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Dar es Salaam (Tanzania)/Due buone notizie in una sola volta anzi...ottime

Creato il 23 giugno 2015 da Marianna06

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Padre Angelo Dutto ritorna in Italia

Grazie, Professore

Ritorna nella nostra penisola

dopo quasi 40 di insegnamento in Tanzania ad alto livello.

Vi ritorna da “Cavaliere”, insignito della “Stella d’Italia”.

                    di  FRANCESCO BERNARDI

Il 2 giugno, festa della Repubblica d’Italia, è stato un bel giorno anche per i missionari della Consolata italiani in Tanzania.

Alcuni di noi eravamo a cena dall’ambasciatore d’Italia, Luigi Scotto. E ci siamo sentiti sugli scudi nell’udire l’elogio dell’ambasciatore, di fronte a circa 200 persone, per il nostro impegno missionario nel campo della formazione e della sanità. Le punte di diamante sono certamente il Consolata Mission Centre di Bunju (Dar Es Salaam) e il Consolata Hospital di Ikonda (Njombe), ma non solo.

Protagonista  della festa della Repubblica è stato, soprattutto, padre Angelo Dutto(IMC), che è stato insignito della “Stella d’Italia” quale “Cavaliere della Repubblica”.

A padre Dutto ho rivolto alcune domande.

Padre Angelo, presentati.....

Sono Angelo Dutto, nato a Boves (Cuneo) nel 1947. Nel 1968 sono entrato dai missionari della Consolata. Dopo il noviziato nel 1969, ho studiato filosofia a Torino. Poi ho studiato biologia all’università New York State di Buffalo (USA) e teologia alla Catholic University Washinton DC. In entrambi i casi ho conseguito il Master.

Ordinato prete in Italia nel 1976, sono subito partito per il Tanzania.

In Tanzania quali sono stati i tuoi impegni?

Non si tratta di “impegni”, ma di un solo impegno: l’insegnamento.

Dal 1976 al 2002 ho insegnato biologia e chimica in diversi seminari di Iringa. Inoltre ho collaborato al RMA Programme dell’ospedale di Mafinga.

Dal 2002 ho diretto la Scuola del laboratorio di analisi dell’ospedale di Ikonda (Njombe), laboratorio che nel 2007 ho spostato all’università cattolica “Ruco” di Iringa. Qui ho diretto l’Institute of Allied Health Sciences e la Pharmacy School and Diagnostics.

In questo periodo ho visitato alcuni centri di biologia molecolare dell’università del Colorado (USA) e ho partecipato ad un corso di Use of Internet Technology in Higher Education, Johannesburg (Sudafrica).

Dopo aver insegnato biologia molecolare all’università “Ruco, i vescovi del Tanzania mi hanno nominato amministratore della stessa “Ruco”. Oggi ne sono Deputy vice Chancellor for Finance and Administration.

Stasera, 2 giugno 2015, sarai insignito della “Stella d’Italia” e diventerai “Cavaliere della Repubblica”. Congratulazioni! Qual è il motivo di tale onorificenza? 

La “Stella d’Italia” viene conferita ad italiani (ma non solo) che si sono “distinti” all’estero per un lungo periodo. Nel mio caso è stato apprezzato l’insegnamento esercitato nell’arco di 39 anni.

Oltre che insegnare, mi sono anche dedicato alla ricerca scientifica nell’ambito degli insetti (entomologia), scoprendo 17 esemplari del genere Agrilus, famiglia Buprestidae e della sottofamiglia Agrilinae. Ho avuto la soddisfazione di dare ad alcuni insetti il mio nome, latinizzato in Duttus.

Per saperne di più, il lettore di “Da Casa Madre” può entrare in Google digitando “Agrilus Duttus”.

Certamente ricordi qualche nome di insetto...

 E come no! Ecco i nomi degli insetti che ho scoperto: Agrilus (Robertius) abramii, Agrilus (Robertius) hehe, Agrilus (Robertius) integrus, Agrilus (Paralophotus) malaspinai, Agrilus (Paralophotus) kenge, Agrilus (Paralophotus) quadruplex, Agrilus (Paralophotus) invectus, Agrilus (Diplolofotus) babuinus, Agrilus (Paralophotus) servus, Agrilus (Paralophotus)  dollmanni tsetse, Agrilus (Duttus) frequens, Agrilus (Paralophotus) pescaroloi, Agrilus (Agriphylus) seiunctus, Agrilus (Paralophotus) cailloli malariae, Agrilus (Paralophotus) gazzella, Agrilus (Agrilus) caepa, Agrilus (Paralophotus) matacottai na Calanthemis della famiglia Cerambix...

 

Ora, dopo 39 anni di insegnamento in Tanzania, ti appresti a ritornare a Torino. Qui sarai il direttore del Museo di Etnologia e Scienze naturali dei Missionari della Consolata...

Sì, è vero. Da parecchio tempo i superiori dell’Istituto mi stavano chiedendo di assumere un nuovo impegno in Italia, che con il loro permesso ho tramandato un po’. Ma ora è tempo di “obbedire”. Ora è tempo di pagare il debito che devo all’Istituto, che mi ha consentito di specializzarmi e di operare nell’insegnamento fuori dell’Italia.

Non nascondo un po’ di paura, ritornando in Italia, perché manco dal nostro paese dal 1970, salvo i brevi periodi di vacanza.

Del Tanzania che cosa ricorderai soprattutto?

I ricordi sono e saranno numerosi... Dal 1976 (quando ho messo piede in Tanzania per la prima volta) ad oggi i cambiamenti sono stati molti e significativi: nella politica, nell’evangelizzazione, nello sviluppo in genere. Si è verificata una vera rivoluzione, che è ancora in corso.

Che cosa sogni per il Tanzania di domani?

Che i tanzaniani vivano in serenità godendo di salute, istruzione e mezzi a sufficienza. Prego Mwenyezi Mungu  (Dio onnipotente) che scampi i tanzaniani dalle contese. Mwenyezi Mungu conceda a ciascuno di vivere in pace, fondata sulla giustizia.

 *Padre Dutto ( nella foto in alto) riceve “la Stella d’Italia” dall’ambasciatore Luigi Scotto.

                  

Calanthemis_duttoi (1)

 "Calanthemis duttoi"... ecco uno dei tanti insetti scoperto da p.Angelo Dutto, entomologo, cui lo studioso  ha potuto dare il proprio nome.

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