, arrivando a conseguire una laurea in Business Management.
Tornato a Manta, nel 2010, il buon Jaime Estrada è diventato il presidente proprio della squadra locale, inserita con alterne fortune nel massimo campionato nazionale. Nemmeno tre anni, però, e per Jaime Estrada Medranda il richiamo del pallone si è diventato troppo allettante: intascato il secco no della Federcalcio ecuadoregna sulla possibilità di ricoprire un secondo ruolo all’interno della stessa società, il presidente ha deciso di rassegnare le dimissioni e di farsi tesserare dallo stesso club che aveva guidato fino a poche ore prima.
Non è tutto: nei 5 minuti di esordio contro il malcapitato El Nacional, il “Pres” è riuscito anche a bagnare il debutto con una rete di ottima fattura. Senza andare alla ricerca di nuovi acquisti, il Manta ha scoperto di avere l’arma giusta in casa. Anzi, in sede.
Fonte: www.whoateallthepies.tv
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