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Dal 1 gennaio 2011, le buste di plastica – nella quale de...

Creato il 14 settembre 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

Dal 1 gennaio 2011, le buste di plastica – nella quale de...

Dal 1 gennaio 2011, le buste di plastica – nella quale deteniamo il primato di 300 sacchetti consumati a testa ogni anno – dovrebbero essere messe al bando in tutta Italia, poiché scatta il divieto di commercializzazione di sacchi non biodegradabili, non rispondenti ai criteri fissati ad una norma comunitaria (EN 13432).

Dal 01 gennaio 2011?

Alle coop di Bologna la determinazione comunitaria deve già essere entrata in vigore da un bel po’ di tempo; e, almeno in linea di massima, sono perfettamente d’accordo.

Avrei però una richiesta precisa da fare; vanno benissimo le sportine di plastica che danneggino il meno possibile l’ambiente, che non vedano borse che galleggiano sui fiumi (ma qui ci sta pure una buona dose di maleducazione ed insensibilità di chi le usa), però vorrei che le biodegradabili resistano almeno all’acqua piovana ed almeno per il tempo di arrivare in casa.

Ieri pomeriggio, a Bologna, pioveva che dio la mandava; mia figlia mi chiama e dice che la nonna ha bisogno di alcune cose al supermercato; decidiamo che mia figlia mi venga a prendere da lavorare ed insieme andare al supermercato.

Arriviamo alla coop, ci facciamo la nostra brava spesa e, dopo un’oretta, usciamo dal supermercato.

Il tempo sta migliorando e sta spiovendo; poniamo le due borse della spesa nel bagagliaio dell’auto e ripartiamo.

Arrivate a casa, dopo regolare parcheggio vicinissimo a casa di mia madre, prendiamo le borse e ci incamminiamo per percorrere i 30 metri che ci separano dal portone di casa materno.

Spiove sempre meno, tanto che decidiamo di non aprire neppure gli ombrelli; arrivate a circa metà del percorso, senza alcun rumore di preavviso, ho iniziato a vedere i barattoli di fagioli borlotti che rotolavano lungo la via, le uova pronte per una frittata sull’asfalto, la frutta che camminava lungo il marciapiede a cercare l’albero natio.

Ed io, ferma immobile, con i manici delle borsine nella mano.

Ho raccolto tutto ciò che era caduto e, ridendo a crepapelle, piegata in due dalle risate e dalla spesa appoggiata sulle mie braccia in pericoloso bilico, sono arrivata a casa di mia madre.



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